Il manganese è un minerale molto importante del metabolismo, entra come cofattore in enzimi importantissimi, come la superossido dismutasi, la RNA sintetasi, la piruvato cocarbossilasi, l'arginasi. Il tasso di superossido dismutasi varia nelle diverse specie animali ed è proporzionale alla longevità.
Gli alimenti più ricchi di manganese sono i semi e il the. Il suo fabbisogno è di 5 mg al giorno.
Contenuto in manganese nei principali alimenti
È molto frequente una carenza di manganese.
I diabetici presentano sovente bassi livelli di manganese. Questo potrebbe spiegare le alterazioni del ricambio glucidico.
Un sintomo di avvelenamento di manganese è la cosiddetta pazzia del manganese caratterizzata da insonnia, da allucinazioni, impulsività, violenza.
Si ritiene che possa avere un ruolo nel processo degenerativo di invecchiamento.
Partecipa anche alla produzione delle proteine, dei carboidrati e dei grassi ed è necessario per la regolazione dello zucchero nel sangue. Tra le funzioni del manganese troviamo il benessere del sistema nervoso e del cervello, il mantenimento della produzione degli ormoni sessuali, il normale sviluppo dello scheletro, il buon funzionamento del sistema immunitario e la formazione del sangue. Il manganese è importante nella cura dell’anemia da carenza di ferro, e per l’utilizzazione della tiamina e della vitamina E. Il manganese è un elemento importante per la produzione del latte materno, la formazione dell’urea e del collagene. E’ fondamentale per la formazione della tiroxina, un componente della tiroide.
Il manganese è presente in piccole dosi nelle ossa, nell’ipofisi, nel pancreas, nella mucosa intestinale, nel fegato e in altri tessuti. Solo piccole quantità vengono immagazzinate in una sola volta con dosi massime che vanno dai 10 ai 20 mg. Il magnesio può espletare alcune funzioni al suo posto aiutando così a conservare sempre delle riserve minime del minerale nell’organismo.
Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) consiglia una
assunzione quotidiana di manganese che può variare dai 2 ai 5 milligrammi per
gli adulti. Per quanto riguarda i bambini le dosi consigliate sono le seguenti:
da 1 a 3 anni, da 1 a 1,5 mg, dai 4 ai 6 anni da 1,5 a 2 mg; dai 7 ai 10 anni,
dai 2 ai 3 mg. I neonati sino ai 6 mesi dovrebbero assumerne dai 0,3 ai 0,6 mg,
e dai 6 mesi a 1 anno, dai 0,6 a 1 mg. Una dieta media ne contiene circa 4
milligrammi.
L’assunzione di quantità elevate di calcio e fosforo aumenterà il fabbisogno di
manganese. Dosaggi estremamente alti di manganese portano ad una riduzione
nell’immagazzinamento e l’uso del ferro, e possono causare anemia da carenza di
ferro. Questo disturbo è curabile con l’aggiunta di ferro alla dieta.
Il manganese è necessario per il processo riproduttivo a causa del suo ruolo nella sintesi del colesterolo, un precursore degli steroidi sessuali.
Alcuni studi condotti indicano che il manganese può essere
utilizzato nel trattamento della sclerosi multipla. Il manganese ha dato
risultati positivi nella cura dell’osteoartrite. Alcuni studi sugli animali
hanno mostrato che il manganese può essere efficace nel trattamento del diabete.
Combinato con le vitamine B, il manganese ha aiutato bambini e adulti affetti da
grave debolezza stimolando la trasmissione degli impulsi tra nervi e muscoli. La
stessa combinazione di sostanze nutritive produce un’intensa sensazione di
benessere.
Molti schizofrenici hanno livelli di rame troppo elevati. Il manganese, come lo
zinco, aiuta l’eliminazione del rame dal corpo.