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Il primo a parlare di stress in termini medici fu nel 1936 il medico austriaco Hans Selye. Stress è un parola inglese che deriva dal latino e significa "stringere, strizzare".
Lo stress è una reazione tipica di adattamento del corpo ad una generico cambiamento fisico o psichico.
Sforzo adattativo ad una situazione che cambia.
Lo stress è una reazione assolutamente connaturata a tutti gli esseri viventi, uomini e animali.
E' quindi una reazione normale quando il corpo e la mente necessitano prontezza; finita la fatica poi si avverte la stanchezza tutta di un colpo e subentra una gran voglia di lasciarsi andare.
Ecco quindi cosa è lo stress : un adattamento dell'organismo a qualsiasi situazione impegnativa si presenti, sia essa fisica o psicologica, dando il meglio di sè, ricorrendo a risorse inaspettate.
Lo stress è quindi naturale ed è necessario che ci sia, il male è se lo stress dura troppo, ovvero se si tratta di stress prolungato o cronico.
Lo stress cronico o prolungato ed una cattiva alimentazione potrebbero ad esempio aggravare se non essere la causa della calvizie : le situazioni di ansia e tensione prolungate causano modificazioni a livello ormonale, attivando una maggiore produzione di ormoni androgeni.
Spesso le nostre nonne lo chiamavano "esaurimento nervoso".
L'uomo segue i seguenti cicli : rilassamento, stato di allarme, tensione e reazione alla situazione di allarme.
E' negativo soffermarsi troppo su una di queste quattro fasi.
Perché ognuno ha livelli di stress differente ? E perché per alcuni ad esempio un certo stress è agisce negativamente e per altri agisce positivamente ?
Perché lo stress è influenzato dall'intervento dei nostri pensieri. Ognuno di noi, in presenza di una situazione stressante, ha pensieri differenti e quindi emozioni e comportamenti differenti.
Quindi lo stress può essere aggravato anche da propri stimoli stressanti interni.
Lo stress causa cambiamenti fisici nel cervello e nel corpo. La fatica, l'ansietà, la depressione, i disturbi del sonno, sono causati da malfunzionamenti chimici del cervello. Lo stress protratto nel tempo può causare danni fisici.
Alla lunga, il cortisolo e l'adrenalina, gli ormoni prodotti in situazioni di stress cronico, interferiscono con l'attività della serotonina, un importante neurotrasmettitore.
Possono quindi comparire disturbi di tipo depressivo ma anche forme di ansia e fobie varie.
L'umore è basso, l'interesse verso ciò che prima coinvolgeva è sempre più scarso, non si prova più alcun piacere a fare progetti per il futuro.
Sostanze messaggere come la serotonina, la noradrenalina e la dopamina sono tra le principali sostanze chimiche che iniziano a funzionare male. Lo stress può causare una cattiva produzione di queste sostanze.
La serotonina è importante per dormire bene, per la regolazione del nostro orologio interno, per la regolazione della temperatura corporea, per la contrazione della muscolatura liscia dei vasi, dell'intestino, dei bronchi, dell'utero e della vescica, nella regolazione dell'automatismo intestinale, nella modificazione della pressione arteriosa, interviene nei processi allergici e infiammatori, riduce il tempo si sanguinamento, determina la sintomatologia dell'emicrania, etc. La serotonina è anche convertita in melatonina e viceversa.
Ogni 25 ore il nostro orologio interno viene "settato".
Il primo segno di stress è quindi un sonno cattivo.
La noradrenalina "setta" i livelli di energia del nostro corpo. Senza noradrenalina nel cervello, ci si sentirà sempre stanchi.
La noradrenalina funge da mediatore chimico della trasmissione nervosa, determina la trasmissione degli impulsi nervosi dalle fibre agli organi effettori, controlla il tono dei vasi sanguigni, la muscolatura liscia dell'intestino, dell'utero, dell'iride, la replezione della milza, la produzione pancreatica di insulina, la scissione epatica del glicogeno in glucosio.
Avere bassi livelli di noradrenalina è come cercare di avviare un'automobile con la batteria scarica.
La dopamina è importante per la produzione delle endorfine, sostanze tra l'altro regolatrici del senso del dolore, nella regolazione del piacere, etc.
