La fitoterapia è quella parte della farmacologia che studia l'impiego terapeutico delle piante officinali e delle preparazioni medicinali da esse ottenute.
Non si può attribuire alle piante nessuna proprietà cufrativa di malattie se non dove ciò è dimostrato da studi scientifici.
Per questo motivo, e per sua filosofia da sempre, Anagen.net inserisce biografia degli studi scientifici.
L'uso delle erbe come rimedio naturale risale a tempi antichissimi, quando le piante erano la principale forma di cura presso i popoli di tutto il mondo.
Oggi la scienza conferma la presenza nelle erbe di principi attivi che costituiscono gli ingredienti primari usati dalla chimica moderna per lo sviluppo di prodotti efficaci per la cura e la salute del corpo.
Gli apporti quantitativi di una sostanza per la quale è autorizzato un claim sulla salute hanno una valenza di tipo “fisiologico” perché sono finalizzati a contribuire al normale svolgimento delle funzioni dell’organismo.
Vedi anche Top 5 supplementi.
LE MONOGRAFIE SU ERBE, PIANTE, VEGETALI
Ricordati che il miglior medico é la natura : guarisce i due terzi delle malattie e non parla male dei colleghi (Galeno).
E' nel 1986 che la fitoterapia è stata ufficialmente riconosciuta in Francia dal Ministero della Sanità come una medicina con dignità autonoma.
Quasi l'80% della popolazione mondiale non assume farmaci di sintesi bensì prodotti ricavati da piante e fiori.
Si pensi alla Cina e a tutti i suoi abitanti che si curano per la stragrande maggioranza con una medicina (appunto quella cinese) che si fonda sulla fitoterapia.
Prova incontestabile della loro efficacia, i medicamenti raccomandati in fitoterapia sono tutti titolati in principi attivi, il che significa che essi contengono, in concentrazione più o meno elevata, ma sempre nota sostanze dotate di attività farmacologiche.
Andare in campagna e nei boschi, anche se si è al mare, ad annusare il verde, i profumi dei fiori vuol dire stimolare le aree antiche del cervello, da cui nasce la nostra salute.
Annusare il verde è un potente farmaco.
Il Naturale è il nostro rifugio, la nostra arma segreta, fatta a misura d'uomo.
L'immersione nel verde è tra i migliori farmaci!
Occorre fare attenzione alla tossicità potenziale dei medicamenti a base di erbe, per la possibile contaminazione di sostanze tossiche, ad esempio piombo, mercurio, cadmio e pesticidi.
E' quindi importante utilizzare prodotti garantiti da aziende serie e di provata affidabilità, affinché l'utilizzo delle piante non comporti rischi e siano valorizzati appieno i benefici che la pianta può apportare.
Mentre in medicina tradizionale nei farmaci esistono solitamente uno o pochi principi attivi, cioè sostanze ben definite chimicamente, in quantità concentrata, in fitoterapia la pianta contiene invece più principi attivi, e si basa sull'utilizzo del fitocomplesso, cioè l' insieme di tutte le sostanze presenti nella droga (parte della pianta dalla quale si estrae il fitocomplesso) contenuta nella pianta stessa.
Alcune di queste sostanze sono dotate di proprietà medicamentose ma il fitocomplesso è indispensabile, nel suo insieme, a garantire la completezza dell'azione terapeutica della pianta.
Solitamente anche nel prodotto naturale c'è qualcosa che fa bene e qualcosa che fa male ma prevarica su quella che va male; spesso non possiamo dire la stessa cosa dei farmaci, il quale sì, magari funziona prima ma ha effetti collaterali più marcati.
Diversi farmaci poi sono "copiati" o presi da vicino modello da molecole naturali che poi vengono copiati chimicamente per creare una molecola nuova, brevettabile e sulla quale quindi guadagnare soldi.
I preparati vegetali non necessariamente sono innocui, infatti possono avere alcuni effetti collaterali se assunti in dosi massicce e per lungo tempo, quindi prima di usare qualsiasi pianta bisognerà chiedere al farmacista o ad una persona esperta di propria fiducia.
