Thailandia
: un paese diversissimo dall'Italia e lo shock culturale è simile a quello
di un viaggio in Giappone con la differenza che qui, in particolare nelle
zone marine, è un paradiso
terrestre.
Di Phuket,
l'isola del sud della Thailandia, rimarranno
indelebili tanti ricordi, le corse pazze in scooter per colline, tra le
baracche, tra le lagune, tra le spiagge, l’afa che ti avvolge appena esci
dall’oasi hotel, il luna park improvviso delle strade del centro, le
pubblicità degli incontri di thai boxe sui camioncini con persone vere,
l’odore acre delle strade di notte, le ragazze tirate per ammaliare gli
occidentali, la sabbia gommosa e scricchiolante, le acque marine di colori
prima sconosciuti, le miriadi di pesci presso Phi Phi Island, i miei amici a
braccetto di donne thai, i templi buddisti, le bancarelle con larve,
cavallette, insetti vari fritti
e bacarozzi tostati, la lite esotica sfiorata tra Mario uno dei miei
compagni di viaggio e un addetto in discoteca, la tentata violenza di un
ladyboy sull’altro mio compagno di viaggio Willy, gli acquazzoni tropicali
improvvisi sugli scooter, il sorriso stampato sul viso della gente thai, la
benzina fatta a "bottiglie" da venditori ambulanti, gli elefanti nelle
piazzole sotto gli alberi ….
E veniamo
catturati dall’amore. Amore? Come circondati da sirene in carriera ci
lasciamo catturare, basta uno sguardo languido mandorlato ed è come uno
spray stregante per noi occidentali assuefatti da donne mascolinizzate.
E le fasi di conquista e
innamoramento si susseguivano velocemente.
Mario vissuto
latin lover si scioglie in dolci carezze mai viste, William ruspante scuro
calabro con la cresta voluminosa (ahimè cadente) nel silenzio della camera
si darà a coccole sdolcinate interrotte da rudi movimentazioni sulle
malcapitate femmine prese al volo per strada durante i suoi ritorni in
scooter.
Ed io come
potrei sottrarmi a tanti paradisiaci richiami? Da solo me ne andavo nei
pomeriggi afosi a trotterellare con l’esausto motorbike (scooter), in cerca di
paesaggi da fotografare e di esseri femminili da ammirare.
La vita è
diversa dopo aver visto posti come Phuket e dopo tornare a casa .....
Spesso la vita in
Italia è fatta di giornate in cui non ci si muove molto, non si cammina, si
ingrassa. Che sia Patong o Bangkok poco importa per fare
lunghe camminate,
anche di km al giorno senza accorgersene se non per il dolore a fine
giornata dei piedi. Ed è un piacere fare movimento salutare, andando in giro
qua e la a far nuove conoscenze, a fare shopping, a scoprire nuove cose. Se
si è muniti di un braccialetto fitness contapassi a fine giornata ci si
renderà conto di quanto si è camminato e può essere da stimolo per
ricominciare e superarsi l'indomani!
Degli uomini
thai parlano male e si dice che abbiano il cervello poco sviluppato, mah….
I Sexy Man
rimangono "sfigati" per eccellenza, se ne vanno in giro a fare i Playboy con
lo scarto della società thai, almeno questo è il pensiero di molti, non so
se io posso pensarla allo stesso modo.
La maggior
parte delle prostitute proviene dall'isaan (dati thai),donne nate in un
contesto di povertà ed ignoranza che le porta a fare la scelta più facile e
comoda, e non più, come una volta, per mandare quattro bath in più alla
famiglia (che onestamente, pur di vedere 2 soldi, se ne sbatte altamente che
la figlia vada a fare la donnina ,alla faccia della cultura e della
religione thai!), bensì per comprarsi il cellulare di ultima generazione, un
paio di jeans marcati o per farsi le meches dell'ultimo colore alla moda.
Queste ragazze
spesso vivono senza alcuna aspirazione né prospettive per il semplice fatto che
non lo vogliono, non pensano al domani o a cosa faranno quando saranno
vecchie, domani è un altro giorno si vedrà.
In Thailandia
la prostituzione è a livelli pazzeschi, forse solo paragonabile alle
proporzioni del Sud America. Tutto il Sud Est asiatico è come una piaga
purulenta dove una delle ferite è la prostituzione.
-
Ignoranza,
povertà e credenze ideologiche sono probabilmente alla radice di questo
problema.
Nessuna di
loro si diverte, ma tutte sanno che la prostituzione è fonte di denaro
facile, ma non per fare una vita da ricche, ma per i debiti di gioco del
padre o per mantenere le figlie; per pagare le bottiglie di whisky del
marito che altrimenti diventa violento, etc. etc.
E la gente va
nei GoGo e Bar a rimorchiare ex mogli abbandonate, povere contadine
ignoranti, donne che grazie all'illusione del soldo facile alimentano questo
business.
Si dice che
Pattaya (luogo di mare vicino la capitale Bangkok) e Patong
(luogo di mare nell'isola di Phuket) siano rimasugli di quello che un tempo era il posto di
divertimento degli americani e si dice che nel triangolo d'oro anni 60-70
si coltivava oppio e che i poveri contadini non avessero altra chance che
fare quello.
E da Bangkok è facile
da qui spostarsi in aereo verso Patong Beach a Phuket ….luogo dipinto di
relax e sfrenato divertimento buttato in giù verso l’oriente.
E si può restare
increduli vedendo vecchi con la bottiglia in mano dimenarsi contenti alla
musica live e gente impazzita d’alcool scorazzare ridendo.
Ragazzine inglesi quasi
in coma etilico abbracciate a uomini che le aiutano a camminare…come se
niente fosse! Tutto normale….
In alcune strade senti
letteralmente la puzza che entra negli alveoli…gente buttata a terra nella
polvere che sta lì notte e giorno, puzza di volatili cotti cadaveri, donne
col sedere in mostra come preziosa merce, palline e banane fiondate da donne
lascive e vissute, ragazzine senza mutande a ballare su un vetro trasparante
o messe in vetrina come vestiti da scegliere e indossare…
E’ incredibile tutto
questo. Si sente all’improvviso una sensazione mista tra tristezza e
stupore.
Una delle immagini che
mi resteranno è stata vedere un amico dentro un bar di Sukhumvit, circondato
da birre e pennute seminude e starnazzanti indimenticabile e incredibile.
Ma bisogna vederle
certe immagini per crederci : la vita non è un film.
Situazioni che nella
nostra italica patria desterebbero svariante sensazioni ma qui …. Qui è
diverso…per loro è normale, basta e avanza che si sentono bene…che sono
felici.
E vedevo sotto l'hotel
gli amici lottare alla conquista di due ragazze italiane fiorentine appena
conosciute: mi chiedevo nella solitudine della mia stanza di hotel ritmata
dalla musica di Nick Cave & The bad seeds, il perché sia così faticoso e
problematico per due italiani, il conquistare una ragazza italiana, sempre
troppa difficoltà e problemi creati nella testa.
Phuket è un luogo
turistico e la gente thailandese viene qui per lavorare, tutto è fatto per
il turista e per il suo piacere.
Dappertutto ahimè dilaga
la prostituzione e ragazze di ogni tipo adescano il turista anche se con
molta discrezione e senza volgarità (tipica invece purtroppo
spesso delle manifestazioni occidentali) perché secondo la cultura thai
ogni forma di manifestazione pubblica di emozioni è bandita.
E nel bel
mezzo di tutto questo io ero lì a pensare e ad osservare.
Ricordo ancora
lei, la regina della Tiger Disco in Patong Beach a Phuket: nel mezzo della
pista, si muove come una pantera ondeggiando la sua riccia e voluminosa
capigliatura, lievemente con le sue spalle imponenti come un'onda del mare
che aspetti e ti avvolge, sguardo verde e magnetico.
Ed è incredibile alla chiusura della Tiger
Disco vedere donnette bellissime molto giovani vestite con gonnetta con
forme da urlo e corpetti esili, grazia infinita orientale, irresistibili.