Lo stress ha azione immunosoppressiva, attraverso la produzione di noradrenalina e di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali.
Il cortisolo è particolarmente attivo nel metabolismo dei carboidrati, interviene nel ritmo sonno-veglia (è maggiore nelle ore diurne). L'aumento di glicocorticoidi ha azione tossica per i processi neurologici.
L'organismo declina anticipatamente rispetto al programma genetico.
Nello stress cronico, anche la risposta ormonale di adattamento è cronica, comportando affaticamento ed indebolimento generale. Insorgono facilmente malattie, i processi di crescita, ricambio e riparazione dei tessuti vengono ritardati. Lo stress può causare un aumento del livello degli ormoni androgeni, aggravando la caduta dei capelli (colpa del cortisolo). Ciò è particolarmente evidente nelle donne, dove il livello di androgeni prodotti dalla ghiandola surrenale aumenta. Infatti sotto stress ad esempio l'acne aumenta e le donne saltano qualche ciclo.
Inoltre gli ormoni dello stress hanno un ruolo anche nella comparsa dei capelli bianchi.
Molto importante è lo stress cronico, il quale, determinando variazioni ormonali, può essere molto negativo.
A livello cardiaco si possono determinare i seguenti problemi : tachicardia, irregolarità del battito cardiaco (extrasistoli), dolore al centro del petto, ipertensione (anche se è probabilmente determinata da ereditarietà, dieta, abitudini di vita, etc.), infarto. L'ipertensione, alla base di infarto e diabete, è legata allo stress e colpisce silenziosamente circa 15 milioni di persone in Italia, soprattutto dopo i 65 anni.
A livello polmonare : asma bronchiale (crisi asmatica innescata e mantenuta dall'ansia), iperventilazione (respiro rapido e superficiale).
A livello gastrointestinale : colon irritabile (diarrea, stipsi, dolori), dispepsia (senso di pienezza dopo il pasto, acidità, eruttazioni, dolori), ulcera gastroduodenale (aumento della secrezione acida), morbo di Chron.
A livello endocrino : lo stress influenza l'attività delle ghiandole endocrine periferiche, quindi ghiandole surrenali, pancres, reni, tiroide, ... Ci sono alcuni studi che ipotizzano l'insorgenza del diabete.
A livello uro-genitale : eiaculazione precoce (nell'ansia cronica), diminuzione del desiderio (nella depressione).
A livello della pelle : iperidrosi (eccessiva sudorazione, di solito al palmo della mano o alla pianta del piede), prurito, tricotillomania (la persona si strappa i capelli, spesso le ciglia).
Spesso il lavoro è origine di svariate situazioni stressanti. Ancora più grave è lo stress causato dalla mancanza di lavoro (disoccupazione)
Da uno studio condotto dal Dipartimento degli studi clinici dell'Università la Sapienza di Roma, in collaborazione con l'Associazione italiana stress e invecchiamento cellulare (Aisic) è emerso che l'ansia cronica da stress potrebbe favorire patologie cronico-degenerative come quelle cardiovascolari, tumori, broncopneumopatie croniche ostruttive, malattie del fegato e dell'intestino.
Lo stress potrebbe anche causare la febbre, anche se non in modo eccessivo, la cosiddetta febbricola, un lieve rialzo della temperatura del corpo che sale al di sopra dei valori normali (36.4 / 37.2 C) ma che rimane sempre al di sotto dei 38 C.
Questa febbricola sembrerebbe non soltanto provocata dallo stress, ma si potrebbe riscontrare ad esempio anche dopo un allenamento sportivo o durante le mestruazioni.
Si può agire intervenendo direttamente sugli stimoli stressanti, modificando i pensieri che generano dall'evento stressante, attraverso psicofarmaci (utili in caso di sofferenza acuta), attraverso tecniche di rilassamento.
La prima cosa da fare è cercare di riportare ai livelli normali l'orologio interno. Questo processo può prendere tre settimane.
Cosa fare ?
Non mettersi in condizioni stressanti, anche banali. Limitare le situazioni stressanti, non perdendo mai di vista il proprio benessere, la propria volontà, non piegarsi a situazioni frustanti e ridurre al minimo le rinunce.
Cominciare a dire di no sia a coloro che chiedono troppo sia più semplicemente quando non si ha voglia di fare qualcosa. Invece di ragionare in base al perché no ? Cominciare a chiedersi perché si ?