Alcuni principi attivi presenti in un fitocomplesso :
Gli alcaloidi sono tra le sostanze più attive presenti in natura. La loro azione infatti si esplica anche a bassissima concentrazione.
I glucosidi sono sostanze che possono formare zucchero e sostanze ad azione terapeutica, in presenza di determinati enzimi.
Le mucillagini sono polisaccaridi che si "gonfiano" in presenza di acqua, trasformandosi in sostanze ad azione emolliente.
Le saponine sono glucosidi emulsionanti con diversi tipi di proprietà.
I tannini sono composti aventi proprietà astringente, capaci ad esempio di coagulare le proteine del sangue.
Non fare assumere:
Neonati e bambini:
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1)
Aethusa cynapium
[Umbrellifereae] : Cicuta minore
(potenzialmente tossica)
2)
Alpinia officinarum
(Galanga): contiene Anfetamine.
3)
Anagallis arvensis
[Primulaceae] : Anagallide
(potenzialmente tossica)
4)
Arum maculatum
[Araceae]
Aro, Gighero, Gigaro (Tossica)
5)
Bryonia dioica
[Cucurbitaceae] : Brionia, Zucca
matta (potenzialmente tossica)
6)
Camptotheca
acuminata :
da essa si ricava la camptotecina, che determina inibizione della
topoisomerasi I, con gravi effetti immuno depletori collateralmente
all’azione sulle cellule tumorali.
7)
Cannabis sativa indica
(Marjuana) : noto stupefacente, e come tale caratterizzato da gravissimi danni
cerebrali a lungo termine non rimediabili in alcun modo.
8)
Centaurea solstizialis
[fam. Compositae asteraceae] : il principio attivo Cantauriaidina
attinge agli stessi recettori per la tubulina della colchicina, impedendo la
polimerizzazione con blocco metafasico (Hokanson, Diss.Abstr. Int.B, 37, pp.
1265, 1976); agisce quindi sia a livello di cellule malate che di cellule
sane, impedendo la polimerizzazione del
DNA con blocco metafasico.
9)
Chelidonium majus
(Chelidonia, Erba porraia): contiene Chelidonina, Chelidoxantina, Fumarina;
determina gravi danni al DNA cellulare, comprese le cellule sane. Da
esso è stato ottenuto un principio semi-sintetico dell’alcaloide Chelidonina.
Da esso è infine derivato l’Ukrain, per addizione di 3 atomi di fosforo.
Sempre comunque tossico.
10)
Cicuta virosa
[Umbrelliferaeae] : Cicuta acquatica
(molto tossica)
11)
Cinoglossum officinale
(Boraginaceae) : contiene alcaloidi pirrolizidinici , utilizzati in terapia
gastroenterologica e nella cura delle piaghe. Nota: epatotossico. Sembrerebbe
però rivestire attività anti-neoplastica anche se su base non nota.
12)
Claviceps purpurea
aut Secale cornutum (Segale
cornuta) : fortemente tossica.
13)
Colchinum autumnale
[fam. delle Liliaceae] (Colchico, Freddolina) : agisce sia a livello di
cellule malate che di cellule sane, impedendo la polimerizzazione del DNA con
blocco metafasico, i principi attivi di tale pianta sono attualmente sfruttati
in Chemio-Terapia.
14)
Colchicum luteum
[Liliaceae]:
Collirio d'Oro; (molto tossico)
15)
Colubrina texensis
[fam. delle Ramnaceae] : il suo principio attivo, Maytansina, blocca le
cellule in metafase, analogamente alla Vinca rosea.
