Non si conoscono le sue funzioni specifiche e si teme che possa avere un ruolo contaminante nel metabolismo umano.
Gli esperimenti effettuati sugli animali hanno mostrato che una carenza di stagno causa ritardi nella crescita e difficoltà nella sintesi dell’emoglobina.
L’intossicazione da stagno può provocare anemia se il ferro non è presente in quantità sufficiente.
Lo stagno è molto usato nell’industria. I contenitori per la conservazione degli alimenti, come le lattine metalliche che contengono stagno, fanno passare particelle del materiale nel cibo.
Un sale di stagno, il fluoruro stannoso viene usato come conservante e si trova in alcuni dentifrici.
Nei tessuti polmonari troviamo la più alta concentrazione di stagno, a causa dell’inquinamento atmosferico.
Si stima che l’assunzione quotidiana vada dai 1,5 a 3,5 mg; non si conosce la quantità assorbita ma si ritiene che sia minima.
Il fabbisogno è valutato intorno ai 3 o 4
milligrammi.