PROF. FRANCO BUTTAFARRO
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Nel gennaio 2002 un nostro collaboratore, il quale vuole fare un intervento chirurgico di autotrapianto di capelli, poiché la sua situazione non permette attualmente un valido miglioramento con la terapia medica o farmacologica, ha iniziato a pianificare l'intervento. Si è messo alla ricerca dei migliori operatori italiani, ha scritto loro e ha effettuato una visita preliminare presso i loro ambulatori. Lo scopo era quello di individuare un valido dermochirurgo, una struttura valida da ogni punto di vista e costi ragionevoli. L'intervento di autotrapianto sarà illustrato accuratamente, non appena eseguito, sulle pagine di Anagen.net.

fbutta.gif (5295 byte)La scelta è quella di uno dei migliori dermochirurghi europei, il Prof. Franco Buttafarro, medico chirurgo. Professore a contratto all'Università degli Studi di Parma. Specialista in Chirurgia Plastica e Dermatologia.

Servizio Tg1.

Il professore ha visitato presso il suo studio a Roma, anche se la sede principale, dove vengono anche effettuati gli interventi chirurgici, è a Torino.

Nato e residente a Torino, laureato in medicina e chirurgia, specialista in chirurgia plastica, specialista in dermatologia.

Professore a contratto dal 1994 presso la scuola di specializzazione in Dermatologia dell’Università degli Studi di Parma, docente di laserchirurgia, tecnica chirurgica, chirurgia dermatologica.

Libero Professionista con studio a Torino e a Roma.

Dirigente medico per 24 anni della divisione di Dermatologia Chirurgica dell’Ospedale S. Giovanni Battista di Torino, nel febbraio del 2000 ha dato le dimissioni per dedicarsi esclusivamente all’insegnamento ed all’attività privata.

Presidente della Società Italiana per la Cura e la Chirurgia della Calvizie dal 1998  al 2000 è attualmente past President e membro del Direttivo.

Direttore del sito internet www.ishr.it (Italian Society of Hair Restoration) e www.calvizieonline.com.

Presidente, dal 1998 al 2000, della Società Italiana di Dermatologia Chirurgica ed Oncologica (www.sidco.it).

Presidente onorario della Società Internazionale di Laser in Medicina e Chirurgia.

Presidente del XVI° Congresso Nazionale della SIDCO di Trieste.

Direttore scientifico della rivista "Il Dermochirurgo".

Autore di tre volumi sul trattamento chirurgico dei carcinomi della cute del distretto cervico-faciale.

Autore di due capitoli del "Manuale italiano di chirurgia dermatologica".

Autore di tre capitoli del "Manuale di dermocosmetologia chirurgica" di cui uno intitolato "Chirurgia della calvizie".

Autore di un inserto scientifico, pubblicato sulla rivista "Il Dermochirurgo", riguardante il trattamento della calvizie con autotrapianto.

Autore di trenta pubblicazioni edite a stampa su argomenti di chirurgia dermatologica e oncologica, chirurgia estetica, chirurgia della calvizie.

Si interessa di terapia chirurgica della calvizie, chirurgia dermatologica, chirurgia oncologica e ricostruttiva cutanea, chirurgia cosmetologica, chirurgia plasgtica estetica, laserchirurgia.

Dal 1985 si occupa del trattamento chirurgico della calvizie androgenetica ed attualmente è reputato tra i migliori specialisti del settore grazie anche ad una équipe selezionata, numerosa, molto preparata. Esegue tutti gli interventi di chirurgia della calvizie e, nell'autotrapianto adotta la tecnica dei mini - micro innesti e dell'alta densità (Megasession).

Relatore e docente invitato a numerosi corsi e congressi nazionali ed internazionali.

Ha concesso interviste ai quotidiani "La Stampa", "Repubblica", "Il Corriere" su argomenti di chirurgia della calvizie, è stato consulente del periodico "Salve".

E’ stato citato dal mensile Class tra i più bravi medici d’Italia. (volume 1 - Class Ottobre 2001, "Medici: ecco i più bravi")

E’ stato intervistato alle trasmissioni televisive: "Più sani, più belli", "Uno mattina", "TG2 Salute", "Check up", TG1, TG5, sulla chirurgia della calvizie.

Per fissare un appuntamento :

STUDIO
Via Lamarmora, 22 - 10128 Torino
Tel.: 011.533.333
Fax: 011.537.537
Via Frattina, 10 - 00187 Roma
Tel. 06.69940222
Fax. 06.66140996
E-mail: francobuttafarro@hotmail.com

Il Prof. Buttafarro utilizzava gli aghi Nokor Vented Needle, aghi ad alta tecnologia, i quali permettevano inoltre precisione ed alta densità, sostituiti poi da bisturi da oculista monosuso estremamente taglienti, piccoli e sottili in modo da non dare il minimo danno cicatriziale.

Ecco cosa scrive il Prof. Franco Buttafarro :

" Quando la terapia è giunta troppo tardi o ha prodotto risultati parziali, interviene sempre più frequentemente la chirurgia.

La tecnica dell'autotrapianto è certamente quella più utilizzata anche alla luce degli ultimi risultati che propongono solo trapianti mono-bibulbari (micrograft) e con unità follicolari per le prime linee frontali e trapianti con tre-quattro capelli (minigraft) per densificare le zone posteriori.