16)
Conium maculatum
[Umbrelliferaeae]: Cicuta maggiore (molto tossica)
17)
Daphne laureola
[Timeleaceae]: Laureola (molto tossica)
18)
Daphne mezereum
[Timeleaceae]: Dafne, Mezereo (Tossica)
19)
Digitalis purpurea
[Scrofulariaceae] : Digitale; (molto
tossica)
20)
Dieffenbachia picta
[Araceae] : Dieffenbachia (Tossica)
21)
Euphorbia marginata
[Euphorbiaceae] : Euforbia marginata (Tossica)
22)
Euphorbia
pulcherrima [Euphorbiaceae] : Stella
di Natale (Tossica)
23)
Juniperus sabina
[Cupressaceae] : Sabina
(potenzialmente tossica)
24)
Linum album
[fam.delle Linaceae] : contiene la podofillotossina (vedi
Podophyllum peltatum). Si ritiene che il meccanismo d’azione sia analogo a
quello rivestito dalla colchicina. Agisce quindi sia a livello di cellule
malate che di cellule sane, impedendo la polimerizzazione del DNA con blocco
metafasico, i principi attivi di tale pianta sono attualmente sfruttati in
Chemio-Terapia.
25)
Lonchocarpus nicou
[fam.Leguminosae] : da questa pianta si estrae il Rotenone, che compete
con la colchicina per il sito di legame per la tubulina avendo lo stesso
meccanismo d’azione; agisce quindi sia a livello di cellule malate che di
cellule sane, impedendo la polimerizzazione del DNA con blocco metafasico.
26)
Mandragora
officinarum: impiegata in CH.T; dalla
Podofilotossina si estraggono noti chemioterapici, quali l' Etoposide (VP-16)
e il Teniposide.
27)
Oenanthe
aquatica [Umbrelliferaeae] : Finocchio acquatico (molto
tossica)
28)
Oenanthe crocata
[Umbrelliferaeae] : Enante (molto
tossica)
29)
Oenanthe
phellandrium [Umbrelliferaeae]:
Fellandrio o Finocchio acquatico (molto tossica)
30)
Paris quadrifolia
(Liliaceae) : Uva di Volpe (potenzialmente tossica)
31) Podophyllum
peltatum [fam. delle Berberidaceae]:
nelle sue radici è presente una resina caratterizzata da lattoni isomeri
dell’acido podofillico, identificati come podofillotossina, costituendo
assieme ad altre molecole il complesso della podofillina.. Da quest’ultima si
ottengono attualmente chemioterapici noti, quali il teniposide e l’etoposide.
Si ritiene che il meccanismo d’azione sia analogo a quello rivestito dalla
colchicina. Agisce quindi sia a livello di cellule malate che di cellule sane,
impedendo la polimerizzazione del DNA con blocco metafasico, i principi attivi
di tale pianta sono attualmente sfruttati in Chemio-Terapia.
32)
Prunus laurocerasus
[Rosaceae] : Lauroceraso (Tossica)
33)
Rhus cotinus
[Anacardiaceae] : Cotino (Tossica)
34)
Rhus toxicodendron
(Sommacco
velenoso): fortemente tossica
35)
Ruta graveolens
[Rutaceae] : Ruta; (potenzialmente tossica)
36)
Salvia divinorum
: stupefacente, e come tale
caratterizzato anch’esso da gravissimi danni cerebrali a lungo termine non
rimediabili in alcun modo.
37)
Salvia officinalis:
sembrerebbe controindicata nel caso di mastite e/o cancro della mammella.
38)
Sambucus nigra
(Sambucaro, Sango): tutte le parti
verdi del Sambuco (foglie, rami) sono potenzialmente tossici.
39) Sanguinaria
canadensis [fam. delle
Papaveraceae] : contiene diversi alcaloidi, in particolare Sanguinarina,
acido chelidonico, Cheleritrina; meccanismo d’azione colchicino-simile; agisce
quindi sia a livello di cellule malate che di cellule sane, impedendo la
polimerizzazione del DNA con blocco metafasico.
40) Senecio
[fam. delle Compositae] : azione simile agli alcaloidi della segale
cornuta e contiene anch’esso alcaloidi pirrolizidinici (mutageni e
cancerogenici epatotossici).