Sono lì a lavorare.
Ma all'interno
di quella disco è un magico turbinare di luci suoni movimenti…. ma è tutto
finto.
Tutte quelle
donne sono lì per il loro lavoro, per ammaliare con grazia quasi non umana.
Vere, dolci,
docili, si danno all'uomo volendo solo dare piacere e felicità.
Vede qualcosa che
ti piace ? Allora ti dice che è felice e che è possibile farla insieme
ogni volta che vuoi : cosa desiderare ancora?
Caratteristica
della donna Thai : se non le piace una cosa non la fa.
Anche se ha un
lavoro da molti soldi al mese e non le piace se ne va su due piedi.
Anzi sono i
soldi che poi le rovinano, ne diventano schiave, forse come noi occidentali.
Una volta che
guadagnano tanti soldi devono trovare il modo per farne sempre di più
fregando gli altri.
Pattina la
ragazza di Mario la vedo in una scuola con tanti bimbi e sposata.
Pak la ragazza
di William la vedo in una palestra italiana ad insegnare danze thai e fight
thai boxing.
E Dow, una mia
amica, parla di un suo amico che non vede da mesi, è crede che sia
morto.
La sua faccia
ormai sorride per abitudine ma nel profondo è triste.
Mi parla dei
suoi che non sanno il lavoro che fa in un centro massaggi ma la credono in
un ristorante.
Abita vicino
Bangkok, tanti in famiglia, abita con 2 amiche in un piccolissimo
appartamento senza aria condizionata, con una ventola a muro, soffitto
basso, sembra un carcere e la mattina si alza con la luce che entra dalla
finestra e con i rumori della vicina strada, maleodorante.
“Sono una
ragazza sfortunata” dice e so di non essere perfetta, non riesco a capire
perché tu mi piaci così tanto continua a dirmi, io ti ho visto in discoteca
per 5 volte e nessuna volta tu parlavi con un'altra ragazza.
Dice di avere
28 anni, porta un apparecchietto ai denti comprato con grandi sacrifici ed è
costretta a lavorare in un centro massaggi e servizi extra di solo massaggio
dice lei.
Non ho alternative
di lavoro dice qui in Thailandia e dice che arriva a guadagnare anche 40,000 baths al mese ovvero poco più di 800 euro italiane.
Sembra piccola piccola in un letto migliore del suo, non si muove, non da
fastidio, è felice e dice che lei è un ragazza fortunata quando sta con me.
Questa è vita
vissuta! Vita per la quale vale la pena di vivere non la solita vita. Spesso
ci si arricchisce più qui che mille giorni vissuti nella propria città.
Le ragazze dai
villaggi sperduti scendono nei centri turistici, sono analfabete, non hanno
niente, bellissime.
Ci sono
villaggi di case di paglia rialzate da terra con bastoni di legno, persone
ci vivono, sperdute dal mondo, abbandonate, senza fortuna, noi pieni di
cibo, non sono persone come noi?
E sono persone
spesso bellissime dentro e quando ti guardano e ti dicono negli occhi che
sanno di essere sfortunate tu non sai che dire e ti senti così piccolo....
E’ credenza
comune che le donne vogliono solo vincere ovvero fare dell'uomo il proprio
schiavo. Ottenuto il maschio lo spolpano e lo mollano tutte, una volta che
lei ha capito che ti piace.
Qui, per chi
lo vuole, è facile (è brutto a dirlo) “comprare” bellissime e giovanissime
ragazze per tutti anche grassoni o vecchi.
E le ragazze
accettano tutti, baciano in bocca subito per strada, spesso è uno spettacolo
che rattrista.
Per loro lo
straniero è la manna che piove dal cielo e ogni 1.000 bath è una grossa
cifra e rifiutare qualcuno sarebbe una follia.
Qui il
grassone crede di sognare quando una bella e appena maggiorenne ragazza gli
si strofina, lo bacia con la lingua, gli fa credere che gli piace.
Per il
grassone è poter comprare il paradiso ma il problema è che è finto e la
macchina va avanti se tu la rifornisci con la benzina denaro.
Non c'è
sentimento, non c'è vera attrazione e la ragazze sono brave attrici.
Nessun vero
piacere solo gioco, fumo.
E ora qui in
Italia su una uggiosa strada di marzo sembra che la nebbia sia scesa a
banchi nella mia mente, nostalgia infinita per quel posto, per quei colori,
quei fumi risalenti dai carretti alla sera. E fuori l'aria muore di
malinconia.
Le donne lì
semplici come i fiori, pulite da consumismo e malformazioni culturali
occidentali, non inquinate dalla pubblicità e dalla società.
Che cosa è una
donna se non una dolce insieme di elementi rosa?
Eccola la donna thailandese :
indifesa, gracile, occhi a mandorla ammalianti come un manga che richiama
prati fioriti, capelli lisci neri decisi a scendere giù a ornare un collo
snello come a richiamare discese di schiena a raccogliere riso, docile e a
tratti furba ma cedente subito a rigori maschili, sorride alla vita con
tutti denti pur con pochi averi, scende dai villaggi e si dà a occidentali
in cerca di amore facile, è questa la loro ricchezza che arriva dal cielo
con gli aerei.
Non basta innamorarsi di
una donna thailandese dal fascino infinito…in un attimo se ne vede un’altra
e si è catturati nuovamente…e ancora…la loro grazia è per noi occidentali un
richiamo inarrestabile : le vedi brune, magre, capelli neri corvini fluenti,
forme snelle aggraziate…impossibile non esserne ammaliati.
Quanto amore
sprecato, quanta grazia femminile così chiusa in un finire di profilattico.
Non meriterebbe così umile pochezza. E un pò il cuore si stringe se ci si
lascia prendere dal vortice dei pensieri.
Stai li a
guardarla quasi senza corrente al cervello,
bloccato da tanta grazia.
Sorridente si rimpinza di sciolte minestrine
acquose con salato e dolce mescolato, va qui e lì come un uccellino, poi
torna indietro e ti da un bacio.
Qui vendono sulle bancarelle anche formiche
giganti o vermi fritti croccanti, spiedini di grilli e cavallette
caramellate.
E può anche capitare qualche mega rissa in
discoteca con boxe thailandese. Ma per il resto è un posto molto tranquillo e con
pochissima delinquenza.
Al mattino intorno alle 5,00, dopo una notte di
disco, tornavamo verso “casa” e quasi sempre facevamo una tappa presso un
mini market sempre aperto, "religione del tirare tardi e aspettare mattino" :
il Seven Eleven nostra oasi a qualsiasi ora, si entra e si è subito
in dicembre sulle Alpi tanta è l'aria fresca che ti avvolge e stiamo lì a
cazzeggiare comprando cosette da masticare sguinzagliati tra i reparti, noi
3 moschettieri italici-thai Io, Mario e William.
Ed eccoci lì, seduti ai bordi del marciapiede del
Seven con una spiga delle campagne thailandesi arrostita salata in mano dall'altra
parte del mondo a dir quattro cazzate in pieno marzo come se fossimo ad
Agosto fuori un baretto di Riccione.
La dolcezza di queste ragazze nate povere e
sfortunate è infinita. Loro sono vere ragazze ma lavorano per bisogno.
Nessuna di loro ama fare la 'bad girl'.
La donna thailandese è anche una madre molto apprensiva,
a volte troppo, peggio della mamma italiana, molto legata ai figli ma fino
ad una certa età, poi vengono lasciati in balia degli eventi...
Altre caratteristiche della donna thailandese sono la
testardaggine, l’imprevedibilità assurda, la dolcezza premurosa, la gelosia
(che porta spesso a una violenza inspiegabile).
Generalmente odiano prendere il sole e se lo
prendono a volte hanno espressioni assurde.