Cercare sempre di scegliere in modo autonomo, senza farsi influenzare da pressioni esterne, si avranno meno rimpianti, rancori e quindi meno stress.
Dedicarsi appena è possibile a qualcosa che piace veramente e che diverte, senza per questo sentirsi in colpa : il tempo speso meglio è proprio questo che consente di rigenerarsi psicologicamente.
Ovvero ogni tanto prendersi una pausa e agire con
"lentezza" : assaporando ad esempio un cibo, guardare intorno mentre si cammina,
etc.
Valutare ogni situazione in base a quello che è , non in funzione di ciò che sarà dopo. Se ad esempio di è in ferie, meglio godersi in pieno la vacanza piuttosto che amareggiarsi pensando che nel frattempo forse era meglio fare unaltra cosa.
Spostare o saltare un determinato lavoro o impegno.
Evitare pensieri del genere : Io devo essere perfetto in qualunque situazione, Io non posso rifiutare le richieste altrui. Fare invece pensieri del genere : Io farò questo un passo alla volta, Andrà tutto bene, Rilassati mantieni te stesso calmo, Ho visto cose peggiori di queste, Io posso annullare la preoccupazione adesso.
Ricordare : ogni cambiamento è stress. Cercare non avere una vita sregolata.
Fare esercizio fisico tre volte la settimana da venti minuti a due ore, ciò aumenterà la produzione di certe sostanze positive.
Evitare l'uso di calmanti e tranquillizzanti : il loro uso rallenta il ritorno alla corretta produzione di sostanze come la serotonina, noradrenalina e dopamina. Se già si usano tali sostanze, bisognerà interroperne l'uso in maniera graduale e comunque sotto il controllo del medico.
E non bisogna dimenticare di usare ogni tanto l'ozio come terapia.
Al termine di una giornata impegnativa, concedetevi una bella doccia : cinque minuti sotto il getto dell'acqua calda costituiranno una vera e propria rinascita.
Aiutare il prossimo sembra essere un antistress infallibile
Sembra che per vincere lo stress basti essere altruisti.
E' da ricordare questa importante verità dimostrata dai fatti : chi aiuta gli altri aiuta anche se stesso.
Lo dimostra anche una ricerca pubblicata sulla rivista Clinical Psychological Science realizzata da un gruppo di psicologi dell'Università americana di Yale, il quale per due settimane ha monitorato la vita quotidiana di 77 persone di età compresa tra i 18 e i 44 anni.
Il gruppo è stato invitato ad utilizzare un'applicazione per smartphone, i volontari ogni sera hanno risposto alle domande di un questionario per individuare gli eventi stressanti accaduti durante la giornata, le buone azioni compiute e il relativo stato d'animo connesso.
I risultati hanno mostrato che azioni altruistiche si associavano a un minore livello di stress, ad emozioni più positive e ad un conseguente benessere psicologico.
La cosa interessante è che per stare meglio non serve compiere gesti eclatanti : basta ad esempio tenere al porta aperta ad un vicino di casa, aiutare un amico in difficoltà o servire un pasto caldo nelle mense per i bisognosi.
Molto importante è che "quando una persona assume comportamenti altruisti in un giorno particolarmente difficile a livello di stress, lo stesso non riesce a scalfire le sue emozioni positive ed il suo benessere psicologico, ma determina soltanto un lievissimo aumento delle emozioni negative" come sostengono i ricercatori.
Evitare anche troppo caffe, te, cioccolata, coca cola, zuccheri semplici (lattosio nel latte, fruttosio della frutta, miele, canna da zucchero in grandi quantità).
Questi zuccheri sono assorbiti così rapidamente che mettere sotto la lingua del miele ha gli stessi effetti di fare una iniezione endovena.
Evitare le bevande alcooliche, un uso sporadico è consentito.
Non fumare, non usare tabacco sotto nessuna forma.
Questo tipo di sostanze causa un immediato incremento della produzione da parte del cervello di sostanze messaggere positive, ciò rende difficile il ritorno alle condizioni naturali di produzione normale di queste sostanze positive prodotte dal cervello.
Assumere pasti piccoli e frequenti piuttosto che grosse abbuffate, ciò aiuterà a mantenere il tasso zuccherino nel sangue stabile.