41) Solanum dulcamara
[Solanaceae] (Dulcamara): contiene un alcaloide glicoside tomatidenolo. Di
esso si utilizzavano in passato le foglie e i frutti ancora verdi per il
carcinoma mammario(Makleit et Bognar: Acta Pharm. Chirurg, 1968, 38, pp.
58-62). E’ attualmente considerata pianta velenosa.
42) Spartium
juniceum [Papilionaceae] :
Ginestra di Spagna (Tossica)
43) Steganotaenia
araviacea : pianta africana
contenente Steganacina che, idrolizzando il guanosin-trifosfato, blocca la
polimerizzazione della tubulina con siti recettoriali analoghi alla
Colchicina; agisce quindi sia a livello di cellule malate che di cellule sane,
impedendo la polimerizzazione del DNA con blocco metafasico.
44)
Strychnos ignatii
(aut Ignatia amara) (Fava di
San Ignazio): contiene Stricnina.
45)
Strychnos
nux-vomica (Noce vomica): contiene
Stricnina.
46) Taxus baccatus
(fam. delle Taxaceae) (Tasso) : il suo meccanismo d’azione è analogo
alla colchicina. Nota: da esso di estrae anche il Tamoxifene (Kessarâ,
Tamoxiphenâ)
noto anti-estrogenico, di cui è dubbia la sua effettiva utilità; si ritiene
anzi che possa incrementare il rischio di cancro, soprattutto all'utero.
47)
Veratrum album
[Liliaceae]: Veratro bianco, Elleboro
bianco (Tossica)
48)
Veratrum nigrum
[Liliaceae]: Veratro nero (Tossica)
49) Vinca rosea (Pervinca) [fam. Apocyanaceae]: da esso sono derivati i noti chemioterapici Vinblastina, Vincristina, Vinleurosina e Vinrosidina impiegati in CH.T.
Famiglie di piante
pericolose o vietate:
Tutte le
piante della famiglia delle Apocinaceae
Nerium oleander
[Apocinaceae]: Oleandro (Tossica)
Vinca major
[Apocinaceae] : Pervinca maggiore (Tossica)
Vinca minor
[Apocinaceae] : Pervinca (Tossica)
Vinca rosea
[Apocinaceae] : Vinca (Tossica)
Tutte le
piante della famiglia delle Ranuncolacee: (di cui quasi tutte menzione
nel presente paragrafo: Aconito nepello, Actea, Adonide, Anemone, Aquilegia,
Calta, Elleboro, Epatica, Favagallo, Pulsatilla, Ranuncolo, Speronella,
Vitalba):
Aconitum delphinifolium
[Ranuncolaceae]: Monkshood (Tossica)
Aconitum ferox
[Ranuncolaceae]: Aconito indiano; (Tossica)
Aconitum heterophyllum
[Ranuncolaceae]: Eterofillo (Tossica)
Aconitum napellus [Ranuncolaceae]: Aconito napello (molto tossica)
Actea spicata [Ranuncolaceae] : Actea (Tossica)
Ononis spinosa
(aut Adonis vernalis ) [Ranuncolaceae] : Adonide, Ononide spinosa
(Tossica)
Anemone hepatica
[Ranuncolaceae]: Erba del Tron, Erba Trinità (potenzialmente tossica)
Anemone nemorosa
[Ranuncolaceae]: Anemone dei Boschi (potenzialmente tossica)
Anemone pulsatilla
(aut Pulsatilla nigricas) [Ranuncolaceae]
: Anemone dei Prati (tossica)
Helleborus niger
[Ranuncilaceae] : Elleboro nero (Tossica)
Ranunculus acris
[Ranuncolaceae] : Ranuncolo, Bottone d'Oro (potenzialmente tossica)
Quasi tutte le piante della
famiglia delle Solanaceae, ad esclusione della Solanum lycopersicum
(Pomodoro), Solanum melongena ( Melanzana), Solanum tuberosus
(Patata), di cui quasi tutte menzione nel presente paragrafo (Nota : diverse