Se lei la tua donna thailandese ha mal di testa.. sta
male! Se le passa il mal di testa.. sta bene! Ovvio si dirà. Si ma nell'arco
di pochi minuti tutto per lei cambia in modo totale. Se sta bene dopo la
terza diversa medicina, sarà ovviamente solo quella terza medicina che
l'avrà guarita. Se va al mare e si nasconde dal sole per evitare di
abbronzarsi (lei lo odia!) dirà dopo pochi minuti che "vedi come sono
diventata nera!". Tu puoi stare ore a spiegarle che non è possibile perché
la pelle reagisce solo dopo ore.. avrà ragione lei perché lei il caldo lo
sente proprio in quel momento.
Se ti promette qualcosa. Non fidarti del tutto.
Specie se la promessa è sul futuro. Cioè domani martedì ed oggi è lunedì.
Lunedì lei ci crede e ti promette. Martedì è un altro giorno! Era ieri che
diamine! E se le dai dei soldi da spendere e le dici che sono per lei per
tutta la settimana.. Lei capisce solo che quei soldi sono per lei e che può
spenderli. E nel 99% dei casi dopo poche ore li avrà già spesi tutti. Una
thailandese non riesce a organizzare o prevedere le conseguenze o i problemi per il
mese dopo..o la settimana dopo.. o anche il giorno dopo. A volte se si
impegna ci riesce a tenerli fino al giorno dopo.
Eppure è impagabile il benessere e il piacere che
ti danno quando amano nel loro dolce magico modo senza dubbio o paure
lontane e che solo loro conoscono.
Anche sul modo di vivere subito il bello e il
nuovo e "l'avere" contrapposto "all'essere".. è schifosamente e serenamente
consumista in modo totale e sereno, perché è istintiva, godereccia,
edonista.
Spreca e usa in modo bieco soldi, oggetti,
alimenti e cremine varie.
Getterà via sempre un buon 30% del cibo
acquistato. Sul piatto alla fine del pasto e in frigo. Se ha 2 confezioni di
cibo o due bottigliette di shampoo.. difficilmente userà e finirà quella già
aperta. Aprirà invece d'istinto quella "nuova" quella fresca che le da
"emozioni nuove".
Una thailandese è debole nel rapporto con la società e
le autorità. Non si ribella mai, non giudica, non chiederà mai di avere.
Mai seguirà i tuoi consigli o pareri. Perché lei
deve sbagliare da sola.
E sdraiato sul
letto adesso viaggio nei pensieri. E vedo i miei compagni di viaggio,
divenuti ormai veri amici.
Mi rigiro sul
letto a pancia in giù con gli occhi affondati nel buio del cuscino.
"C'è sempre un
riflesso uno sguardo che lega al tuo pensiero lo sento filtrare mormora
sussurra ti parla ti schianta evapora cade rimbalza a volte vorresti
mangiarlo sentirtici dentro".
Vedo Riccardo
il direttore del nostro hotel ai bordi di Patong Beach, la sa lunga ormai. Ma
io credo che almeno una volta anche lui ha perso la testa e il cuore per un
ragazza thailandese per quanto sono dolci..
Appena giunti
ha snocciolato tante di quelle informazioni, per di più con dovizia di
particolari e con tanto di mappa, da lasciarci senza parole, come scolaretti
zitti e buoni mentre il prof spiegava.
Persona
rassicurante e precisa, tanto quanto simpatica folle e trasognante.
Lo si vede
svettare a testa alta per le stradine del centro, con braccia dondolanti e
collo teso.
Di colpo poi
si dà a battute che non ti aspetti, quasi serio ed ecco che scoppia la
risata, a volte sguaiata.
Si dà con
fulgido coraggio alla difesa dell’hotel da attacchi saltuari di turisti
avvinazzati, offrendo il proprio corpo a scudo (infatti un arto era fuori
uso).
E’ il vero
leader del nostro viaggio e alla fine è nato un bel rapporto.
Sorprendente
poi è la sua vena letteraria, diffusa via e-mail nelle notti insonni chiuso
nel suo angusto ufficio climatizzato, circondato da mazzette di bath e
appunti scritti per come istruire / rimproverare le sue lavoranti,
sapientemente selezionate di mista bellezza tendente al brutto tra orde di
campagnole tristi.
Chissà cosa
pensa dell’Italia lontana 12.000 km ormai messa un po’ da parte da vari anni
e chissà quante ne ha viste…speriamo ci racconti ancora le sue
vicissitudini, mentre si lascia bagnare nel bagnasciuga con le mani
affondate nella sabbia noncurante dei granchi sotterranei e tra un testa a fondo e un altro, sempre lesto con
sorriso nascente a guardare la sua libellula thai saltare da un sasso
all’altro, in cerca di qualcosa da mangiare.
Ed ecco “vedo”
Mario, la sua grande intelligenza, la sua voglia di fare il massimo per sé e
per i suoi amici è meravigliosa. Anche se spesso essendo perfezionista
finisce per essere pedante.
Dopo la breve
pennichella post cena, pronto per una nuova notte nelle strade di Phuket,
tirato a nuovo, lucidato come una vetrina sul corso nel periodo natalizio,
incede nel cammino lasciando una scia profumata di spezie maschili, giunge
sul mezzo lasciato a bivaccare sul marciapiede fuori l’hotel, balza in sella
e parte a razzo, poi si gira e ci cerca.
Si riesce a
capire da lontano che è lui il cavaliere di quello sgangherato scooter da
particolari fissi : il casco non allacciato che lascia sventolare i lacci
secondo logica casuale, lo zigzagare improvviso come moto d’acqua alla mercé
delle onde, il dare gas incessante all’esausto monocilindrico mezzo
nipponico, al tentato impennare noncurante dei seguaci dietro.
E’ fatto così,
cerca sempre un motivo per divertirsi e lo fa coinvolgendo chi gli sta
intorno.
E’ di coccio è
vero, fermo e tenace nei propri convincimenti e quasi arduo è imporre altrui
linea guida.
Ricordo ancora
la sua affermazione, quando insieme osservavamo dei personaggi in discoteca
con muscoli in buffa mostra “chi allena i muscoli lo fa per compensare la
mancanza di cervello”.
E William,
tipica sregolatezza da artista tutto sentimento e meno logica : la sua
stanza è un modo disordinato di occupare gli spazi, sempre pronto a cogliere
al balzo un’idea, una proposta, una nuova avventura.
Sembra un 'butterflay'
(qui significa che uno che vola da un ragazza all'altra) ma nasconde un
cuore tenero e bontà. Forse ha sbagliato mestiere doveva fare del cinema.
Vive anche lui
alternando momenti lucidi e sogno, chiedendosi tra sé e sé perché si ritrova
lì, sempre a viaggiare e ad atterrare in nuovi mondi, con queste due persone
che lo confondono.
Io credo possa
ritenersi un ragazzo che sta vivendo al meglio. E un giorno ricorderà
vecchio e cadente gli antichi splendori della giovinezza! Bé non solo lui….
E con questi
personaggi ho vissuto e mi accingo a vivere la trasferta indo cinese in
Thailandia : mi chiedo quale migliore compagnia ci possa essere.
Tre cervelli a
mollo nella tazza della fantasia, a rendere onore e riverenza a questa
strana percezione dei sensi che è la “vita”.
Mi rigiro
ancora nel cuscino a ricordare quei momenti e cerco il bordo del lenzuolo
quasi ormai non più a portata di palmo.
Eccolo il
sole, nella nostra ultima sera, grande palla di fuoco sciogliersi
nell'orizzonte del mare nell'acqua a suggellare la fine della nostra vacanza.
E l'ultima
sera la pioggia contribuisce a intristire la strada fuori dal nostro hotel.
E ora è il
sabato che stiamo vivendo in attesa della festa di domenica .
Ci si alza al
mattino pieni di cose da fare ma sappiamo che la domenica arriverà e sarà
lunga e piena.
E’ un pensiero
ricorrente il sapere, l’essere coscienti che si tornerà e la voglia di
rivivere ancora in quel paradiso rende il nostro presente un lungo
prolungarsi delle gioie passate che diventeranno curve nella memoria.
