E' una procedura parachirurgica. I capelli artificiali, fatti da un polimero simile al materiale dei fili di sutura, hanno un cappio all'estremità, fungendo da ancora dopo la cicatrizzazione. Il sistema di ancoraggio deve essere reversibile, in modo da permettere l'estrazione del capello con minimi danni cicatriziali. La pigmentazione è di origine naturale, e deve essere inglobata al capello con specifiche tecniche, in modo ad impedirne la migrazione nel derma. Ad ogni seduta vengono introdotti circa quattrocento-cinquecento capelli artificiali. Con un apposito apparecchio, anche senza anestesia, vengono introdotti nel cuoio capelluto. Il capello artificiale nel tempo viene spinto verso la superficie, come ogni corpo estraneo, finendo per essere espulso. Sono frequenti fenomeni di reazioni da corpo estraneo, con formazione di granulomi.
Una variante è l'introduzione di capelli a V raddoppiando quindi il numero dei capelli impiantati.
Chi esegue l'impianto deve essere specializzato in dermochirurgia. Il paziente deve essere seguito nel tempo da personale medico dermatologico.
Periodicamente è necessario reinfoltire i capelli impiantati. Infatti ogni anno ne viene espulso il trenta percento. Quindi si dovranno valutare bene i costi : l'informazione da parte di chi effettua l'impianto deve essere completa e precisa !
Ogni capello che viene espulso lascia una zona cicatriziale. Quindi a lungo andare la calvizie androgenetica viene trasformata in cicatriziale (calvizie dovuta ad un cicatrice del cuoio capelluto).