VITAMINA K
 
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La vitamina K è stata giustamente soprannominata la vitamina cerotto, per il suo ruolo fondamentale nella coagulazione del sangue.

La vitamina K insieme alla vitamina D produce una proteina (esteocalcina) che si lega ai cristalli minerali che si trovano nelle ossa.

La vitamina K è coinvolta in un processo dell’organismo, la fosforilazione, nel quale il fosfato, combinato col glucosio passa le membrane cellulari e si trasforma in glicogeno, una forma in cui i grassi sono accumulati nell’organismo, necessario per l’attività fisica e altri bisogni energetici. Essa è anche vitale per il funzionamento normale del fegato ed è un fattore importante di vitalità e longevità.

I grassi rancidi, le radiazioni di raggi X, l’aspirina e l’inquinamento industriale dell’aria distruggono la vitamina K.

La vitamina K può essere usata con sicurezza come antifermentativo nella conservazione dei cibi.

Il kelp, l’alfalfa, le piante verdi e le verdure a foglie verdi sono fonti naturali di vitamina K. Il latte di vacca, lo yogurt, il tuorlo dell’uovo, le melasse scure, l’olio di semi di cartamo, l’olio di fegato di pesce e altri oli polinsaturi sono altre buone fonti. La fonte più costante è il lavoro dei batteri intestinali.

Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) afferma che l’abbondanza di vitamina K nelle diete, accompagnata dall’apporto dato dai batteri intestinali, provvede ad un sufficiente approvvigionamento di vitamina K.

La metà del fabbisogno giornaliero viene fornita dalla dieta e l’altra metà viene prodotta nell’intestino; il tasso di assorbimento varia da individuo a individuo e può andare dal 10 al 70%. I neonati, a causa di un tratto intestinale sterile e una scarsa trasmissione dei grassi attraverso la placenta, necessitano di un’assunzione giornaliera per prevenire anormali episodi emorragici. I livelli si normalizzeranno entro 3 o 4 giorni.

Un bambino dell’età di un anno necessita 10 microgrammi al giorno, a tre anni d’eta il fabbrisogno è 15 microgrammi, dai 4 ai 6 anni è 20 microgrammi, dai 7 ai 10 anni 30 microgrammi. L’RDA per giovani maschi dagli 11 ai 14 anni è 45 microgrammi; dai 15 ai 18 anni è 65 microgrammi, dai 19 ai 24, 70 microgrammi.

L’RDA per giovani femmine dagli 11 ai 14 anni è 45 microgrammi, dai 15 alle 18 è 55 microgrammi, dai 19 ai 24, 60 microgrammi. L’RDA per uomini è 80 microgrammi e per le donne 65 microgrammi al giorno, tuttavia per le persone con carenza, dai 50 ai 100 milligrammi non presentano problemi di sicurezza.

Vengono spesso somministrati dosaggi terapeutici di vitamina K prima e dopo operazioni chirurgiche per ridurre le perdite di sangue.

In individui che fanno uso di anticoagulanti e di forti dosi di vitamina K può verificarsi un’anormale formazione di trombi.

Dosi eccessive di vitamina K sintetica possono causare intossicazione, poiché i residui si possono ammassare nel sangue.

La tossicità porta ad una forma di anemia che si evidenzia con un collasso dei globuli rossi.

Nei bambini si può sviluppare l’ittero nucleare, una sindrome in cui pigmenti gialli si infiltrano nel midollo spinale e nelle aree cerebrali, che generalmente si manifesta a partire dal secondo all’ottavo giorno di vita. I corpuscoli di Heinz, piccoli granuli presenti nei globuli rossi, residuati dalla distruzione dell’emoglobina, si riscontrano nei bambini con una overdose di vitamina K.

Anche in donne gravide l’inoculamento di forti dosi di vitamina K ha portato sintomi di intossicazione. Vampate, sudorazione, prurito e senso di oppressione al petto sono sintomi di intossicazione da vitamina K sintetica. La vitamina K naturale viene immagazzinata nell’organismo e non produce sintomi di intossicazione.

La deficienza di vitamina K è comune in malattie come il morbo celiaco (cattivo assorbimento intestinale), la sprue (cattivo assorbimento nell’età adulta), e la colite, che colpisce la mucosa dell’intestino tenue e causa una perdita rapida del contenuto intestinale. In questi casi può essere indicata una somministrazione di vitamina K per via endovenosa.

La vitamina K si è rivelata utile nel ridurre il flusso durante mestruazioni prolungate; i coaguli spesso diminuiscono o scompaiono del tutto.

Essa ha anche fatto diminuire o eliminato i crampi mestruali. Alcuni studi hanno dimostrato che l’uso della vitamina può prevenire osteoporosi e fratture.

In alcuni casi la vitamina ha le stesse proprietà di alcune sostanze chemioterapiche altamente tossiche.

E’ stato scoperto che il menadione o vitamina K3 inibisce alcuni tumori come quello al seno, alle ovaie, al colon, allo stomaco, ai reni e ai polmoni.
 

La vitamina K è spesso associata con la vitamina C per la prevenzione e la risoluzione di emorragie in diverse parti dell’occhio.

Essa è stata utilizzata per prevenire episodi emorragici in seguito ad operazioni alla cistifellea e per prevenire paralisi cerebrali.

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