Il piombo è un minerale in traccia altamente tossico.
Il corpo umano può tollerare una dose massima di
piombo che va da 1 a 2 milligrammi senza intossicarsi. Un chilo di cibo
contaminato dal piombo, con un rapporto di 1 parte per milione, contiene un
milligrammo di piombo. Ciò non lascia un largo margine di sicurezza.
Il piombo contenuto negli alimenti viene scarsamente assorbito ed è eliminato
principalmente attraverso le feci.
Il piombo può penetrare nel corpo attraverso la pelle e il tratto gastrointestinale.
Il piombo assorbito entra nel sangue e viene immagazzinato nelle ossa e nei tessuti morbidi, incluso il fegato.
Se ingerito in quantità minime, l’espulsione del piombo ha lo stesso ritmo dell’assunzione, per cui la quantità immagazzinata è trascurabile.
Il piombo che si accumula nel corpo viene
trattenuto nel sistema nervoso centrale, nelle ossa, nel cervello, nelle
ghiandole e nei capelli.
Un’assunzione eccessiva di piombo può venire dal consumo di distillati alcolici
di non chiara provenienza e cibi conservati in ceramiche smaltate a piombo,
cotte a temperatura insufficiente per permettere una corretta fissazione del
piombo ed evitare che particelle del minerale potessero passare negli alimenti.
L’avvelenamento da piombo può venire anche dal consumo di acqua acida e dolce che erode il piombo delle tubature, presenti negli edifici costruiti prima degli anni ‘30, dal metallo per saldare i tubi di rame usato sino al 1986, dai cibi contenuti in recipienti saldati con il piombo (nel 1987 tutti i fabbricanti americani, ad eccezione di una percentuale del 15,9% rispettavano il regolamento che prevede l’uso di altre sostanze), da vernici a base di piombo, cosmetici, sigarette (a causa dell’insetticida a base di piombo usato per il tabacco), dalla combustione del carbone, da scaglie di vernici o rivestimenti a base di piombo e dai gas di scarico dei motori.
L’accumulo di piombo nel corpo umano legato ai
gas di scarico dei motori è causato direttamente dall’inalazione e
indirettamente dal piombo che si deposita nel terreno e nelle piante lungo le
autostrade e nelle zone urbane. Attualmente esiste un certo grado di protezione
grazie all’introduzione delle marmitte catalitiche; tuttavia la benzina al
piombo è ancora in commercio.
Anche se il livello di inquinamento da piombo nell’aria si è abbassato,
rimangono dai 4 ai 5 milioni di tonnellate accumulate nel terreno negli anni
‘70.
Le persone che coltivano terreni nelle vicinanze di strade o autostrade dovrebbero far analizzare il terreno.
L’avvelenamento da piombo in forma acuta si manifesta con coliche addominali, encefalopatia (disfunzione cerebrale) mielopatia (ogni affezione del midollo spinale) e anemia. Il piombo può ostacolare il normale funzionamento del cervello interferendo e sostituendosi all’azione di altri minerali vitali, come lo zinco, il ferro e il rame, che regolano i processi mentali. Alti livelli di piombo causano danni al sistema nervoso e iperattività.
L’intossicazione da piombo nei bambini può
provocare disordini nell’apprendimento, dislessia, rallentamento dei riflessi,
mancanza di coordinazione occhio-mano e problemi di comportamento. Anche livelli
molto bassi possono causare questi disturbi.
E’ stato provato il legame tra il piombo ingerito con l’acqua potabile e il
ritardo mentale e fisico infantile. Il piombo contenuto nell’acqua potabile
ingerito da una donna incinta può attraversare la placenta e depositarsi nel
cervello del feto. Circa il 90% del piombo immagazzinato nel corpo della madre
può attraversare la placenta. Si ritiene che circa il 16% dei bambini abbia
livelli di piombo superiori al normale. Livelli anormalmente alti sono stati
trovati nei bambini morti per la sindrome della morte in culla.
L’intossicazione da piombo può manifestarsi nei
bambini attraverso un fenomeno chiamato pica, che consiste nell’ingerimento di
sporcizia, carta o vernici contenenti piombo. Tra i sintomi dell’intossicazione
da piombo ricordiamo la depressione, l’emicrania, l’irrequietezza,
l’irritabilità, la difficoltà di concentrazione, l’indebolimento della memoria,
l’insonnia, le allucinazioni, la debolezza e i dolori muscolari, la nausea e le
indigestioni. Le gengive possono diventare bluastre, può manifestarsi anche
paralisi delle estremità, cecità, disturbi mentali e persino follia.
L’intossicazione può causare anche impotenza
maschile, sterilità e anemia. Il consumo di alcool facilita il depositarsi del
piombo nei tessuti morbidi, incluso il cervello. I danni più gravi sono a carico
del cuore, del fegato, dei reni e del sistema nervoso. Alti livelli di piombo
possono causare carenza di proteine e se si presenta anche carenza di vitamina E
la probabilità di intossicazione è maggiore.