Per ottenere un risultato che soddisfi le richieste del paziente è fondamentale il colloquio preliminare, durante il quale sarà necessario comprenderne le aspettative, spiegare in modo realistico i risultati ottenibili a breve e a lungo termine, e stabilire un reciproco rapporto di fiducia. L'intesa tra paziente e chirurgo è irrinunciabile ed in mancanza di questa è opportuno congedare il paziente prima di inizaire un iter terapeutico che potrebbe essere lungo ed insoddisfacente per entrambi.

A questo proposito è utile una descrizione scritta delle varie fasi dell'intervento, meglio se documentate con foto e schemi, e delle possibili, sia pur rare, complicanze intra e postoperatorie allo scopo di ottenere un consenso informato.

È importante valutare il colore e lo spessore dei capelli, la densità della zona donatrice e suggerire e concordare con il paziente l'attaccatura della nuova linea frontale che non dovrà mai essere troppo avanzata ma varierà a seconda dell'età, della fisionomia e dello stadio della calvizie. Una linea troppo avanzata, oltre a essere poco naturale, richiederebbe un numero elevato di grafts non sempre disponibili.

A questo punto si provvederà a consegnare al paziente le istruzioni preoperatorie e la lista degli accertamenti ematologici e cardiologici necessari per condurre l'intervento in piena sicurezza.

L'intervento viene eseguito in anestesia locale con l'assistenza dell'anestesista che provvede a sorvegliare e a monitorizzare il paziente mentre il resto della nostra équipe è composto da un assistente medico, tre infermieri dedicati alla preparazione dei trapianti e dal chirurgo operatore.

Prima della seduta operatoria è buona norma fare una riunione di tutti i membri dell'équipe per chiarire e concordare tutti le fasi tecniche dell'intervento e, cosa che non guasta mai, fare le ultime raccomandazioni.

Si inizia con il somministrare al paziente una premedicazione (un tranquillante) e dopo circa venti minuti si procede all'anestesia della zona donatrice ed la prelievo della losanga di cute che sarà suddivisa dalle infermiere in micrografts, unità follicolari e minigrafts.

Si procede alla sutura della zona donatrice e quindi all'anestesia della zona ricevente utilizzando anestetico locale addizionato con vasocostrittore per ridurre al minimo il sanguinamento. A questo punto inizia la vera e propria seduta di autotrapianto che durerà in media circa quattro ore per le sessioni importanti (megasession). I siti riceventi verranno accuratamente preparati utilizzando microbisturi di varia forma o punch da 0,75 mm e si provvederà alla distribuzione dei grafts con molta attenzione allo scopo di non traumatizzare i bulbi.

Al termine dell'intervento il paziente viene bendato per 12/24 ore allo scadere delle quali viene sottoposto dal nostro personale ad un primo lavaggio durante il quale gli vengono fornite le istruzioni di comportamento per i primi quindici giorni.

Nel postoperatorio vengono prescritti antibiotici ed analgesici al bisogno e si darà appuntamento dopo 12-15 gg per la rimozione dei punti consegnando le istruzioni postoperatorie che dovranno essere semplici e comprensibili.

Il decorso postoperatorio sarà ottimo, con assenza di dolore alla zona ricevente, mentre alla zona donatrice si avvertirà, appoggiandosi sul cuscino, una sensazione fastidiosa di contusione che peraltro durerà solo due o tre giorni. In assenza di complicazioni, che peraltro sono rarissime se l'intervento è stato eseguito correttamente, si controllerà il risultato a sei mesi dall'intervento.

Ma se l'autotrapianto è la tecnica più usata non ci si deve dimenticare che esistono altre possibilità di correzione chirurgica della calvizie. Citeremo pertanto la riduzione dell'area calva con l'uso dell'estensore, la tecnica dell'espansione delle regioni ricche di capelli, la trasposizione dei lembi di cuoio capelluto. La riduzione dell'area glabra è consigliabile in pazienti con calvizie della linea mediana e del vertice in fase avanzata ma con buona mobilità e lassità del cuoio capelluto. L'intervento, apparentemente invasivo, se eseguito correttamente comporta scarsi disagi e viene effettuato in circa due ore, sempre in anestesia locale, e permette riduzioni cospicue dell'area glabra specie se si integra la riduzione con l'applicazione intraoperatoria di un estensore di silicone che permette la distensione della sola area ricoperta da capelli. In questo modo in due o tre interventi, a distanza di 40 giorni, si potranno ottenere risultati eclatanti che potranno essere con modesto autotrapianto per la linea di attaccatura frontale.

L'intervento d'elezione, nella maggior parte dei casi, è l'autotrapianto ma è assolutamente necessario che chi si cimenta nella tecnica della correzione chirurgica dell'alopecia androgenetica conosca e sia in grado di eseguire tutti gli interventi sia da soli che in associazione all'autotrapianto. Diversamente si incorrerebbe nell'errore, abbastanza comune, di proporre al paziente solo quest'ultimo intervento anche nell'ipotesi che ci sia una precisa indicazione ad altra terapia chirurgica da sola od in associazione. Sarebbe come dire che "avendo a disposizione solo un martello ogni problema ci apparirà a forma di chiodo!"

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