THAILANDIA
PARTE NUMERO 2 e 3
Decisi un giorno di
partire alle prime avvisaglie del pomeriggio verso la vicina Phuket Town,
un nuovo mondo si è aperto ai miei occhi, non più una città di turisti e
luoghi della infinita sfacciata perversione, ma una città vera, di vero
popolo Thailandese, gente affaccendata nei lavori, sudore e dedizione,
calma, disponibilità all’aiuto, e quale infinita dolcezza vedevo in quei
scolaretti in divisa come soldatini agli sbocchi dei giardini pubblici,
trotterellando con un sacchetto a tracolla con i libri, mi guardavano
straniti…eh sì di strano ero strano…vestito da spiaggia sul mio fiammante
scooter "Yamaha nuevo" indossando un caschetto a mò di soldato della prima
guerra mondiale, certo non sapevo dove cavolo andavo ma mi fiondavo lo
stesso per primo ai semafori in mezzo a centinaia di veicoli do ogni tipo e
partivo a razzo libero….libero come un’aquila regina.
Non sapevo dove andavo
ma ci andavo e anche in fretta.
Chissà perché….sguardi
mi inseguivano ogni volta che mi fermavo e non poche volte di donne thai
…quale dolcezza di donne….selvagge, con infradito sexy come donne di lontani
campi di riso.
Avevo perso i miei
amici arroccati con gli scooter insieme al vate Riccardo dell’Anchalee Inn
(con in groppa dietro la pregnante Miao) sulla vicina collina di Patong.
Mi ero
perso ma non mi importava assolutamente nulla, ero felice e avrei voluto
stare a gironzolare ancora per ore e ore e ore e ore.
Ma ecco trovato
finalmente il “Central Festival” e il dirimpettaio “HomeWork”
e come d’incanto dopo un mio sms ecco uscire in divisa la mia fidanzata
thailandese Nim (lavora come infermiera di una clinica estetica).
Era lì per me mi
guardava con occhi sdolcinati….
E io fesso che stavo
fermo come una lucertola al sole a pensare : ma guarda tu che razza di
fortuna che ho a trovare una così splendida fidanzata dopo un solo giorno che
ero lì . Ed è pure pazza di me !!?
Sorride
un attimo poi ecco gli occhi e la bocca aprirsi in un sorriso che ti lascia
inerme e ti schianta : mio Dio come è bella…ma pollo che sei non capisci che
è la tua fidanzata? Si! E’ proprio tua tua!
Ripresomi dalla sbronza
della troppa felicità mi decido ad avvicinarmi e ad abbracciarla quasi a
stritolarla e a baciarla senza dire niente mentre lei abbandonava le braccia
acconsentendo incosciente alla mia foga.
I suoi occhi calmi e
asiatici mi avevano completamento messo KO, non riuscivo a pronunciare
parola e dovevo anche pronunciarla pronunciarla in inglese….
Invece
tanto per distruggermi del tutto lei cosa fa? Si avvinghia di nuovo decisa
a me e non mi molla mentre io ero ormai sulla nuvoletta a ballare con gli
angeli a ruota...
Si accoccola sul mio
scooter come una campagnola delle paludi del Po’ di lato e mi chiede di
portarla a casa sua, usciamo a cena e godiamo pienamente di una stupenda
serata.
In camera mi sono
concesso momenti probabilmente mai toccati…ancora mi chiedo…ma cosa le
faccio ogni volta? Riesco a stimolarla in modi così intensi da meravigliare
me stesso….
E l’accompagno al tuc
tuc. Pensavo fosse finita la sera ormai ubriaco di momenti bellissimi.
Ma lei che fa?! Si
gira si alza mi saluta sventolando la mano e urla “I love you”....bè, questi
sono momenti che restano per tutta
la vita.
Sono queste le gioie
della vita, avere una donna affianco che stravede per te.
Spesso invece le
ragazze italiane invece fanno pure venire i complessi di inferiorità.
Facendo
un paragone, a mio avviso le donne Thailandesi sono più delicate delle
brasiliane e sono quindi decisamente più belle.
Un
pomeriggio d'agosto passava lento dentro la mia stanza di hotel di Patong
Beach, ma il culmine dell’avventura doveva ancora venire, nella la serata
... dopo aver ottenuto istantaneamente il numero di telefono della
splendente cameriera dell’hotel di Riccardo, sapientemente scrittomi al volo
su un tovagliolo immediatamente gettato dentro la mia tasca, lasciai i miei
compagni all’ingresso della Tiger Disco e mi inerpicai per la salita verso
Phuket Town, dopo innumerevoli avventure sotto la pioggia battente a
cavalcioni del mio scooter, dopo innumerevoli richieste di aiuto a gente
tatuata scalza per trovare la casa della mia fidanzata, dopo tante tappe di
fermata sotto pertiche volanti per proteggermi dalla pioggia, finalmente
trovo la casa dell’amata Nim che mi aspettava ormai da ore nel dormiveglia.
Entro e nel silenzio
più assoluto del residence la trovo zampettante con dei pant corti bianchi
attillatissimi che mi aspettava dormendo di sbieco sul letto, appoggiando la
testa su un lungo rotolo di cuscino.
Bellissima, pelle morbidissima, scorrevole al tatto come l’olio anzi più,
labbra al sapore di zenzero sporgenti invitanti, occhi lucenti scuri
fendenti come la lama di un coltello, era lì tranquilla e non aspettava
altro che me, nel silenzio della sua piccola camera ordinatissima, nella sua
solitudine, con foto di parenti e amici, computer, televisore lcd, creme e
cremine varie per la cura del suo splendido corpo asiatico di thailandese
purosangue.
E io lontano dagli
amici (che a momenti partivano per una spedizione di salvataggio non
vedendomi più tornare alla Tiger disco), completamente abbandonato alla
selvaggia avventura, sparso per vie di cui non conoscevo nome, posato
sullo scooter senza assolutamente sapere dove ero, sotto la pioggia
battente, scooter vari in giro con gente scalza sopra, bancarelle viaggianti
a motore con oggetti dondolanti sopra, vecchie contadine a bordo di
moto-carretto imbustati ben bene per proteggersi dalla pioggia,strade
nebbiose con nuvole di pioggia e spruzzi, baracche con fili di corrente
volanti…ero lì con caschetto, maglioncino lungo completamente inzuppato e
con il sorriso in faccia, felice di andare.
Nel
mentre giungevo finalmente verso la zona abitata di Patong Beach, dopo
indicibili vicissitudini per giungere in hotel, alle prime luci
dell’alba ho visto i monaci buddisti sotto la pioggia scalzi andanti,
incuranti di pozzanghere, spruzzi di camion e rumori, sparsi cento metri per
cento metri…e io come l’ultimo dei centauri
zigzagavo come un matto solo e lontano da parenti e amici, deviando uno per
uno i tombini celati sotto cumuli di acqua piovana.
Al telefono un felice
Mario dentro la stanza in compagnia di una delle tante belle donne prese per
mano mi diceva che era già in hotel anche con William..peccato avrei voluto
trovarli sotto in Seven Eleven come sempre, per un ultimo briefing della
giornata…e per un ultima gara sugli scooter per le strade larghe e odoranti
di cadaveri di polli o maiali cucinati…
Il
genovese di Chiavari è pronto alla battuta e tranquillizza un amico sul da
farsi anche nei momenti di infinita incertezza.
E in una delle ultime
curve un gallo canterino appena sveglio mi ha allertò più di un
clacson di camion.
Ecco…così finiva una
delle notti-mattino più avventurose ed eccitanti della mia vita.
E
ricevere gli sms di Nim al mattino alle 13 con su scritto “wake up wake up!”
era un piacere immenso.
Molti
turisti che vengono a Phuket non capiscono che le ragazze qui non sono
tutte prostitute ma..come da noi esistono le prostitute e le ragazze
normali che sono la stragrande maggioranza.
