Si utilizza nelle difficoltà peptiche; nel mal di testa ed insonnia, dismenorrea, problemi legati alla menopausa, irritazioni del derma, eczema, dermatosi, congiuntiviti (uso esterno).
Come spasmolitico e carminativo è appropriata nelle coliche digestive (coliti, meteorismo, etc) ed in caso di modificazione della flora batterica come, per esempio, conseguentemente ad una trattamento con antibiotici, poiché coadiuvante nella rigenerazione (tre-quattro tazze di infuso).
Di notevole interesse sono le caratteristiche aromatiche ed amaricanti della pianta, poiché possono agevolare i processi digestivi.
L’utilizzo della Camomilla è pensato come preventivo e terapeutico in caso di ulcera e nelle infiammazioni acute e permanenti della mucosa gastrointestinale.Uno dei principi attivi e più precisamente l'alfa-bisabololo, si contrappone all'ulcerazione gastrica provocata da differenti agenti come lo stress, l’alcol, l’indometacina.
La Camomilla è intesa da sempre come vegetale ad attività antispasmodica e indicata soprattutto per controllare manifestazioni come la colica intestinale e la dismenorrea.
Gode di evidenti qualità antiinfiammatorie, rimarginanti ed ulcero protettive, battericide e spasmolitiche.
La Commissione E del Ministero della Sanità tedesco ha convalidato l’uso interno per la Camomilla nel cura degli spasmi e dei processi infiammatori coinvolgenti il tratto gastro-intestinale.
Ne sostiene l’ utilizzo esterno nelle irritazioni della cute e delle mucose come, per esempio, le infezioni batteriche del derma, unitamente a quelle delle gengive e della cavità orale.
Oltre a ciò, è stata anche stimata l’utilizzazione nelle infiammazioni ed irritazioni del tratto respiratorio (inalazioni) e per le irritazioni ano-genitali (bagni e irrigazioni).I principi attivi della Camomilla:
Flavonoidi (superiore all’8%) includenti apigenina e luteolina, molteplici flavoni e flavonoli metossilati.
Olio essenziale 0.4-2% non meno di 4 mg/Kg -bisabololo, bisabolone ossido, ossido di bisabololo A, B e C e camazulene. Lattoni sesquiterpenici come matricina, matricarina, desacetilmatricarina.
Acidi fenolici: sono vigenti in numero esiguo sui capolini e annoverano acido. caffeico, acido anisico e vanillico.
Polisaccaridi: sono state individuate tre frazioni idro-solubilipolisaccaridiche comprendenti un polisaccaride fruttano sul modello dell’inulina, alcune pectine del tipo del ramnogalatturano e il 4-Oglucuronossilano.
Le maggiori valenze farmacologiche della Camomilla possono essere:
Attività anti infiammatoria (antiflogistica); a livello locale è da assegnare principalmente alla presenza di flavonoidi ed in particolare all’apigenina-7-glucoside, che è il più rilevante dei flavonoidi della Camomilla.
Unitamente alla luteolina, in aggiunta all’inibizione delle manifestazioni vascolari connesse all’infiammazione, contiene in maniera sintomatica anche la costituente cellulare della manifestazione infiammatoria, vale a dire la penetrazione dei leucociti proinfiammatori nei tessuti infiammati.
Attività carminativa: al modo delle altre erbe carminative, la Camomilla ha la capacità di diminuire le miscele gassose enteriche.
Siffatto risultato carminativo ha probabilmente una nesso con l’azione antispasmodica.
Considerevoli sono anche le proprietà aromatiche ed amaricanti della pianta atte ad agevolare i processi digestivi.
Qualità salutistiche:
Complicazione digestive, ulcere peptiche, enteriti, coliti, meteorismo, manifestazioni spastiche del tubo digerente
Emicrania, insonnia
Problemi legati alla menopausa, dismenorrea
Irritazione dell’ epidermide, eczema
Congiuntiviti (uso esterno)
Irritazioni e catarri della cavità rinofaringea e dei bronchi (inalazioni).
Assunta per via orale può causare una reazione se siete allergici alle piante della sua famiglia, come l'aster e il crisantemo.
La camomilla contiene un anticoagulante : usatela con cautela se avete disturbi legati alla coagulazione del sangue o se state assumendo farmaci anti coagulanti.