ZUCCHERO
 
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La parola "zucchero" deriva dal termine arabo sukkar.

Lo zucchero ha formula chimica è C12H22O11 ed è la denominazione comune del disaccaride saccarosio, composto organico della famiglia dei carboidrati, che costituisce il più comune dei glucidi. Il termine zucchero è ancora talvolta utilizzato per indicare, in generale i glucidi o idrati di carbonio.

Lo zucchero è usato principalmente nell'alimentazione e costituisce un alimento facilmente assimilabile e abbastanza calorico apportando circa 17 KJ (4 chilocalorie) per grammo.

Si ricava estraendolo dalla barbabietola da zucchero e dalla canna da zucchero.

Lo zucchero bianco raffinato durante il processo digestivo impiega parte delle vitamine e i sali minerali presenti nel corpo umano.

Mentre lo zucchero di canna e barbabietola contiene in quantità sufficiente le vitamine e i sali minerali che l'uomo utilizza per la sua digestione (vengono privati dalla raffinazione).

Lo zucchero raffinato è composto da carboidrati puri, e, in mancanza di tali metaboliti, il corpo li ricerca altrove, tra quelli assimilati da altri alimenti.

Talora il corpo non ha vitamine e sali in quantità sufficiente, e il metabolismo dello zucchero è incompleto, e la catena di reazione si ferma a quella di produzione di metaboli tossici, quali acido piruvico e zuccheri anormali con cinque atomi di carbonio. L'acido piruvico si deposito nel cervello e sistema nervoso, mentre gli zuccheri anormali nei globuli rossi.

Inizialmente lo zucchero viene immagazzinato nel fegato in forma glicogeno. Quando esso è pieno sino al limite delle sue possibilità, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi i quali vengono trasportati in tutte le parti dell'organismo ed immagazzinati nelle aree meno attive: il ventre, le natiche, il petto e le cosce. Quando queste aree relativamente innocue sono completamente sature, gli acidi grassi vengono poi distribuiti negli organi attivi come il cuore ed i reni, i quali cominciano a rallentare la loro attività ed i cui tessuti alla fine degenerano e si trasformano in grassi.

È stato altresì accertato che l'eccessivo consumo di zucchero bianco crea una dipendenza simile alle droghe pesanti !

Il consumo eccessivo di zucchero è considerato tra le probabili cause di
  • Candida albicans
  • Carie
  • Diabete
  • Obesità

Secondo le indicazioni dietetiche, il consumo di calorie derivanti da zuccheri semplici deve essere limitato al 15% del fabbisogno giornaliero.

Alcune rare malattie rendono lo zucchero indigeribile.

Vi sono diverse alternative allo zucchero sia naturali che di sintesi. Il principale è senz'altro il miele, utilizzato almeno dalla preistoria, nonché sciroppi ricavati da alberi come l'acero o da cereali e frutta, contenenti principalmente fruttosio. Esistono molti dolcificanti di sintesi, come la saccarina e l'aspartame.

Nel 1957 il Dr. William Coda Martin tentò di rispondere alla domanda: quand'è che un alimento è tale e quando invece è un veleno?

La sua definizione di veleno era, dal punto di vista fisico: qualsiasi sostanza che inibisce l'attività di un catalizzatore che sia una sostanza secondaria, chimica o un enzima che attiva la reazione.

Il Dr. Martin aveva classificato lo zucchero raffinato come veleno poiché esso è stato privato delle sue forze vitali, vitamine e minerali.

"Quello che resta consiste di carboidrati puri, raffinati. Il corpo non può utilizzare questi amidi e carboidrati raffinati a meno che le proteine, vitamine e minerali eliminati non siano presenti. La Natura fornisce questi elementi a ciascuna pianta in quantità sufficienti a metabolizzare i carboidrati della pianta in questione. Il metabolismo incompleto dei carboidrati risulta nella formazione di "metabolita tossico" quale l'acido piruvico nonché zuccheri anormali che contengono cinque atomi di carbonio. L'acido piruvico si accumula nel cervello e nel sistema nervoso mentre gli zuccheri anormali fanno altrettanto all'interno dei globuli rossi. Questi metaboliti tossici interferiscono con la respirazione delle cellule le quali non possono ottenere sufficiente ossigeno per sopravvivere e funzionare normalmente."

Lo zucchero raffinato può essere dannoso quando viene ingerito dagli esseri umani perché fornisce soltanto quelle che gli esperti di nutrizione chiamano come calorie "vuote" o "nude"; esso manca dei minerali naturali presenti nella barbabietola e nella canna.

Per di più lo zucchero è peggiore di qualsiasi altra cosa in quanto a prosciugare e dissolvere dal corpo preziose vitamine e minerali.