La produzione cerebrale di serotonina è sensibile alla dieta. Mangiare più vegetali può aiutare nella produzione della serotonina.
Questo incremento è dovuto all'aumentato assorbimento dell'aminoacido triptofano.
Anche la carne ed il latte contengono buone quantità di triptofano, ma durante l'assorbimento deve competere con numerosi altri aminoacidi.
Si assorbirà quindi più triptofano quando si mangeranno vegetali. In altre parole, mangiare insalata !
Tra i rimedi naturali ricordiamo la rodiola, il ginseng, la pappa reale, etc.
Utili sono i multivitaminici e multiminerali. L’ormone DHEA riduce lo stress. Le vitamine del complesso B (soprattutto la vitamina B12) sono necessarie per il sistema nervoso. L’aminoacido L-tirosina, preso prima di affrontare una situazione difficile, riduce lo stress.
Per esempio, la vitamina C viene usata dalla ghiandola surrenale in momenti di stress, e qualsiasi stress grave o prolungato causerà la deplezione della vitamina C depositata nei tessuti. Le persone che sono sottoposte a stress devono seguire una dieta nutriente e ben equilibrata, ponendo particolare attenzione all’integrazione di quegli elementi nutritivi che possono essere stati fortemente ridotti durante periodi di stress. Si raccomanda un’alimentazione a base di cereali e pane integrale, frutta e verdura e una quantità di proteine sufficiente a sostenere il ricambio cellulare. Il miele e tutti i carboidrati (pasta, patate, fagioli, pane e cereali) hanno un effetto calmante sul cervello, e questo effetto diventa più intenso con l’età. I liquidi agiscono più rapidamente. Le cipolle hanno proprietà rilassanti e favoriscono il sonno.
Gli alimenti industriali, lo zucchero e la farina raffinati, creano stress all’organismo. I latticini possono dare allergie. La caffeina può scatenare crisi di panico e di ansia. L’alcool non deve essere usato per controllare lo stress perché può causare attacchi di panico in alcuni individui nelle 12 ore successive al consumo, anche se assunto in quantità limitate.
SOSTANZE NUTRITIVE CHE POSSONO ESSERE EFFICACI NELLA CURA DELLO STRESS:
Organi Sostanza Quantità* Generale Vitamina A 25.000 UI al di Complesso B 100 mg al dì oppure iniezioni Vitamina B1 Vitamina B2 Vitamina B6 Iniezioni Vitamina B12 Acido pantotenico 100 mg 3 volte al dì Lecitina 2 capsule con i pasti Biotina Colina Acido folico Inositolo Secondo le dosi prescritte Niacina PABA GABA Secondo le dosi prescritte DHEA Consultate un medico Vitamina C con bioflavonoidi 3000-10000 mg nel corso della giornata Vitamina D Vitamina E 400 UI al dì Kelp 5 compresse al dì Calcio 2000 mg al dì Cromo Ferro Fosforo Iodio Magnesio 1000 mg al dì Manganese Potassio 1000 mg al dì Rame Selenio Zinco gluconato 50 mg al dì Carboidrati Grassi Proteine Aminoacidi in forma libera L-tirosina 1000 mg al dì divisi in due dosi L-lisina Secondo le dosi prescritte Fibra Crusca di avena secondo le dosi prescritte Lievito di birra Secondo le dosi prescritte Enzimi proteolitici Tra i pasti
Secondo una ricerca slovacca , 3 grammi di lisina e 3 grammi di arginina abbassano i livelli degli ormoni dello stress in soli 90 minuti : come dire con uno yogurth e qualche arachide si iniziano a ridurre al minimo i rischi che lo stress danneggi prima del tempo.
Mangiare sostanze nutrienti e di alto valore biologico (uova, latte, pappa reale, lievito di birra, etc. vedere alimentazione e fitoterapia).
Eliminare i cibi che causano reazioni negative.
Queste malattie creano ulteriore stress.
Il medico dovrebbe fare un esame fisico completo, inclusi esami del sangue e delle urine. Un esame del sangue può misurare la funzione tiroidea, gli enzimi del fegato, la funzione renale, livello del calcio, fosforo, ferro e zuccheri.
Ha spesso diverse possibilità di sbocco : la depressione, il distacco dal mondo, lo scoppio di violenza.
