Prima di assumere qualsiasi cosa è sempre indicato rivolgersi al proprio medico curante! Leggere nella sezione fitoterapia, le informazioni relative al servizio di fitovigilanza http://www.farmacovigilanza.org/fitovigilanza/index.htm, le interazioni tra erbe e piante http://www.farmacovigilanza.org/fitovigilanza/interazioni/, le piante di cui si ritiene contro-indicazione assoluta all'impiego, le famiglie di piante pericolose o vietate e altre informazioni.
Alcuni nomi stranieri: ingl. – Cow-hage, Cow-Itch, Hirsuta; ted. – Juchbohne, Juckborste; fr. – Pois à gratter, Pois pruritant; sanscrito – Atmagupta; indù – Kawanch; arabo – Habulkulai;
Sinonimi: Fagiolo di Rio Negro, Mukuna, Pica-pica
Arbusto rampicante annuale, cresce spontaneo nelle regioni tropicali dall’Asia
del Sud, soprattutto India dalle pendici dell’Himalaya fino allo Sri Lanka, e
attraverso l’Africa fino al Sud-America. Produce grandi foglie alternate, in
gruppi di tre, ovate e membranose, munite di lungo picciolo, fiori dai petali
purpurei raggruppati in racemi, e grossi baccelli a forma di S ricoperti da
fitte setole vellutate urticanti di colore rossastro o dorato, contenenti semi
di circa 1 cm di diametro.
I medici Unani utilizzavano i semi di Mucuna come promotori della virilità e
contro i tremori senili.
Lo studio scientifico dei principi attivi ha dimostrato che l’azione della Mucuna è fondamentalmente legata all’elevato contenuto di L-dopa (precursore della dopamina) che, unitamente ad altri componenti del fitocomplesso, svolge attività antiparkinson, capace inoltre di contrastare la stanchezza generale e la debolezza sessuale.
Il morbo di Parkinson è infatti legato ad una carenza di dopamina in certe zone del S.N.C., in particolare nel corpo striato, e si manifesta con "movimenti involontari con carattere di tremore, accompagnati da diminuzione della forza, non rilevabili nelle parti del corpo a riposo e nemmeno in quelle sostenute; una tendenza alla flessione in avanti del tronco e a passare da una deambulazione normale a un passo di corsa, con conservazione delle facoltà intellettive" (descrizione della malattia effettuata da J.Parkinson nel 1817).
L’attività dopaminergica è associata con l’attività erettile nel maschio. Secondo alcuni autori l’attività afrodisiaca sembra essere potenziata da alcuni alcaloidi indolici contenuti nella Mucuna, in particolare la 5-metossi-N,N-dimetiltriptamina (Neuwinger H.D., 1996).
Esternamente, è uno stimolante cutaneo impiegato per disturbi
reumatici e dolori musculari; internamente, ha efficacia antelmintica e possiede
proprietà ipotensive, ipoglicemiche ed anticolesteroliche.
Bibliografia
Nadkarni K.M.: Indian Materia Medica, 3th ed., Popular Prakashan, Bombay, 1993
Amin K.M.Y., Khan M.N., Zillur-Rehman S., Khan N.A.: "Sexual function improving
effect of Mucuna pruriens in sexually normal rats", Fitoterapia, Vol. 67, n. 1,
pag 53-58, 1996
Saibene A.: "Mucuna pruriens: l’afrodisiaco della tradizione ayurvedica",
Erboristeria Domani, n. 3, 1997