Si perdono il grande
privilegio di vivere una storia d’amore con una donna thailandese seria. I
loro deliri mi fanno tanta pena e mi dispiace davvero per coloro che non
sono riusciti ad andare al di là di un mero pagamento con una donna della
disco Tiger.
E la
faccia d Mario al mattino che diceva “Mi si è rotta!”, incredibile.
E in un
pomeriggio irreale, nudo nel letto, pancia in giù, tende abbassate,
condizionatore sonnecchiante, fuori il caos di Patong Beach, Mario lasciato
sulla spiaggia di Karon con il vate guida Richard…pensavo…..pensavo in
dormiveglia.
E
una ragazza
che mi manda da Bangkok sms senza conoscermi, bellissima alta brava ragazza
triste perché non trova il vero amore un fidanzato sincero e mi ha già
bollato come il migliore ragazzo che ha mai conosciuto (per ora solo al
telefono), mah...Nim non
aspetta altro che la vado a ritirare con il mio motorbike (scooter) appena
finito il lavoro perché vuole solo baciarmi e stringermi tutta la notte, Dow
la mia ex dell’anno scorso mi cerca in continuazione dice che le mancano i
miei occhi, Ann di Phuket Town non dorme e non si sveglia se non mi manda un
sms dicendo “I miss you”, Miao la cameriera di Riccardo ha preso una
sbandata paurosa per me, due ragazze della Tiger Disco si sono innamorate di
me ed erano disposte a pagarmi!!! Ehi ma che sta succedendo qui???
Bisogna
osare. Nella vita bisogna osare. Non pensare mai che quello che stai
per fare sarebbe non per te o che potresti non farcela. Non è così! La
mancanza di fiducia crea sbandate assurde!!!!
E a Bangkok una
sera sul ritorno in hotel ho visto il basso della vita : un vecchio uomo
senza un braccio sotto un scalinata di un marciapiede dormiva su un logoro e
sudicio materasso con accanto un bimbo di pochi mesi a pancia in su
dormiente. Mi sono chiesto : perché Dio permette questo? Quell’immagine mi
ha bloccato e mi ha rattristato enormemente.
E mi piace parlare
l’inglese perché avvicina alla gente del mondo, ti fa sentire cittadino del
mondo, ti da la possibilità di parlare con tutta la gente del mondo e ti
senti nella stessa “città mondo”.
In Thailandia la
donna vuole il tuo piacere e fa di tutto per dartene : è la stessa cosa
in Italia? La risposta ad ognuno :-)
E conobbi una ragazza di Bangkok
....Lei lavora lavora lavora….perché ha bisogno di soldi.
Nessuno al mondo aiuta
lei ma lei deve lavorare da sola duramente per tirare avanti …. Per pagare
l’Università e per pagare le spese della mamma che va all’ospedale ogni
tanto…
Lei ha 24 anni uno
sguardo dolcissimo e ha un’ulcera nello stomaco perché le piace tanto
mangiare piccante.
Le hanno fatto la
gastroscopia e talvolta va in ospedale perché ha forti dolori di stomaco.
Dove potrà arrivare
lavorando così duramente….per così tanto tempo? Quale è il suo futuro se non
una vita difficile?
Lei ama viaggiare ma
lavorando così duramente non so se potrà riuscirci.
Io penso che la sua
bellezza può essere un lato negativo perché può essere preda di uomini che
vogliono fare solo sesso con lei e vogliono stare con lei perché è così
bella.
Qualcuno dovrebbe
dargli tutto l’amore di cui ha bisogno e che si merita.
Ma
attenzione...attenzione...perché a volte quello che vogliono è soltanto
prendere qualche vantaggio dall'occidentale....denaro...giornate spensierate
con la possibilità di comprare tutto.
Non ha neanche il tempo
di pensare perché lei lavora lavora lavora…
E a momenti viene la
voglia di prenderla per mano e portarla via ...
Con quello che si
trova in giro oggi...probabilmente si farebbe un affare. Per loro .... è
esattamente quello che vogliono.
Ma attenzione al
cambio di cultura: cosa farebbe una ragazza Thai a casa propria in
Italia?
Senza poter
chiacchierare con le amiche e senza il loro cibo? Sai che noia starsene a
casa in un paese dove sono tutti strani (dal suo punto divista), dove non
capisci la lingua, dove non c'e' la TV thai e dove non condividi gli usi e
costumi?
Bisogna provare a
immaginarla così e poi probabilmente è più facile decidere.
Che occupazione
avrebbe: la casalinga? Prima assicurati che sia quello che le piace
fare.
Non tutte le ragazze
amano la casa e i figli, ma sono più inclini a far festa, shopping, e andare
a spasso.
Per loro gli
occidentali sono festaioli spesso perché li vedono solo quando sono in
vacanza.
Si sente che molte
ragazze thailandesi sono tornate arrabbiate in Thailandia perché una volta
sposate e trasferite il marito si aspettava che facesse qualcosa di utile.
Ah quale grazia in
Cielo ha buttato con una spinta decisa una manciata di terra chiamata
Thailandia per "enjoy our life"?
E’
veramente il popolo del sorriso, dell’amicizia, della bontà, del
relax.
THAILANDIA
PARTE NUMERO 4
Chi ha visitato la
Thailandia ben sa cosa significa il sorriso della gente thailandese, la loro
calorosità, il loro vivere semplice da cui nasce la felicità, la frizzante e
vivissima città di Bangkok, la struggente bellezza dell'isola di Phuket.
E io rifugiato in Hotel
mentre fuori il caldo asfissiante di Bangkok imperava, ricevevo un sms "you
open my mind when you look into my eyes, sweet love and tender touch are the
reasons why i fall in love with you too..kiss i gonna dream about you". La
magia aveva inizio.
Cosa
fanno le ragazze qui? Fanno qualsiasi cosa che le fa felici e che può fare
felici gli altri!
E’ bello vivere,
sentire la vita che ci attraversa, avere problemi, trovare soluzioni, andare
a spasso o camminare per i boschi.
Eppure
di una cosa sono ancora più sicuro : vivere l’Asia, la grazia
innata dell’incedere delle donne thailandesi, i loro visi immobili
alle fermate dei mezzi pubblici, i loro colli e le loro dita
ingioiellate, i colori delle loro unghie e dei loro rossetti.
Amo la loro calma e il colorato
sorriso che portano continuamente,
i loro visi
sorridenti così aperti alla felicità delle cose più semplici.
Le cose più semplici
che noi occidentali spesso perdiamo di vista, troppo impegnati a rincorrere
il benessere.
Benessere che
individuiamo molte volte con qualcosa di materiale.
Eppure la felicità è
sempre vicina a noi e facilmente ciechi non riusciamo a vederla : essa sta
nella semplicità, nel corretto feeling con la natura e con i nostri simili.
Non è in case
mastodontiche e curate, non è nel possesso di ricchezze varie, non è nel
saper mostrare ai prossimi ciò che possediamo. Tutto questo è nei nostri
fallaci pensieri. E non riusciamo a capire che mai potremo raggiungere la
felicità rincorrendo il possesso di qualcosa, non raggiungeremo mai la
soddisfazione in tal senso, perché non potremo mai possedere tutto. E un
giorno tutti saremo uguali di fronte all’inarrestabile avanzare della vita.
Sicuramente
“posseggono” meno di noi occidentali ma c’è da invidiare il loro essere
“felici” il loro stare bene, il loro sorriso trasparente.
E così è facile
rendersi conto in una notte afosa di febbraio, nella primavera di Bangkok,
nel mezzo del popolo asiatico, di quanta grazia vi sia in questo popolo,
non per questo è chiamato “popolo del sorriso”.
E’ perché ridono?
Perché dicono che ridere fa questo mondo più bello…E come non dar
loro ragione?!
E sapete
perché gli piacciamo così tanto? Perché noi abbiamo il naso! Be' non solo
per quello ovviamente ...