Queste sostanze aiutano nel riequilibrio delle sostanze chimiche messaggere nel cervello.
Queste sostanze non causano effetto rimbalzo (rebound), non si sviluppa tolleranza ad esse (non bisogna prenderne sempre di più per ottenere lo stesso effetto).
Possono essere usati per aumentare la produzione di talune sostanze mentre si sta cercando di diminuire il carico stressante.
Ne esistono di varie categorie, i triciclici i quali aumentano la serotonina, la dopamina e noradrenalina e gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (ad es. il Prozac) i quali maggiormente aumentano la funzione delle serotonina.
I due tipi di farmaci sono entrambi effettivi e si differenziano sostanzialmente per gli effetti secondari. La loro scelta da parte del medico, dipende maggiormente da quali sintomi dello stress si hanno.
Per gli scienziati dell'Università di Lubecca (Germania), dosi massicce di stress scatenano reazioni ormonali che contribuiscono in modo drastico alla calvizie in chi è predisposto.
Sotto pressione il corpo aumenta la produzione di due ormoni il testosterone e il cortisolo che attaccano la radice dei capelli, la danneggiano e li rendono molto fragili.
Non deprimetevi non serve!
Lo stress è un disturbo relativamente recente, la cui comparsa viene fatta
risalire intorno al 1700 con la nascita delle grandi città, accompagnate da un
aumento del rumore, dall’affollamento, dagli spostamenti, dal traffico,
dall’inquinamento e dai ritmi della produzione industriale.
Le prime osservazioni scientifiche sullo stress risalgono agli anni Trenta, ad opera di uno scienziato americano (Selye) che osservò gli effetti delle sollecitazioni esterne sull’organismo e la capacità di quest’ultimo di reagire.
TIPI STRESSATI
Chi di noi non si sente o non si è sentito almeno una volta nella vita
stressato? Stressato dal lavoro, dallo studio, dagli impegni familiari, dallo
sport. La giornata è costellata da tanti piccoli momenti stressanti che
progressivamente esauriscono le risorse del nostro organismo.
Lo Stress di chi
Lavora
Alcune indagini hanno evidenziato che la maggioranza dei lavoratori, soddisfatti o meno della propria professione, è colpita da tensione emotiva, affaticamento, difficoltà a riposare. Secondo una recente ricerca, almeno un lavoratore europeo su tre è colpito da stress da lavoro. Le donne ne sono colpite in un numero maggiore rispetto agli uomini anche perché sempre più donne lavorano e cresce la difficoltà a conciliare il lavoro stesso con gli impegni famigliari.
Lo studio, gli esami da preparare, le scadenze o i compiti di ogni pomeriggio rappresentano una fonte di stress che determina una perdita di tono ed energia a livello fisico ma soprattutto a livello mentale. Molti studenti, verso la fine dell’anno scolastico o in corrispondenza di esami particolarmente difficoltosi, lamentano affaticamento e difficoltà di memoria e concentrazione; funzioni la cui efficienza è indispensabile per portare avanti lo studio.
Lo stress di chi pratica attività sportiva
Lo sport intenso, gli allenamenti e le competizioni bruciano una consistente quantità di energie dell’organismo con conseguente stanchezza fisica e indebolimento generale.
Principali conseguenze dello stress
Mancanza di tono ed energia. Ci sentiamo stanchi, ogni mattina di più e nonostante ci sforziamo di iniziare la giornata con entusiasmo, non riusciamo a tenere il ritmo. Il senso di affaticamento generale ci rende apatici, poco attivi e scarsamente vitali.
Difficoltà di concentrazione. La nostra capacità di concentrazione perde qualche colpo; abbiamo difficoltà a ricordare e scarso rendimento nello studio e nel lavoro intellettuale.
Problemi digestivi. Una delle più comuni conseguenze dello stress, unitamente ad un’alimentazione frettolosa e poco equilibrata, è una cattiva digestione, che può manifestarsi anche con disturbi addominali.
Difficoltà a riposare. La continua tensione giornaliera non ci consente di raggiungere il rilassamento necessario per un buon sonno ristoratore. L’incapacità di riposare riduce le nostre possibilità di recupero, cosicché stanchezza fisica e mentale si accumulano giorno dopo giorno.
