LA VITA D'ESTATE TRA INNAMORAMENTI, VITA NOTTURNA E CORSE POMERIDIANE
 
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Ecco l'estate. La sua magia ci cattura e non ci molla se non alle prime piogge.

E' quasi un obbligo d'estate divertirsi, fare tardi, "giocare" all'amore tra sguardi, esibizioni di approcci amorosi e discorsi ai tavoli dei locali.

Addirittura la vacanza, sinonimo di riposo e svago, diventa spesso uno stress perché ci si obbliga a fare determinate cose.

Perché d'estate entriamo un po' tutti in quel particolare stato d'animo che è così vicino alla pazzia? Dimentichiamo i doveri e ci abbandoniamo a sregolatezze di ogni tipo, ad esempio alcool e sigarette in profusione.

Probabilmente perché è il senso di comune condizione. Si è in un posto insieme ad altra gente nella stessa nostra condizione di vacanza in atto. La moda o il senso comune ci obbligano a comportarci nella direzione comune.

Sarebbe lo stesso se invece di passare l'estate su spiagge e posti affollati ce ne stessimo in cima ad una fresca montagna con laghi e uccelli o su una isola dalla sabbia fine e bianca? Penso di no. In tal caso ci sarebbe il vero riposo fisico e spirituale, per poi tornare nel caos cittadino dove sensazioni, attività, azioni scorrono velocemente e spesso troppo velocemente per essere in pieno vissute.

L'estate quindi per molti di noi non è sinonimo di riposo ma obbligo di "innamorarsi", di fare tardi la sera, di fare sport cercando la forma fisica in un mese.

D'estate si è particolarmente propensi all'innamoramento. Ma stiamo parlando di vero amore? Di vera felicità e piacere di amare e farsi amare o di mero bisogno di avere una fidanzata, di passare la dolce estate insieme, di voler "comunicare" ad una dolce metà il proprio stato di effusione mentale estivo? Spesso si tratta del secondo caso. Si è praticamente "accecati" e ci si innamora di una persona che poi per incanto è facile dimenticare ad estate trascorsa. Si può dire che è l'estate che fa innamorare. Capita sovente che trovandosi nell'ambiente comune estivo in cui i bisogni e voglie degli altri si incrociano, si è presi da una irrazionale pazzia che fa "innamorare" e predisporre alla "cotta" estiva di turno. Che dire? Fa parte della meravigliosa estate. Spesso questo lo dimentichiamo e soprattutto dimentichiamo noi stessi, lo stato di benessere mentale che d'estate ci accompagna di più che in altre stagioni. Ma bisognerebbe capire che siamo noi a crearci ogni stato mentale. Ogni stagione ha la sua bellezza. Rendersi conto di questo significa avere l'estate dentro tutto l'anno.

Cosa dire poi della vita notturna? Sigaretta e bicchiere di birra in mano?  Beh. Vada per una serata ma se la cosa diventa abitudine, dimenticatevi salute e benessere. Eccesso di alcool e sigarette si pagano con perdita di salute che si rispecchia inoltre in brutta pelle e aspetto fisico. La chiave è il sapersi controllare e non abbandonarsi alla debolezza di bere un bicchiere dopo l'altro o di accendere una sigaretta ogni 5 minuti. Una vita estiva senza alcool e sigarette è sempre possibile : il risultato è il godimento del pieno benessere estivo!

Altro aspetto che spesso accompagna l'estate è lo sport improvvisato. Ci si obbliga di colpo a fare attività sportiva di rilievo ogni giorno. E' facile vedere personaggi ingrassati dall'ozio invernale, sudati e mezzo congestionati pedalare, correre, giocare a palla. E' un bene fare attività sportiva ma è obbligatorio farla durante tutto l'anno perché lo sport fatto bene migliora la salute e soprattutto la vita (aumento della volontà, benessere mentale). L'attività sportiva estiva bisognerebbe essere un trampolino di lancio per l'attività in palestra invernale e non rimanere solo un episodio estivo. Solo così è benefica ed utile. Non bisogna dimenticare che fare attività sportiva improvvisata eccessiva e senza raziocinio può anche essere molto pericoloso.

A mio avviso, quindi,  prima di tutto l'estate dovrebbe essere "staccare la spina" e riposarsi, anche pochi giorni ma riposarsi davvero. E riposarsi significa stare con sé stessi, lontano da inquinamento acustico e cittadino.

L'amore, il divertimento costruttivo e lo sport sono argomenti che andrebbero praticati bene in tutto l'anno e non in un mese in fretta.

Fermatevi un attimo a pensarci. E' forse più importante qualcosa fatta in fretta in un mese o il vero riposo, il ritrovamento di sé stessi per poi riavviare il tutto con nuovo vigore e con nuova coscienza?

Godetevi l'estate. Le sue giornate incantate durante le quali la natura dà il meglio. La sua poesia. Gli insetti che volano in piena attività tra i fiori, il tiepido sole che pigro abbandona il giorno, il mare che ci accoglie con la sua acqua invitante, i boschi pieni di verde e laghetti da visitare.

Una corsa pomeridiana o una pedalata mentre gli occhi si appagano con splendidi paesaggi possono essere propedeutici per un inverno trascorso in palestra e possono farci riscoprire la felicità di essere in forma.

Cosa di più vivo il sentire la fatica mentre si corre, il sentire il sudore scivolare sul corpo, sentire il battito del cuore che aumenta? E intanto si corre deviando farfalle e foglie d'albero...

Non obbligatevi quindi ogni giorno a serate notturne estenuanti : davvero credete che il divertimento sia soltanto questo? Vi sottovalutate!

Pensate prima di tutto a voi stessi, alla vostra forma fisica come alla vostra serenità interna. Ricordiamoci che solo noi stessi possiamo renderci felici e solo dopo questo stare davvero in pace con sé stessi e ciò vuol dire volersi anzitutto bene.

Poi può anche venire tutto il resto. Qualche serata di sana "pazzia" in discoteca o con una allegra comitiva e un buon vino non è un male.

E' può anche accadere che pieni di tutto ciò e di vero benessere mentale e fisico, ci si innamori, ma per davvero. A quel punto sarete ancora più vincenti.

Un in bocca al lupo a tutti!

Prima in camerino mi hanno dato un libro di poesie e allora ne ho letta una, due, insomma il tempo che si può perdere in camerino, e ho pensato questa cosa sui poeti no.... che hanno questo grande vantaggio di vivere tutto con dolcezza, tutto quello che gli succede, la vita, la morte, insomma sono dei privilegiati. Uno che progetta una poesia secondo me è molto più fortunato di uno che magari progetta una bellissima automobile, o una lavatrice, insomma è una cosa che li accompagna e poi accompagna anche quelli che le leggono, quelli che sanno leggere .... Francesco De Gregori

 
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