Ci sono spesso
discrepanze di condizioni di vita nel popolo thailandese. A volte loro
vivono in povere case, in baracche, molte cose vecchie vicino, un letto
senza rete con un materasso duro, delle ventole e molto caldo, dormono
spesso nello stesso letto, le finestre si affacciano su delle lamiere, a
terra spesso ci sono formiche, si può rimanere impressionati dalla loro
povertà e personalmente ci ho pensato ancora per diverse ore dopo essere
tornato in hotel. E non lo dimenticherò mai.
Eppure quasi sempre
hanno qualcosa da insegnare a noi occidentali gonfi di "benessere
materiale", anzi spesso riescono ad individuare con maggiore facilità
rispetto a noi, gli strumenti per la felicità. E possono essere felici con
poco.
Ci sarebbe da
riflettere sul loro modo di affrontare la vita e capire ancora una volta che
non può essere l'avere materiale che può darci la felicità, anzi spesso in
occidente persone ricchissime non sono felici.
E per capire se una
persona è positiva e negativa, spesso a loro interessa soprattutto che la
persona abbia un buon cuore (good heart).
Quanta povertà c’è nel
mondo neanche non possiamo immaginare certe cose se non le vediamo.
Io posso capire ora
meglio la loro disperazione quando vendono il loro corpo per le strade. La
loro è fame vera, è paura di morire, morire soli e tristi, senza amore,
senza amicizie, senza qualcuno mai che li abbia voluti bene, soli, nel buio,
nel caldo, c’è da impazzire.
Ed ecco Jang,
ragazza di Bangkok, studentessa calata nel profondo mondo asiatico.
La sua intelligenza è
magnifica, la sua dolcezza a volte lascia senza parole, la sua bellezza è
magnetica. Cosa provare per questa stupenda ragazza se non l'amore ?
E ogni giorno passato a
comunicare con lei è ricco di divertimento e di sorriso.
Ho imparato a conoscere
la gente thailandese e Jang è anche la migliore amica.
Cosa vuole lei da te?
Vuole soltanto che tu sia felice, si prende cura di te e vive del tuo
sorriso.
Cosa si potrebbe
desiderare di più?
Soltanto vederla
camminare...i suoi lunghi capelli lisci dondolanti nerissimi...i suoi occhi
che trafiggono....il suo sorriso aperto.
Jang vive un un mondo
fatto di amiche, di giornate all'Università, di pomeriggi passati a
sorseggiare un bicchiere di birra a casa delle amiche studentesse, serate a
giocare ai videogames e a davanti al suo computer che è una finestra aperta
verso il mondo.
Jang è una ragazza
meravigliosa.
Da Bangkok poi
raggiunsi ancora una volta Phuket, l'isola che significa per me libertà,
sentirsi libero a bordo di un motorbike, sentirsi libero di scegliere una
qualsiasi spiaggia, sentirsi libero di andare verso ogni dove a qualsiasi
orario, circondato da gente che è in vacanza e si diverte.
E fu così che una
mattina di febbraio da Phuket alle 8,00 del mattino, mi incamminai con il
mio scooter noleggiato (motorbike) verso la spiaggia di Chalong, con
il mio bel zainetto appoggiato alla maniglia e la fotocamera al collo,
mentre in Italia nevicava io avevo 38 gradi di sole che mi sbattevano sul
casco, lontano migliaia di chilometri dalla mia terra natia, andavo
all’avventura a caccia di belle foto.
Non avevo la minima
idea di dove fosse Chalong ma sapevo che non era molto lontano e così
inforcati gli occhiali polarizzati e fatto il pieno allo sgangherato 2 ruote
ho iniziato il viaggio.
Lontano da casa, solo e
con buone possibilità di scottature visto il sole cocente che dall’alto dava
il meglio di sé!
E fu così che pagando
un taxi per aiutarmi a trovare l’indirizzo (1 euro) sono arrivato in una
zona residenziale completamente nella jungla con bufalo e figlio da contorno
a pascolare!
Fantastico pomeriggio…completamente immerso in un mondo così differente dal
mio.
E mentre
l’aereo decollava puntualmente attraversando il buio cielo asiatico, già
provavo nostalgia per quei sorrisi della gente e per quell’esuberante natura,
che non dimenticherò.
La
Thailandia, non si dimentica, rimane con noi come una sensazione o un
ricordo vago che ogni tanto riaffiora e, solo per un istante, ci fa
viaggiare nel tempo.
CENNI DI STORIA DELLA THAILANDIA
Le prime
popolazioni Thai dell’Indocina centrale furono sottomesse, tra l’XI e il XII
secolo d.C., al potere dell’impero dei Khmer della Cambogia, a quel tempo in
piena fioritura.
Verso la
prima metà del secolo XIII, attorno alla città di Sukhothai, si formò un
primo regno siamese indipendente che si estese ad una parte della Malaysia,
alla bassa Birmania e al Laos settentrionale.
Un nuovo
regno siamese indipendente nacque soltanto nel 1587, ad opera di un principe
ereditario di Ayutthaya, Naresuen, che con una serie di geniali
campagne militari, sconfisse i birmani e si impossessò dei territori che i
birmani avevano strappato alla Thailandia.
Nel 1764
la Thailandia entrò nuovamente in guerra con i birmani che, nel 1767,
riuscirono a prendere e a saccheggiare Ayutthaya.
La
capitale venne quindi spostata a Bangkok e dopo un breve regno di Phya Tak,
un generale che riuscì a scacciare i birmani dal Paese, si costituì la nuova
dinastia di Phya Chakri, che nel 1782 si proclamò re con il nome di Raam I.
Nei primi
decenni del nostro secolo la Thailandia seguì graduali riforme
modernizzatrici ma alcune contraddizioni sociali portarono, nel 1932, ad un
colpo di stato che trasformò il Paese in una monarchia costituzionale.
Ben presto
all’interno del partito del popolo nato dalla rivoluzione si manifestarono
profonde fratture e prevalse un potere militare che influenzò il
Paese per i prossimi due decenni.
Dopo la
caduta del potere giapponese, in Thailandia si susseguirono numerosi colpi
di stato, senza però mai mettere in discussione il regime monarchico.
Per
diversi anni il paese fu guidato dai militari e con l’allineamento, negli
anni sessanta, della politica di Bangkok con quella di Washington,
conobbe uno straordinario “boom” economico che però accentuò lo squilibrio
tra la massa e una piccola cerchia di benestanti.
Queste
difficoltà sfociarono, nel 1973, in una grandiosa rivolta studentesca
che innescò la caduta del governo militare che durava ininterrottamente fin
dal 1947.
Un governo
provvisorio elaborò una nuova Costituzione, entrata in vigore nel 1974, e
indisse le elezioni per il 1975.
Un
susseguirsi di brevi governi democratici e socialisti portarono al colpo di
stato del 1976 che portò al potere un nuovo regime militare.
Vi fu una
nuova ondata di colpi di stato che innescarono forti tensioni fra i militari
ed i civili.
Il 23
febbraio del 1991 un ennesimo colpo di stato fu capeggiato dal generale
Suchinda che dopo la sanguinosa rivolta del 1992, venne destituito da Anand
Panyarachun, a capo di un governo di transizione, appoggiato pienamente
dagli Stati Uniti.
Si segna
così il ritorno delle regole democratiche in Thailandia.
Nel 1997
il crollo della moneta thailandese ha avuto effetti devastanti anche
sull'economia dei paesi limitrofi, ma con l'inizio del nuovo millennio
l'economia thailandese ha smesso di precipitare, ed è stato registrato un
incremento del PIL intorno al 4,6%.
Inoltre,
il 2000 ha segnato una tappa importante anche nella vita politica del paese:
per la prima volta si è svolta l'elezione diretta del Senato che
dovrebbe in futuro riuscire ad esercitare un controllo più forte sulla
corruzione del governo e della camera bassa.
