Il Ginkgo Biloba è un'erba molto popolare nel mondo, usata per migliorare l'afflusso di sangue al cervello, per migliorare la memoria e lo stato di coscienza nell'anziano e la circolazione del sangue in generale.
Usata anche per rallentare la progressione della malattia di Alzhaimer.
Il ginkgo biloba avrebbe anche proprietà inibitrici sulla 5-alfa-reduttasi.
Il ginkgo biloba contiene terpeni, ginkgolide B con azione inibitrice del Paf-acether, mediatore fosfolipidico intercellulare implicato nell'aggregazione piastrinica, la tromboformazione, nell'aterogenesi e l'iperpermeabilità capillare; polifenoli, flavonoidi (ginketolo, isiginketolo, bilabetolo, ginkolide), con azione a tutti i livelli del sistema circolatorio : attività vasodilatatrice sulle arterie, aumento del tono venoso, aumento della circolazione cerebrale.
Il ginketolo, isiginketolo, bilabetolo agiscono sulle membrane cellulari, stabilizzandole.
Il ginkolide blocca la perossidazione lipidica e la formazione di radicali liberi, inibisce il fattore di attivazione delle piastrine (PAF).
In cosmetica il ginkgo biloba si usa per la regolarizzazione della secrezione sebacea, pelle secca e devitalizzata, etc.
Caratteristiche e proprietà:
Originario della Cina e del Giappone, è un albero leggendario vecchio di
più di 250 milioni di anni e che ha resistito ai peggiori inquinamenti del ventesimo
secolo ed in particolare ai residui della bomba atomica di Hiroshima.
E' particolarmente conosciuto per la sua attività sulla circolazione venosa, arteriosa e soprattutto per quella cerebrale. Numerose prove cliniche sono state compiute dimostrando l'efficacia delle foglie di ginkgo a tutti i livelli della circolazione sanguigna.
* migliora la circolazione - aumentando l'afflusso di sangue al cervello migliora l'acuità mentale, la concentrazione, la memoria a breve termine, e l'abilità cognitiva.
Utile perciò nelle perdite di memoria dovute a età avanzata, e nei problemi della memoria a breve termine.
Aiuta anche in casi di tinnito (ronzio alle orecchie) e vertigini. Una migliore circolazione periferica aiuta a ridurre la sensazione di freddo alle estremità, i dolori intermittenti alle gambe e i crampi.
Il gingko è utile anche nel trattamento per neuropatie diabetiche, degenerazione maculare, e altri problemi circolatori.
* antiossidante - è uno scavenger (spazzino) dei radicali liberi, inibendo la perossidazione lipidica delle membrane - protegge quindi il cervello e il sistema nervoso dai danni provocati dai radicali liberi, e ciò può aiutare a controllare gli effetti dell'invecchiamento
* protegge la barriera sangue-cervello (barriere anatomiche e sistemi di trasporto che controllano tipi di sostanze che entrano nello spazio extracellulare del cervello)
* diminuisce la viscosità del sangue inibendo il fattore attivante del PLATELET - platelet activating factor (PAF)
* diminuisce il danno ai tessuti durante stress circolatori e aumenta la circolazione alle estremità
* assiste nella distribuzione di ossigeno e glucosio al cervello
* protegge le arterie, le vene e i capillari dai danni, e aiuta a regolare il loro tono e la loro elasticità
* usato anche per rallentare la progressione della malattia di Alzhaimer
Raccomandazioni per l'uso
Alcuni pazienti con scarso afflusso di sangue al cervello possono andare incontro a un
leggero e passeggero mal di testa per i primi due o tre giorni.
E' un segno che il gingko sta funzionando.
Storia e curiosità:
Il Ginkgo fu citato per la prima volta nel 2800 a.C. nella materia medica cinese,
Pen T'Sao Ching. Il Gingko viene citato per l'uso nelle malattie respiratorie, così come
per i benefici sulla funzione cerebrale.
Tradizionalmente, è stato usato per le perdite di memoria.
E' un'erba molto popolare nel mondo, usata per migliorare l'afflusso di sangue al cervello, per migliorare la memoria e lo stato di coscienza nell'anziano e la circolazione del sangue in generale.
Migliora le funzioni mentali. Migliora la potenza sessuale nell'uomo.
L'estratto di foglie di ginkgo ha mandato in coma una donna con malattia di Alzheimer, in trattamento con trazodone.
Il flumazenil risolse il coma, indicando come responsabile l'eccesso di GABA.
I flavonidi del gingko sembrano essere degli agonisti del GABA, in quanto si legano ai recettori per le benzodiazepine.
Questo legame potrebbe indurre il CPY3A4 aumentando il metabolismo del trazodone, e quindi la formazione dei metaboliti GABA-ergici.
Il gingko riduce l'aggregazione piastrinica ed è stato la causa di un'emorragia celebrale in un paziente in terapia cronica con warfarina da cinque anni.
Gli estratti del gingko in commercio inibiscono il metabolismo microsomiale dell'S-Warfarina, per azione sull'isoenzima CPY2C9.
Per di più, pazienti già in cura con aspirina od ergotamina che cominciarono ad assumere gingko, sono andati incontro ad episodi di ematoma subdurale, emorragia subaracnoidea ed emorragia spontanea dell'iride.
La combinazione di gingko e farmaci anticoagulanti o farmaci che inibiscono l'aggregazione piastrinica deve essere pertanto evitata.
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Alcuni integratori contenenti Ginkgo Biloba
Un altro valido integratore contenente Ginkgo Biloba è Sxfactors.
Referenze bibliografiche