Solanaceae sono ancora in valutazione):
Atropa acuminata
[Solanaceae]: Belladonna indiana (molto tossica)
Atropa belladonna
[Solanaceae]: Belladonna (molto tossica)
Datura stramonium
[Solanaceae]: Stramonio, Erba del Diavolo (molto
tossica)
Hyoscyamus niger
[Solanaceae]: Quisquiamo, Giusquiamo; (molto tossica)
Lycium chinense
[Solanaceae]: chinese Wolfberry, (tossica)
Lycium europaeum [Solanaceae]:
Spinacristi; (Tossica)
Mandragora officinarum [Solanaceae] :
Mandragora (potenzialmente tossica)
Nicotiana alata
: Nicotiana, Fiore del Tabacco; Tobacco
(potenzialmente tossica)
Nicotiana tabacum
[Solanaceae] : Tabacco (potenzialmente tossica)
Solanum dulcamara
[Solanaceae] : Dulcamara (potenzialmente tossica)
Solanum nigrum [Solanaceae] : Morella; (potenzialmente tossica)
INFORMAZIONI SULLA SICUREZZA
E' anzitutto importante consultarsi con il proprio medico curante.
Bisogna ricordare che assumere un prodotto insieme ai seguenti prodotti può
aumentare la loro efficacia : coumadina, gingko biloba, aspirina, vitamina
E.
Chiedere al proprio medico se si ha in programma un intervento chirurgico o
se si è nel post operatorio.
Non usare le seguenti erbe se si hanno o se si hanno avuti problemi di reni,
problemi al fegato : Cubeb, Essiac, Horsetail, Hydrangea, Juniper Berries,
Kava Kava, Parsley Root, Pennyroyal, Sheep Sorrel, Shepherds Purse, Suma,
Sumac, Uva Ursi, Yellowdock, Yohimbe.
Non usare le seguenti erbe se si stanno assumendo medicazioni per la
circolazione sanguigna : Alfalfa, Angelica, Cramp Bark, Cubeb, Dong Quai,
Ginkgo, Meadowsweet, Red Clover, Sarsaparilla, Yohimbe.
Non usare le seguenti erbe in caso di infiammazioni dello stomaco, ulcerem
problemi al fegato : Black Haw, Blue Flag, Chaparral, Club Moss, Crampbark,
Devils Claw, Eucalyptus, Elecampane, Essiac, Gentian, Ginger, Licorice,
Lobelia, Parsley Root, Pleurisy, Pygeum, Solomans Seal, Tribulus, Turmeric,
Yohimbe.
Non usare le seguenti erbe per lunghi periodi : Bilberry Leaf, Black Walnut,
Blessed thistle, Borage, Cascara Sagrada, Comfrey, Coltsfoot, Chaparral,
Elecampane, Ephedra, Flax, Horsetail, Gentian, Goldenseal, Guarana, Juniper
berries, Licorice, Lobelia, Lungwort, Mullein, Nettle Root, Rhubarb, Sage,
Sassafras, Sarsaparilla, Senna, Sheep Sorrel, Wild Cherry, Wormwood, Uva
Ursi, Yohimbe.
Usare le seguenti erbe soltanto sotto la supervisione di un medico :Calamus,
Horse Chestnut, Lobelia, Licorice, Mandrake, Poke, Tonka.
Non usare le seguenti piante in caso di dolori addominali o diarrea : Aloe,
Buckthorn, Cascara Sagrada, Senna, Turkey Rhubarb, Yohimbe.
Le seguenti piante possono causare foto tossicità : Angelica, Celery Seed,
Orange Peel, Rue, St. Johns Wort
Usare le seguenti piante sotto la supervisione di un medico : Ephedra, St.
Johns Wort, Yohimbe
Smettere di usare se si hanno problemi ai reni, al fegato, in caso di
nausea, febbre, fatica.
Per ogni altra informazione consultare il proprio medico.
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