LA RISPOSTA DELL’ORGANISMO ALLO STRESS
Reazione
d’allarme
Preparazione a reagire
( Indipendentemente dallo specifico fattore di stress )
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Fase della resistenza
Tentativo di adattamento
Fortemente specifica nei confronti dell’agente stressante
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/ \
/ \
......... .....ADATTAMENTO
ESAURIMENTO
..........Ritorno all’equilibrio Stato di malessere fisico e mentale
L’organismo possiede un eccezionale sistema di adattamento allo stress, rappresentato da una serie si meccanismi compensatori che ci permettono di “ adattarci “ a qualsiasi situazione avversa e quindi di fronteggiarla. Questi meccanismi funzionano allo stesso identico modo indipendentemente dal tipo di stress che dobbiamo affrontare e tendono a ripristinare il giusto equilibrio delle funzioni biologiche.
Quando ci troviamo di fronte ad un fattore stressante, il nostro organismo ci lancia una sorta di S.O.S. per avvertirci che sta accadendo qualcosa di imprevisto e non controllabile: dobbiamo mobilitare tutte le risorse disponibili.
Questa reazione è indispensabile dal tipo di stimolo stressante (studio, lavoro, ecc) che l’ha innescata e determina come prima conseguenza un aumento dei livelli di adrenalina, che nel nostro organismo funziona come un messaggero di un pericolo o di una minaccia imminente e comunica ai vari organi ed apparati la necessità di preparasi a reagire.
La reazione di adattamento
A questo punto l’organismo è pronto a combattere e diventa importante scegliere la strategia più adatta al nemico che vogliamo vincere.
Questa fase della risposta allo stress è infatti fortemente specifica nei confronti del fattore che lo ha scatenato; ciò significa che se lo stress iniziale è stato di tipo fisico come, ad esempio, un eccessivo dispendio di energie a causa di un lavoro particolarmente faticoso, la strategia vincente sarà quella di rendere disponibili le riserve di energia ed aumentare i tempi di sonno per favorire un buon recupero.
Se l’organismo ha utilizzato la giusta strategia, si raggiunge il cosiddetto “ adattamento “, che ci consente di trovare un nuovo equilibrio.
Se tuttavia il fattore di stress persiste e giunge ad oltrepassare una determinata intensità critica, le riserve energetiche dell’organismo si consumano poco a poco fino ad esaurirsi e lo stato di adattamento raggiunto nella precedente fase viene perduto lasciando il posto ad uno stato di malessere generale.
Le sostanze adattogene devono questo nome proprio alla loro capacità di intervenire sulla reazione di adattamento dell’organismo potenziandola.
La loro funzione è proprio quella di innalzare la soglia
di tollerabilità dell’organismo nei confronti dello stress:
ciò significa che l’organismo dispone di maggiori risorse per fronteggiarlo.
Tra le numerose piante medicinali in grado di favorire il recupero delle energie dell’organismo, ne esistono alcune particolarmente efficaci nel ridurre lo stato di tensione continuata che si accompagna alla condizione di stress.
Sia il Ginseng che l’Eleuterococco sono impiegati per le loro capacità di innalzare l’efficacia generale nelle situazioni di stress.
L’effetto che producono è quello di renderci più vitali nello svolgere tutte le azioni quotidiane.
Come tutti gli adattogeni sono efficaci sia sulle capacità mentali, ( migliorano l’attenzione, la concentrazione e la memoria), sia sulle performance fisiche, migliorando la capacità di compiere lavoro muscolare e riducendo il senso di fatica.
L’Eleuterococco, è una pianta che appartiene alla stessa famiglia del Ginseng e proviene dalla steppa della Siberia dove è chiamata "cespuglio del diavolo".
Le sue proprietà antistress e adattogene sono state sperimentate in doppio cieco su vari gruppi di sportivi. I risultati dimostrano che l'euterococco, durante l'esercizio muscolare fa diminuire la frequenza cardiaca e migliora la capacità di prelevare ossigeno dall'ambiente.
Molto studiato anche in Russia e diffusamente somministrato agli anziani per ritardare gli effetti dell'invecchiamento, l'eleuterococco aumenta la resistenza agli sforzi, ed è assolutamente privo di tossicità: il suo effetto è farmacologicamente attribuibile ai vari ginsenosidi ed eleuterosidi contenuti in esso.
