E' consigliata l'attenta lettura del seguente articolo per evitare equivoci.
Anagen.net non vende, promuove, prescrive nulla. Nè intende indurre all'acquisto di alcun prodotto. Il visitatore è invitato a leggere la Liberatoria legale.
I siti di farmacie e i negozi online presso cui si mettono in contatto gli utenti Internet appartengono a soggetti terzi e, per tale ragione, nessuna responsabilità può essere ricondotta ad Anagen.net per acquisti non appropriati o, comunque, effettuati in violazione della normativa interessante la materia.
Internet ha rivoluzionato positivamente il mondo della sanità, ma al tempo stesso ha aperto le porte a rischi nuovi.
In Italia, per l'acquisto su territorio nazionale, la legge (122 T.U.L.S. del 1934) prevede l'acquisto di farmaci solo presso farmacie autorizzate e dietro presentazione dell'originale di ricetta medica, dove obbligatoria.
Se utilizzato in modo appropriato, Internet permette un accesso facile e rapido alle informazioni di carattere medico; fornisce informazioni utili su malattie, condizioni, terapie, farmaci, organizzazioni, istituzioni mediche e sanitarie.
La massima attenzione si deve porre in quelle "farmacie online" il cui fine ultimo è prettamente commerciale : la rete è piena di messaggi di spam e nella propria casella elettronica del tipo "un nuovo potente Viagra ad un prezzo bassissimo". Attenzione a comprare farmaci da siti internet dubbi, con una pagina internet ben disegnata, dall'aspetto professionale, con un bel testo pomposo ma incomprensibile che molto probabilmente nasconde un'assoluta ignoranza medica da parte di chi gestisce il sito stesso.
Molte medicine vengono vendute solo dietro ricetta medica perché curarsi da soli a volte può essere molto pericoloso.
Ecco perché prima di assumere qualcosa è sempre indicato rivolgersi al proprio medico curante e l'utente deve possedere la prescrizione medica.
Per aiutare gli utenti di Internet a ottenere informazioni corrette, indipendenti, confrontabili sui farmaci e per combattere fenomeni illegali di pubblicità e vendita in rete, l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha sviluppato un opuscolo intitolato 'Farmaci e Internet'. Al lavoro hanno contribuito autorità nazionali di controllo ed esperti di informazione sui farmaci, organizzazioni dei consumatori e rappresentanti dell'industria farmaceutica. Cinque i punti principali della pubblicazione:
Ci si deve riferire alle norme che regolano in generale il commercio dei farmaci a distanza, come le televendite e le vendite per corrispondenza: al momento della stesura delle Direttive, infatti, il commercio elettronico non esisteva ancora. Le tre Direttive interessate sono tre:
Lattuale legislazione europea applicabile alla vendita on line di medicinali è anzitutto quella introdotta dalla Direttiva 92/28/CEE sulla pubblicità di medicinali ad uso umano. La Direttiva stabilisce il divieto di pubblicità dei farmaci soggetti a prescrizione medica e detta rigide regole per definire i limiti e i contenuti della pubblicità consentita. Essa stabilisce altresì specifiche regole di condotta per la pubblicità a persone qualificate a prescrivere medicinali.
Esaminiamo più approfonditamente l'aspetto legato alla direttiva 92/28/CEE. Anzitutto bisogna distinguere tra pubblicità ed informazione.
Informazione : far conoscere, dare notizie, fornire dati intorno a persone o cose. E' un diritto soggettivo che si ricollega con il più ampio diritto di sviluppo della persona umana (art. 3 della Costituzione Italiana) e di manifestazione del pensiero.
Pubblicità : attività propagantistica intesa a promuovere a fini commerciali presso l'intera collettività dei consumatori la conoscenza e la favorevole accoglienza di determinati prodotti e servizi, in modo da influire sul comportamento degli individui.
La materia sulla pubblicità dei farmaci è regolata dal decreto legislativo n. 541 del 30 dicembre1992 (attuazione della Direttiva 92/28/CEE).
L'informazione è a nostro parere cosa diversa dalla pubblicità.
Il decreto legge nel definire la pubblicità dei medicinali e l'ambito di applicazione del decreto nel definire il concetto di pubblicità dei medicinali parla di "qualsiasi azione di informazione, di ricerca della clientela o di esortazione, intesa a promuovere la prescrizione, la fornitura, la vendita o il consumo di medicinali" (art. 1 comma 1).
In secondo luogo vengono precisati i requisiti generali della pubblicità dei medicinali "la pubblicità dei medicinali può riferirsi unicamente a medicinali per i quali è stata rilasciata l'autorizzazione all'immissione in commercio"; "tutti gli elementi della pubblicità di un medicinale devono essere conformi alle informazioni che figurano nel riassunto delle caratteristiche del prodotto"; "la pubblicità deve favorire l'uso razionale del medicinale, presentandolo in modo obiettivo, senza esagerarne le proprietà e senza indurre in inganno il destinatario".
Quindi vengono specificati i medicinali che possono essere pubblicizzati al pubblico "possono formare oggetto di pubblicità presso il pubblico medicinali che, per la loro composizione e il loro obiettivo terapeutico, sono concepiti e realizzati per essere utilizzati senza intervento di un medico per la diagnosi, la prescrizione o la sorveglianza nel corso del trattamento e, se necessario, con il consiglio del farmacista".
Questa norma spiega che tutti i medicinali esenti dall'obbligo della ricetta medica possono fare pubblicità al pubblico.
