Gli studi su questa spezia, mirano a determinarne anche le opportunità antiossidanti, antiproliferative e toniche epatiche.
I principi attivi rappresentati dai curcuminoidi, possiedono una funzione protettiva sulle cellule contro la nocività dei radicali liberi, preservando le cellule del fegato e favorendo una miglior sintesi del glutatione, necessario per la difesa del fegato dalle tossine.
I curcuminoidi aiutano nella produzione di bile, ottimizzando l’assorbimento dei grassi.
Le virtù della Curcuma (Curcuma longa) sono di grandissimo interesse e le acquisizioni delle conoscenze sulle particolarità di questa pianta non potranno che accrescere.
Molteplici comportamenti terapeutici sono già stati accertati con certezza come:
- comportamento antinfiammatorio
- condotta anti Alzheimer
- condotta antiallergica (limita la riproduzione di tutte le interleuchine infiammatorie)
- riequilibrio del sistema immunitario (in alcune situazioni favorisce la produzione anticorpale)
- può aiutare la secrezione biliare e la digestione
Una recente ricerca divulgata da Psychopharmacology (Kulkarni SK et al, Psychopharmacology (Berl. 2008 Sep 3 epub ahead of print) ha appurato che questo tubero possiede anche caratteristiche antidepressive.
Nel particolare, si è esaminato l'effetto che i principi attivi contenuti nella curcuma,detti curcuminoidi, svolgono sul sistema nervoso centrale ed in particolare nella coordinazione di due neurotrasmettitori importantissimi come la serotonina e la dopamina, coinvolti nella mutamento degli stati emozionali.
La curcuma può proteggere dal cancro al colon : in laboratorio la curcuma ha dimostrato di ridurre la produzione di sostanze proinfiammatorie nelle cellule di coltura favorendo l'apoptosi (l'autoeliminazione) delle cellule danneggiate e potenzialmente tumorali.
E' largamente utilizzate nella cucina indiana ed è il principale ingrediente del curry (misto di tante spezie usato per insaporire piatti di riso, verdure, pesce e carni bianche).
Un prodotto che lo contiene è : Anti-Age Vitaminity.