La glucosamina è un composto naturale che l'organismo ricava dal glucosio.
La glucosamina è necessaria per la produzione di un'importante famiglia di macromolecole chiamate glicosaminoglicani (GAG).
Con l'invecchiamento, la quantità di glucosamina prodotta dall' organismo diminuisce.
La glucosamina aiuta l'organismo a riparare le cartilagini danneggiate.
Il risultato è una deficienza di GAG.
Allora la cartilagine e le ossa sfregano uno contro l'altra, danneggiando i giunti e il liquido sinoviale che li lubrifica diventa acquoso e meno consistente.
Ricercatori hanno dimostrato che se correggiamo la mancanza di glucosamina, riusciamo a ristabilire la capacità dell'organismo di fornire tutte le sostanze vitali necessarie per ripristinare le articolazioni logorate.
Non tutte le glucosamine sono uguali.
Possiamo trovare sul mercato almeno tre tipi: la n-acetil- glucosamina (NAG), la glucosamina idrocloridrica (GHCL) e la glucosamina solfato. Quest'ultima è stata oggetto di studi pubblicati sull'American Journal of Natural Medicine in cui si riferisce della sua efficacia in almeno 20 sperimentazioni a doppio cieco.
Altri studi hanno dimostrato che la glucosamina solfato è assorbita dall'organismo per circa il 90% in qualsiasi forma sia somministrata, intramuscolare o per via orale.
Tutte le sperimentazioni effettuate sull'uomo hanno evidenziato un alto grado di riduzione del dolore e incremento della mobilità, in molti casi si è notata la totale scomparsa dei sintomi.
Nessun effetto collaterale di rilievo è stato registrato dalla somministrazione di glucosamina solfato per via orale
Lo studio, coordinato dal Prof. Jean Yves Reginster dell’Università di Liegi (Belgio) è stato pubblicato su The Lancet il 27 gennaio 2001 (vol.357) e ha verificato gli effetti a lungo termine della terapia specifica con glucosamina solfato sulla progressione dell'artrosi del ginocchio.
Questa molecola si è dimostrata in grado di ridurre le modificazioni strutturali e i sintomi dolorosi e funzionali della malattia.
Questo risultato appare di estrema importanza se si considera che fino ad oggi il trattamento dell'artrosi era limitato al controllo a breve termine dei sintomi.
La glucosamina solfato è un aminozucchero naturalmente presente nell’organismo umano.
E’ il punto di partenza per la sintesi di molte importanti macromolecole, come le glicoproteine, i glicolipidi, i mucopolisaccaridi.
Queste macromolecole sono componenti di numerosi tessuti nel tratto digestivo, respiratorio, in alcune strutture dell’occhio, del sangue, delle valvole cardiache oltre che, in larga misura, nel liquido sinoviale, nei tendini, nei legamenti e nelle articolazioni.
Viene utilizzata per la biosintesi dell’acido ialuronico del liquido sinoviale e dei proteoglicani della sostanza fondamentale della cartilagine articolare.
Nell’artrosi si verifica un difetto metabolico della biosintesi della glucosamina e dei proteoglicani.
Un deficit di glucosamina o del suo metabolismo può ridurre il grado di produzione di queste importanti macromolecole portando a una debolezza dei tessuti specifici.
Anche in caso di traumi il metabolismo cartilagineo può subire modificazioni. In questa situazione l’apporto esogeno di glucosamina supplisce alle carenze endogene della sostanza, stimola la biosintesi dei proteoglicani, svolge un’azione trofica nei confronti delle cartilagini articolari e favorisce la fissazione dello zolfo nella sintesi dei glucosaminoglicani e dei proteoglicani.
Tutte queste azioni hanno effetti favorevoli sui processi degenerativi delle cartilagini che sono alla base delle malattie artrosiche.
Non è un analgesico, nonostante con il suo utilizzo si registri una diminuzione del dolore, né un antinfiammatorio classico nel senso che non inibisce la sintesi delle prostaglandine, il che ne spiega anche – in parte – l’elevato profilo di tollerabilità.
Agisce su altri meccanismi dell’infiammazione, quali probabilmente l’inibizione della sintesi del nitrossido di azoto che ne favoriscono la rapida efficacia sulla sintomatologia.
A questo si unisce l’effetto sul metabolismo cartilagineo che prende il sopravvento nella terapia a lungo termine.
La sostanza non
ha effetti sul sistema cardiocircolatorio, sul sistema nervoso centrale,
vegetativo, sul respiro, è virtualmente priva di effetti collaterali e non
si conoscono controindicazioni.
Metodologia dello studio
Uno studio è stato effettuato in doppio-cieco ed è durato
3 anni.
E' stato condotto presso l'Unità di Ricerca del Metabolismo Osseo e Cartilagineo dell'Università di Liegi (Belgio), coordinato dal prof. Jean Yves Reginster.
Pazienti arruolati: 212 persone di età superiore a 50 anni colpite da artrosi del ginocchio (secondo i criteri clinici e radiografici dell'American College of Rheumatology).