Il decreto legislativo 541 stabilisce poi che "è vietata la pubblicità presso il pubblico dei medicinali che possono essere forniti soltanto dietro presentazione di ricetta medica...è vietata la distribuzione al pubblico di medicinali a scopo promozionale...è vietata la pubblicità al pubblico di medicinali compresi nel prontuario terapeutico del Servizio sanitario nazionale...".
Quindi non si possono pubblicizzare in Italia i medicinali per cui è richiesta la prescrizione medica.
Inoltre per fare pubblicità a medicinali (comunque esenti dall'obbligo di ricetta medica) l'autorizzazione ministeriale non è necessaria se, trattandosi di inserzioni sulla stampa periodica o quotidiana, se si tratta di pubblicità di richiamo (nome del medicinale) o di pubblicità che si limiti praticamente a riprodurre il foglio illustrativo. Non si parla di Internet.
E' necessario distinguere tra vera e propria pubblicità atta ad influenzare i media per fini commerciali ed informazione veritiera ed obiettiva (senza esaltare pregi e/o difetti) che si limita alla descrizione delle caratteristiche presenti nel foglietto illustrativo di un determinato prodotto farmaceutico.
Un sito Internet può quindi scrivere un articolo su un farmaco ma non può promuovere la prescrizione, la fornitura, la vendita ed il consumo di farmaci italiani in Italia. E' indispensabile, avere sempre ed in ogni caso la prescrizione medica del proprio medico, il solo che può "consigliare", "promuovere" la prescrizione, "promozione" (in senso lato) che effettua non per fini commerciali ma ovviamente per tutelare la salute del paziente! Lo Stato Italiano fa tali leggi proprio per tutelare il bene della salute dei cittadini, e per far questo vieta la pubblicità dei farmaci con prescrizione medica. Un farmaco non è qualcosa a cui fare pubblicità. Lo deve decidere il proprio medico se può essere "utile" al paziente o meno! Nel momento in cui si fa pubblicità ad un farmaco, si fa le veci del medico, il solo che può prescriverci un farmaco! Soltanto i medici poi possono prescrivere al paziente un determinato farmaco.
Anagen.net, in ogni caso, non intende in nessun modo fare pubblicità a nessun farmaco né intende promuoverne la prescrizione, fornitura, consumo e vendita. Non intende influenzare i media e invitare al consumo di un determinato farmaco. Deve essere sempre il proprio medico a rilasciare la prescrizione medica. Inoltre è necessario informarsi sulla legalità nel proprio Paese dell'acquisto di prodotti che si intende acquistare, aspetto di cui Anagen.net non può entrare su siti terzi.
Solo il proprio medico può prescrivere i prodotti/farmaci.
Quindi, in ogni caso e sempre, consultare il proprio medico curante ! Ne va della vostra salute!
E' risaputo che Internet non conosce confini nazionali o continentali. Vi sono ad esempio contee americane in cui un prodotto è liberamente acquistabile in quanto considerato integratore alimentare o prodotto dietetico, mentre nell'Unione europea è considerato un medicinale, informarsi sempre.
Il visitatore è invitato a informarsi delle normative doganali e sulle regole di importazione del proprio Paese.
Le ditte interessate sono tutte elencate per trasparenza.
Le grandi aziende farmaceutiche soffrono la concorrenza di internet, che spesso offre medicine alternative, magari prodotte con gli stessi principi attivi, a prezzi largamente inferiori e vantaggiosi per il consumatore. In particolar modo nel nostro paese, il ricarico delle multinazionali sul prezzo delle medicine supera in alcuni casi i due terzi del prezzo totale e la speculazione viene compiuta soprattutto a danno di categorie poco tutelate, come gli anziani.
Se nei grandi centri urbani la farmacia è sempre il mezzo preferenziale per ottenere le cure necessarie al mantenimento della nostra salute, in aree periferiche poco fornite, dove è spesso difficile o scomodo raggiungere una farmacia, un sistema di distribuzione integrato che permetta di comprare medicinali via internet potrebbe essere una soluzione comoda, soprattutto per anziani non autosufficienti.
Secondo la normativa vigente in Italia, è vietato pubblicizzare farmaci che necessitano di prescrizione medica, ed è possibile invece promuovere la commercializzazione di medicine di uso comune attraverso i mezzi di comunicazione come tv, stampa, radio.
Si deve ribadire l'importanza della prescrizione medica del proprio medico curante, sopratutto per una propria sicurezza.
Occhio quindi sempre vigile alle numerose truffe presenti su internet.
La legislazione italiana proibisce le farmacia online.
Si è invitati a conoscere e valutare ogni altro aspetto legale, aspetto su cui Anagen.net non si assume responsabilità, né sulle attuali normative, né su siti esterni terzi che effettuano la vendita.
Dovrebbe essere in fase di recepimento la Direttiva Europea 2011/62.
Questo nuovo settore quindi ha lati positivi e negativi, noi cerchiamo di offrire ai visitatori i lati positivi.
Siamo pronti a modificare le informazioni presenti sul nostro sito, a tal proposito ogni suggerimento e consiglio sarà ben accetto.
Che siano liberalizzate in futuro le farmacie online o quant'altro, il fine ultimo rimane quello di essere a servizio dei visitatori, informandolo su novità e nuove prospettive, in modo da tutelarne la salute, che è fondamentale, e in modo da informarlo su nuovi canali leciti dove poter acquistare qualcosa al prezzo migliore.
Leggere anche l'Importanza dei farmaci.