In particolare favorisce le fisiologiche difese immunitarie dell’organismo spesso indebolite in condizioni di stress prolungato, mentre il Ginseng è un tonico la cui composizione è molto complessa; infatti,oltre ai ginsenosidi, vi sono altre sostanza che hanno un ruolo fisiologico importante: vitamine, del gruppo B, vitamina C, olii essenziali ed aminoacidi. Gli si attribuisce un effetto positivo sull’abbassamento del colesterolo ed un’azione rivitalizzante generale.
Ricchissima di vitamine e minerali e proteine la spirulina è una microalga ben conosciuta nei tempi antichi, tanto da essere per le popolazioni dell'antico Messico, uno dei cibi fondamentali.
Le vitamine presenti sono: carotene, vitamina E, tiamina, riboflavina, acido nicotinico, piridossina, acido pantotenico, inositolo, acido folico, biotina, vitamina B12. I minerali presenti: calcio, magnesio, fosforo, ferro, sodio, potassio, manganese, zinco e tracce di cromo, cobalto e selenio.
Ha il duplice scopo di rispondere alle aumentate necessità proteiche dell'organismo, e a indurre un senso di sazietà, nelle cure dimagranti.
È un integratore di vitamina A, vitamina B6, B12, colina, acido folico, inositolo, potassio, magnesio.
Il Ginseng in Cina da oltre 2000 anni gode della reputazione di essere un tonico, energizzante, afrodisiaco ed elisir di " lunga vita ".
Trova ragione di esistere nei casi di stanchezza fisica e mentale, nelle convalescenze, nelle condizioni di surmenage e nella lotta contro l'invecchiamento.
Recentissimi studi, eseguiti in Cina, hanno dimostrato che i ginsenosidi sono "spazzini" chimici molto attenti a neutralizzare la formazione delle specie radicaliche.
Ed è stato dimostrato che proteggono sia il cuore che il cervello dai danni provocati dalla temporanea ischemia (infarto).
L'utilizzo dei prodotti fornisce interessanti prospettive per moderne strategie terapeutiche e di ricerca.
La pappa reale è prodotta dalle api per nutrire le loro future regine.
L'analisi conferma la sua ricchezza di elementi indispensabili alla vita: vitamine del gruppo B (B1, B2, B6, PP, H, acido folico), minerali (fosforo, rame, ferro, zolfo e selenio), acidi grassi insaturi, aminoacidi e sostanze ormonali.
La pappa reale è difficile da conservare allo stato naturale, infatti è generalmente presentata sotto forma liofilizzata e mescolata al polline prezioso apporto naturale di minerali e oligoelementi.
La pappa reale è un eccellente tonico per i giovani nel periodo della crescita, per le persone anziane, per i convalescenti e in generale per tutte le persone stanche e depresse.
L’IMPORTANZA DI UN BUON RECUPERO
L’abbassamento del tono generale dell’organismo che si verifica in caso di stress non è semplicemente dovuto ad un eccessivo dispendio energetico: è anche difficoltà di recupero delle energie perse.
Il processo stesso di adattamento allo stress richiede una quantità considerevole di energie, sia durante la fase di allarme che nel corso del tentativo di resistenza dell’organismo.
Il grande divario tra le energie richieste dall’organismo per fronteggiare una situazione di stress e la difficoltà a recuperare, determina un forte sbilanciamento tra le “ risorse consumate “ e quelle che in realtà riusciamo a rigenerare.
Come è ovvio, questo continuo deficit esaurisce rapidamente le riserve dell’organismo quindi, all’azione degli adattogeni ( che conferiscono maggiore vitalità ), è importante associare principi attivi che migliorino il recupero delle energie favorendo il rilassamento.
Consigliata anche la lettura dell'articolo dedicato all'invecchiamento.
INTEGRATORI UTILI NEGLI STATI DI STRESS
Interessante anche la lettura degli articoli dhea, il rilassamento, l'ansia.
A proposito della vita, "...bella o brutta che sia...inutile...ridicola...forse senza scopo...solo un istante nell'eternità...ma un istante da vivere, comunque ... e se non è così, che Dio, la materia, l'Universo intero abbiano pietà di me ..." Dylan Dog La zona del crepuscolo.