Modalità: metà dei pazienti (106 persone) è stata trattata con glucosamina solfato orale (1500 mg al giorno in un'unica dose); all'altra metà (106 pazienti), in maniera casuale, è stato somministrato placebo.
Valutazione delle modificazioni strutturali (effetto "Structure Modifying”): effettuata attraverso risonanza magnetica e esami radiografici, con particolare attenzione alla riduzione dello spazio articolare.
Valutazione dei sintomi dolorosi (effetto "Symptom
Modifying”): effettuata attraverso l'indice di WOMAC (Western Ontario and
McMaster Universities), internazionalmente utilizzato per valutare
l'artrosi, che prevede domande relative al dolore articolare, alla
rigidità articolare e alle limitazioni funzionali.
Risultati
Modificazioni strutturali: glucosamina solfato si è dimostrata efficace
nel limitare il fenomeno della riduzione dello spazio articolare: i
pazienti trattati con la molecola, dopo 3 anni di somministrazione, non
hanno mostrato riduzione media dello spazio articolare, rispetto ad una
diminuzione di 0,31 mm. nelle persone cui è stato somministrato
placebo.
Sintomi dolorosi: glucosamina solfato si è anche dimostrata efficace nel ridurre i sintomi dolorosi e le limitazioni funzionali.
Secondo l'indice algofunzionale WOMAC, la riduzione dei sintomi dolorosi e delle limitazioni funzionali, dopo 3 anni di trattamento con glucosamina solfato, è stata del 24,3%, contro un aumento del 9,8 legato al placebo.
La condroitina solfato è il componente principale della cartilagine.
Per la sua capacità di richiamare acqua, la condroitina solfato aiuta a "lubrificare" le articolazioni.
Sfortunatamente il contenuto di condroitina solfato nelle cartilagini declina con l'età.
La Condroitina Solfato A (CSA) e la Condroitina Solfato C (CSC) sono i due glicosaminoglicani indispensabili e sono altresì i componenti vitali di ogni tessuto che non sia il costituente di una cellula.
La CSA è uno dei costitutivi sostanziali della cartilagine, mentre la CSC è presente soprattutto nella cornea.
Questa sostanza sostiene una rilevante attività antinfiammatoria; importanti ricerche hanno confermato che avvantaggia la risposta del sistema immunitario, favorendo la guarigione delle lesioni.
Ulteriori approfondimenti scientifici hanno riscontrato l’ efficacia di questa sostanza nel risanare la cartilagine ed i tessuti connettivi, tonificando il corpo e ponendolo nelle condizioni migliori per automedicarsi ed anche di impedirne rotture.
La condroitina solfato attua un lavoro sinergico con la glucosamina, accrescendone l’effetto per la cura delle cartilagini.
La sua particolarità strutturale, le permette di richiamare e fissare acqua in abbondanza, da lasciare nuovamente alle molecole proteoglicane.
Questo liquido è indispensabile per sostenere e lubrificare le giunture, poichè la cartilagine non è irrorata dal sangue.
La misura di condroitina solfato si riduce nelle cartilagini con il prosieguo degli anni.
La glucosammina e la condroitina solfato non si assorbono con l’ alimentazione ma sono costituite dal corpo umano.
L' assunzione di queste principi mediante integratori, permette un loro immediato utilizzo.
Si può usufruire della glucosammina e della condroitina solfato nel cura delle osteoartriti e come prevenzione e trattamento delle problematiche osteoarticolari determinate da svariate attività sportive che determinano una ragguardevole attività articolare ed una eccitazione fisica da appesantimento dei muscoli.
La glucosammina e la condroitina solfato mettono in atto un sostegno ed una protezione adeguata, evitando il logoramento della cartilagine e favorendone la composizione tramite la sintesi di glicosaminoglicani nelle parti articolari danneggiate.
Condroitina solfato e acido jaluronico sono necessari all’organismo ed al corretto funzionamento delle cartilagini articolari, considerato che sono i componenti fondamentali degli aggrecani, che sono proteine in grado di conferire alla cartilagine delle articolazioni le sue peculiari caratteristiche di alleggerimento ai colpi, in funzione di una prominente proprietà modificativa.
Nelle stadi degenerativi delle giunture, si possono rilevare diminuzioni delle generazione di aggrecani,che sono proteine che assecondano il manifestarsi di minor duttilità della cartilagine.
Il condroitinsolfato è efficace nel ridurre le concentrazioni delle collagenasi, composti proteici in grado di eliminare le strutture del collagene.
Una ricerca recente ha avvalorato un eccellente miglioramento fisico grazie all’integrazione di condroitin solfato nelle persone con disturbi alle articolazioni.
La condroitina solfato ha la possibilità di segnalare agli enzimi di bloccare l’ invio di sostanze nutritive alle cartilagini, facilitando in questa modo il loro funzionamento naturale.
L’assimilazione in contemporanea di glucosammina favorisce un valido sinergismo funzionale.
Altra bibliografia
Alcuni prodotti che contengono glucosamina sono Kolla2, Evergreen e Man Plus Power di Naturdieta.