Ora i
tentativi di estirpare la corruzione sembrano essere stati messi in atto,
ma i thailandesi che vivono nella povertà non credono alle promesse e
chiedono più riforme.
Dopo un
periodo di tranquillità, la situazione precipita nel 2006, quando un colpo
di stato guidato dal generale Prapart Sakuntanak mette fine al governo del
magnate delle telecomunicazioni trasformato in politico Thaksin Shinawatra,
sospendendo tutte le cariche governative oltre al Parlamento e alla Corte
Costituzionale.
NOZIONI
GENERALI SULLA THAILANDIA
Il Regno di Thailandia è uno Stato del sud-est
asiatico, confinante con Laos e Cambogia ad est, golfo di Thailandia e
Malesia a sud, e con il mare delle Andamane ed il Myanmar (ex-Birmania) ad
ovest.
La Thailandia è nota anche come Siam, che è stato
il nome ufficiale della nazione fino al 24 giugno 1939. La parola "thai"
significa libero. La lingua ufficiale è il thailandese, molte persone
parlano anche l'inglese.
Sebbene sia ampiamente insegnato nelle scuole, l'inglese
non è molto diffuso, specie nelle regioni più remote.
La superficie totale è di 514.000 km quadrati
(paragonabile per dimensioni alla Spagna) con una popolazione di circa 65
milioni di abitanti. e una densità di circa 125 abitanti per km quadrato. Il
fuso orario è di 6 ore rispetto all'Italia (UTC +7) e la valuta è il bath
che nel 1997 venne pesantemente svalutato in seguito ad una grave crisi
economica, dando il via ad un effetto domino che fu una delle cause della
famosa crisi delle "tigri asiatiche".
Il nord del Paese è montagnoso, con il punto più alto
corrispondente al monte Doi Inthanon a 2.576 metri.
Il nordest è costituito dall'altopiano del Khorat,
confinante ad est con il fiume Mekong.
Il centro della nazione è invece dominato dalla valle
fluviale in gran parte pianeggiante Chao Phraya, che si getta nel
golfo del Siam.
Il sud è costituito dallo stretto ponte di terra
dell'istmo di Kra che si allarga nella penisola malese.
Sul golfo del Siam e sul mar delle Andamane sono presenti
molte isole, le quali, con spiagge bianchissime e attrezzature turistiche
spettacolari, sono una delle principali fonti di ricchezza del paese
degli uomini liberi.
Alcuni nomi sono Phuket, Phi Phi Island, Koh Samui,
Koh Lanta.
Il clima locale è di tipo tropicale e caratterizzato
dalla presenza dei monsoni.
Le temperature variano in
ragione delle zone, ad esempio nella Thailandia centrale,
settentrionale e orientale la stagione fredda va da meta'
ottobre a gennaio durante la quale le temperature scendono
fino ai 15 °C, la stagione calda intercorre tra febbraio e
aprile con temperature che arrivano anche a 40 °C infine la
stagione delle piogge ha inizio a giugno e termina a ottobre
con temperature che arrivano a toccare anche lo zero.
Al contrario, nelle aree
meridionali le stagioni sono solo tre, poiché si passa
subito da quella delle piogge a quella calda dal momento che
il monsone che soffia sulle regioni che si affacciano sul
Mar delle Andamane fa si che le piogge terminino un paio di
mesi dopo rispetto al resto del Paese.
Il clima della Thailandia
è tropicale quindi risente della circolazione monsonica.
Vi si possono distinguere
3 stagioni: - un periodo fresco e asciutto, da novembre a
febbraio, quando soffia il monsone nord-occidentale; - un
periodo molto caldo, da marzo a metà maggio; - la stagione
delle piogge, da maggio a ottobre, determinata dal monsone
sud-occidentale.
La Thailandia meridionale
è spesso colpita da cicloni (quando l'acqua supera i 26°C)
anche devastanti durante il periodo estivo-autunnale.
Tra metà maggio e settembre si assiste ad un monsone
sudoccidentale caratterizzato da grande piovosità, caldo e nuvolosità.
Tra novembre e metà marzo si assiste invece al
manifestarsi di un monsone asciutto e freddo di nordest.
L'istmo meridionale è invece caldo e umido.
Accanto alla capitale Bangkok le città principali sono
Nakhon Ratchasima, Khon Kaen, Udon Thani, Nakhon Sawan, Chiang Mai, Chiang
Rai, Surat Thani, Phuket e Hat Yai (Provincia di Songkhla).
Quasi il 70 percento dell'intera popolazione thailandese
è costituito da agricoltori, che coltivano una terra alluvionale così
ricca che la Thailandia è al primo posto nel mondo per l’esportazione di
tapioca, al secondo per quella di riso e di caucciù, al terzo per quella di
ananas in scatola.
Inoltre questo paese è tra i principali esportatori di
zucchero, granoturco e stagno.
In via di sviluppo sono l’industria dell’abbigliamento e
l’elettronica.
In via di incremento il turismo internazionale che si
concentra, in particolar modo, nella zona costiera.
La pesca viene fatta sulla tipica imbarcazione, la Kolae.
CENNI SU
BANGKOK
Bangkok è la
capitale e più grande città della Thailandia.
La città è situata
sull'argine orientale del fiume Chao Phraya, vicino al Golfo
della Thailandia.
Bangkok è una città che
ha conosciuto uno dei più rapidi sviluppi industriali e
rappresenta una delle città economicamente più dinamiche del
Sud-est asiatico.
La popolazione locale ama
pensare che stia emergendo quale centro regionale
competitiva nei confronti di Singapore e Hong Kong, ma è
minata da infrastrutture precarie e imponenti questioni
sociali dovute alla sua rapida crescita.
La città
è anche un famoso centro di gioielleria,
ricco di botteghe artigianali che lavorano
l'argento e il bronzo.
Il
Turismo è una delle attività più lucrose
di Bangkok, che è per questo conosciuta come
meta di turismo di massa.
È quindi una delle
destinazioni più popolari del turismo mondiale.
Una delle zone cittadine
commercialmente più vive è Chinatown e Paurat, la zona
indiana.
Bangkok all'inizio era un
piccolo centro commerciale e portuale, chiamato Bang
Makok, e serviva la città di Ayutthaya, che era la
capitale del Siam quando questa cadde nelle mani della
Birmania nel 1767.
In seguito la capitale fu
stabilita a Thonburi (ora parte di Bangkok) sopra il
lato occidentale del fiume, e successivamente, nel 1782, il
Re Rama I si fece costruire il palazzo reale sulla
riva orientale e scelse Bangkok come sua nuova capitale,
rinominandola Krung Thep, che significa "città degli
angeli".
Gli abitanti di Bangkok
spesso continuano ad usare il vecchio nome, ma ormai in
tutto il mondo non viene più utilizzato.
Dal punto di vista
amministrativo, Bangkok è una delle due zone ad
amministrazione speciale della Thailandia (l'altra è Pattaya)
, nella quale i suoi abitanti eleggono il governatore
cittadino, a differenza delle altre 75 province statali (changwat).
Il simbolo della città di
Bangkok è una pianta, il ficus benjamina.
Bangkok è
anche la capitale culturale del paese con le
sue varie università, l'Accademia
delle Belle Arti, il Teatro Nazionale e il
Museo Nazionale.
La città
è ricca di templi buddhisti (conosciuti in
Thailandia con il nome Wat).
I più
famosi sono il Wat Pho (sede
di una delle più importanti scuole di
massaggio tradizionale) ed il Wat Phra
Kaeo (Tempio del Buddha di
smeraldo), situati nei pressi del Palazzo
Reale, e il Wat Arun a
Thonburi, centro sulla sponda destra del
Chao Phraya, e capitale del periodo
Rattanakosin prima di Bangkok.
Una
complessa rete di canali (khlong) ha
dato alla città l'appellativo di
Venezia dell'est.
Ancora
oggi i canali sono ricchi di traffici e di
imbarcazioni, abitate come in passato, dove
si tengono anche numerosi mercati..