Lo zucchero assunto quotidianamente può produrre una condizione di continua iperacidità (e secondo una visione orientale questa iperacidità è causa di cancro) e, nel tentativo di rettificare lo squilibrio, vengono richiesti dal profondo dell'organismo sempre più minerali. Infine, onde salvaguardare il sangue, dalle ossa e dai denti viene preso tanto calcio da dare inizio ad un decadimento ed indebolimento generale.

L'eccesso di zucchero alla fine può nuocere ad ogni organo del corpo.

Inizialmente esso viene immagazzinato nel fegato in forma glicogeno.

Poiché la capacità del fegato è limitata, un'assunzione quotidiana di zucchero raffinato ben presto fa sì che il fegato si gonfi come un pallone e, quando esso è pieno sino al limite delle sue possibilità, il glicogeno in eccesso ritorna nel sangue sotto forma di acidi grassi i quali vengono trasportati in tutte le parti dell'organismo ed immagazzinati nelle aree meno attive: il ventre, le natiche, il petto e le cosce.

Quando queste aree relativamente innocue sono completamente sature, gli acidi grassi vengono poi distribuiti negli organi attivi come il cuore ed i reni, i quali cominciano a rallentare la loro attività ed i cui tessuti alla fine degenerano e si trasformano in grassi.

L'intero organismo può essere influenzato da questa loro ridotta capacità e si crea una pressione sanguigna anormale.

Il sistema nervoso parasimpatico può essere danneggiato e gli organi da esso governati, come il cervelletto, divengono inattivi o si paralizzano.

I sistemi circolatorio e linfatico possono essere invasi e le caratteristiche dei globuli rossi iniziano a cambiare.

Si può verificare una sovrabbondanza di globuli bianchi e la generazione di tessuti rallenta, la tolleranza e la capacità immunitaria del nostro organismo diventa più limitata cosicché non siamo in grado di reagire a situazioni relativamente critiche, siano esse freddo, caldo, zanzare o microbi.

Troppo zucchero può renderci sonnolenti e si perde la nostra capacità mnemonica e di fare calcoli.

Possibili proprietà indesiderate:

* Aumenta l'acidità del sangue
* Impoverisce il corpo di sali minerali (soprattutto calcio dai denti e dalle ossa (vedi osteoporosi))
* Impegna e intossica il fegato
* Produce acidi grassi
* Perdita di memoria
* Sonnolenza

 
Come lo zucchero conserva gli alimenti?

Lo zucchero, come il sale, è una sostanza affamata d'acqua, che asporta per osmosi, ossia per contatto diretto.

Un alimento privato dell'acqua si conserva di più, poiché le attività dei micro organismi e degli enzimi sono bloccate.

Il processo è evidente nella frutta candita, ma anche nelle marmellate e nelle gelatine dove la cottura e la sterilizzazione rendono ancora più sicura la conservazione.

 
Possibili alternative allo zucchero
 
Esistono dolcificanti naturali alternativi che, almeno, non hanno subito alterazioni chimiche e nutritive, anche se il loro potere dolcificante è spesso inferiore a quello dello zucchero.
 
Il malto d'orzo, di riso o di mais: sono fluidi, con sapore di caramello, derivati dalla bollitura di questi cereali.
 
Il prodotto così ottenuto viene poi concentrato fino ad ottenerne uno simile al miele.
 
Lo sciroppo d'acero: è un dolcificante che si ottiene dai tronchi degli aceri da zucchero (Acer saccharum) e degli aceri rossi (Acer rubrum).
 
La linfa viene concentrata tramite un processo di bollitura.
 
Il succo d'agave: deriva da una pianta di origine messicana ed è ricco di sali minerali; contiene soprattutto fruttosio e dolcifica più dello zucchero.
 
Il succo d’uva: derivato dalla bollitura della spremitura di uve alla quale si aggiungono chiodi di garofano, cannella, limone. Contiene fruttosio.
 
Lo zucchero integrale: derivato dal succo della canna da zucchero (non esiste come derivato della barbabietola), che viene poi fatto bollire ottenendo una polvere grossolana, mai cristallina, non trattata.
 
Il miele: prodotto dalle api a partire da nettare o melata. Il fruttosio è lo zucchero maggiormente presente, conferendo al miele un potere dolcificante maggiore dello zucchero

 

Altre informazioni

L'industia della zucchero minaccia l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita') per le dichiarazioni inerenti all'utilizzo dello zucchero:
http://www.guardian.co.uk/international/story/0,3604,940287,00.html

Altri articoli:
http://www.yemaya.it/index2.php?option=com_content&do_pdf=1&id=39
http://www.criticamente.it/upload/dl/Salute/LO_ZUCCHERO_BIANCO.pdf
 
Consultare il proprio medico dietologo per ogni altra informazione e in ogni caso prima di cambiare la propria dieta.

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