Numerose
autostrade sopraelevate e un anello
autostradale, che circonda l'intera città,
sono state completate e altre stanno per
essere completate.
Queste
infrastrutture dovrebbero attenuare il
problema del traffico della città.
Altri
progetti autostradali sono stati abbandonati
per mancanza di fondi, in seguito alla crisi
finanziaria asiatica degli scorsi anni.
Nel 1999
è stata aperta una doppia linea ferroviaria
sopraelevata (Skytrain) ,
chiamata ufficialmente BTS.
La prima
linea della metropolitana sotterranea di
Bangkok è stata aperta invece al pubblico
nel luglio del 2004.
Si stima
che lo Skytrain abbia ridotto di oltre
300.000 automobili al giorno il traffico di
Bangkok, ma la situazione è sempre più
caotica perché con il miglioramento del
tenore di vita sono in aumento anche le
auto private che si affiancano ai centinaia
di migliaia di taxi legali e illegali,
ed ai tuk-tuk (veicoli a tre ruote
alimentati solitamente a gpl molto diffusi
in tutta l'Asia) nonché agli scooter che
effettuano servizio taxi su percorsi
relativamente brevi.
Sempre
nel luglio del 2004, un nuovo sistema
metropolitano, l'MRT, è stato inaugurato, e
ha unito la stazione di Bang Sue con
quella di Hua Lamphong, passando
attraverso tutta la città.
L'Aeroporto Internazionale di Bangkok, uno
dei più trafficati del Sud Est asiatico, è
stato sino al 2006 il Don Muang.
La
costruzione del nuovo aeroporto
Suvarnabhumi, nel distretto di
Bang Phli, della provincia di Samut
Prakan, nel sudest della città è
iniziata nel 2002 ed è terminata nel 2006.
Quest'opera costata cifre da capogiro è
diventata il simbolo della corruzione
dell'amministrazione del primo ministro
Thaksin Shinawatra, che ha poi portato al
colpo di stato pacifico del settembre 2006.
Dopo un
primo periodo, sino a fine 2006, dove sia i
voli interni che internazionali erano tutti
ospitati nel nuovo aeroporto Suvarnabhumi a
partire dal 2007, per questioni logistiche,
parte dei voli interni è stata nuovamente
riportata nel vecchio aeroporto Don Muang.
RELIGIONE
La religione ufficiale in
Thailandia è il Buddhismo Theravada che è la radice di quella
che è la cultura thai, professato da circa il 95% della popolazione
ed introdotto nel Paese nel 329 a.C.
Il Buddhismo esercita una
forte influenza nella vita quotidiana del popolo thai e i monaci sono
figure molto rispettate.
In Thailandia c’è però una
grande tolleranza religiosa che è prerogativa positiva e della base della
cultura thailandese.
Ciò permette la pacifica
convivenza di altre fedi come l'islamismo (4%), il cristianesimo (1%) e
l’induismo.
Legata alla vita religiosa vi
è una particolare creatività artistica che trova nelle sue forme
architettoniche e nelle pitture, una profonda espressione della stessa
dottrina buddista.
Sarà quindi necessario
acquisire qualche elemento della simbologia artistica thailandese per
comprendere i contenuti di straordinarie opere che rendono
affascinante questo paese.
Il buddismo, inoltre, non
esclude le visioni del mondo proposte da altre religioni, e perciò, in
Thailandia si sono sviluppate molte altre minoranze; mussulmani, cristiani,
indù o sikh, professano liberamente le loro fedi e convivono pacificamente.
Buddha (che significa l'illuminato)
era un nobile dal nome Gotama Siddharta vissuto in India nel 530 a.C.
e all'età di 35 anni, in una notte di luna piena di maggio, sotto un fico
sacro meditò tutta la notte fino a raggiungere il nirvana.
Forse tutti, almeno una volta, abbiamo
visto un ritratto di Buddha, un volto dal sorriso pacato, con gli occhi
chiusi o appena aperti, che attinge a una qualità che si esprime
dall'interno.
Quel volto esprime l'immagine di un uomo
che ha raggiunto uno stato di armonia, un uomo che ha compreso e che in
questa comprensione ha potuto placare ogni turbamento, un uomo sereno.
Egli non ha insegnato la serenità o si è
proposto di raggiungerla, ha soltanto cercato un modo che portasse alla
liberazione dal dolore e con ciò ha reso possibile per chiunque una completa
e immobile serenità.
La serenità è quell'attitudine dell'essere
umano ad andare oltre le comuni difficoltà del vivere di ogni giorno, quasi
un contentarsi, un limitare il proprio desiderio almeno fino alla cessazione
del dolore.
La vita di Buddha fu costellata non solo da
avventure spirituali ma anche da eventi leggendari, grandi amori e battaglie
sanguinose.
Il buddismo "qui e ora" è la fede
della moderazione e del rispetto,è estraneo ai concetti di dogma e
sacrificio, ha una devozione tutta terrena verso la vita e verso la
natura e può aiutare a ritrovare sé stessi e le cose che contano
veramente.
Si può quindi dire che il buddismo è una
filosofia o scienza dello spirito.
PARTICOLARI DELLA
THAILANDIA
Le
scarpe devono essere tolte anche quando si entra in una casa privata.
Non si
deve mai toccare la testa di qualcuno perché è considerato un segno
di disprezzo; la testa è la parte più nobile del corpo.
Indicare
qualcuno con i piedi è considerato come la peggiore delle ingiurie,
perché il piede è la parte più disprezzata del corpo.
Ogni
immagine del Buddha, grande o piccola, rovinata o intatta che sia, è
considerata un oggetto sacro e quindi va rispettata e non ci si deve
arrampicare sopra per scattare le fotografie.
Uomini e
donne nella cultura thai non si baciano nemmeno nei film , nei quali
non ci sono mai scene di sesso.
Nei film
importati dall'estero le scene di nudo sono censurate.
I thai
sono un popolo pacifico ed estremamente tollerante, certe volte anche
un po' troppo, specialmente nei confronti dei turisti maleducati.
"Sanuk"
in Thailandia significa godersi la vita, vivere in allegria, non prendersi
troppi pensieri.
Sanuk è
prendere la vita con filosofia, senza preoccuparsi troppo del domani: tutti
i fatti della vita, anche le malattie e i problemi quotidiani vanno presi
con una buona dose di sanuk.
In genere
le regole di buona educazione e cortesia che valgono per gli italiani sono
considerate tali anche per per la cultura thailandese.
In
Thailandia in pubblico sono da evitare imprecazioni e gesti di minaccia,
espressioni di rabbia sono considerate segni di mancanza di carattere e
di debolezza, una buona norma è restare sempre calmi ed abbozzare un sorriso
in ogni occasione, ciò permetterà di risolvere più facilmente ogni
eventuale problema.
E' da
ricordare che ogni
forma di manifestazione pubblica di emozioni è bandita : nello sky train
di Bangkok non una persona che alza la voce, non una persona che da
fastidio, non una persona che ti guarda in faccia, non una persona che ha
espressione di una qualche emozione nel viso! Tutto è molto discreto e
questo porta piacere e non provoca malessere o ansie.
Nessuna manifestazione di felicità o
tristezza o altro tipo di emozione!!
Ma quando non si è più
in pubblico la cosa cambia!
I Thailandesi sono pacifici e molto molto
educati e la delinquenza o il far casino e dar fastidio al prossimo sono
rarissimi.
Le
scenate di collera in particolare, spesso provocate da situazioni di
incomprensione, si rivelano sempre ingiustificate e non raggiungono mai i
risultati sperati.
Le
manifestazioni di affetto poi, come camminare avvinghiati come serpenti,
sono per i thailandesi un vero spettacolo comico.
THAILANDIA
REPORT FOTOGRAFICO AYUTTHAYA
THAILANDIA REPORT FOTOGRAFICO BANGKOK
THAILANDIA REPORT FOTOGRAFICO PHUKET