VITAMINE DEL GRUPPO B
 
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Hanno valore plastico, cioè facilitano la costruzione di nuove cellule e quindi di nuovo tessuto vivente.

Sono inoltre specifiche per il funzionamento del sistema nervoso.

Servono per la corretta assimilazione dei carboidrati e delle proteine (vit. B6). Ottima sorgente di vitamine del gruppo B è il lievito di birra.

Ci sono tre sostanze, chiamate non-vitamine B che vengono spesso erroneamente considerate come vitamine.

Esse sono inositolo, colina, (che cede parte della sua struttura alla lecitina) e acido lipoico.

Queste sostanze nutritive non fanno parte delle vitamine del complesso B essenziali, ma sono coenzimi che aiutano il metabolismo e si trovano in una grande varietà di alimenti.

Altre sostanze considerate erroneamente vitamine B sono l’acido para-aminobenzoico (PABA), i bioflavonoidi (vitamina P) e l’ubichinone.

La vitamina B15 (qualche volta viene chiamato così l’acido pangamico), la B17 è laetrile, la BT, carnitina, è una componente importante delle cellule ma non è una vitamina.

Vitamina B1
O Tiamina è indispensabile per l'utilizzo del glucosio, quindi la sua carenza non permette di utilizzare l'energia di questo zucchero.
Anche i capelli si servono del glucosio come fonte di energia (altri tessuti sono i nervi, etc.).
Viene eliminata attraverso le urine, quindi è necessario un ricambio costante.
Viene persa durante la raffinazione dei cibi, conservazione e sterilizzazione.
Si può avere carenza di vitamina B1 anche durante la febbre, l'ipertiroidismo, poliuria, diabete mellito, trattamento con diuretici. Viene in minima parte sintetizzata dalla flora batterica intestinale.
E' contenuta in lievito di birra, riso, grano, pane integrale, soia, carne di maiale, fegato, uova, latte, pesce, cereali integrali, piselli.
La tiamina è presente in quantità limitata in quasi tutti gli alimenti e in grandi quantità solo in alcuni come il maiale e le interiora. Il pane e i cereali dovrebbero essere consumati integrali o vitaminizzati, perché la tiamina è contenuta nel germe e nella crusca del grano, nella pula del riso e in quella parte di tutti i cereali che viene eliminata durante la macinazione per dar loro un colore più chiaro e una consistenza più fine. Una dieta ricca di lievito di birra, germe di grano, melassa e crusca, procurerà all’organismo sufficiente tiamina e aiuterà a prevenire l’accumulo di depositi grassi nelle pareti delle arterie.
Poiché la quantità di tiamina immagazzinata nell’organismo non è molto grande, i tessuti del corpo si deteriorano rapidamente quando se ne presenta una carenza. La tiamina viene distrutta dall’alcool. L’alcool interferisce con l’assorbimento di tutte le sostanze nutritive, ma specialmente della vitamina B1 e B2.
L’assunzione di quantità eccessive di zucchero e il fumo di sigaretta causano un impoverimento di tiamina.
La quantità consigliata per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni è di 1,3 mg, dai 15 ai 50 è di 1,5 mg, e dai 51 in su è di 1,2 mg. Per le donne invece, dagli 11 ai 50 anni è di 1,1 mg e dai 51 in su è di 1,2 mg; le gestanti e le donne che allattano dovrebbero assumere altri 0,4 mg. I bambini da 1 a 3 anni hanno un fabbisogno di 0,7 mg, dai 4 ai 6 anni di 0,9 mg, e dai 7 ai 10 anni di 1,0 mg. I neonati sino a sei mesi hanno un fabbisogno di 0,3 mg e dai 6 mesi a un anno di 0,4 mg. Gli alcolisti dovrebbero assumere dai 10 ai 100 mg di tiamina al giorno.
E’ noto che le persone anziane usano la tiamina meno efficientemente; perciò, una maggiore assunzione, insieme alle altre vitamine del complesso B, può essere vantaggiosa.
Il bisogno di ulteriore vitamina B1 aumenta nelle forme di diarrea grave, febbre, stress e interventi chirurgici.
Non vi sono effetti tossici conosciuti in rapporto alla tiamina, benché grosse dosi possono portare a squilibri del complesso B. 
I sintomi dell’intossicazione e quelli della carenza sono abbastanza simili; andatura traballante, occhi appannati, perdita di coordinazione e confusione.
Una leggera carenza di tiamina è difficile da diagnosticare e facilmente attribuita ad altri problemi. I primi segni comprendono affaticamento precoce, perdita di appetito, irritabilità, instabilità emotiva (comportamento asociale e aggressivo) e difficoltà di concentrazione.
La carenza di tiamina può bloccare il metabolismo del collagene, direttamente collegato al processo di cicatrizzazione.
La carenza di tiamina nel corso della disintossicazione dall’alcool, può causare la paralisi.
E’ risaputo che la caffeina presente nel caffè distrugge la tiamina.
Calore e bollitura possono distruggere due terzi della vitamina.
 
Vitamina B2
O Riboflavina. E' essenziale per innumerevoli reazioni metaboliche, soprattutto nei tessuti.
Indispensabile alla vita della cellula (e quindi anche dei capelli).
E' contenuta in lievito di birra, frattaglie, latte (ove è in forma libera), albume d'uovo, pesce, carne, vegetali verdi. 
I suo peggiori nemici sono le radiazioni ultraviolette (ad esempio il latte perde gran parte della vitamina B2 se esposto al sole).
Viene eliminata attraverso feci ed urine. La carenza può causare anche perdita dei capelli e calo di peso.
Le persone sottopeso che hanno sensazioni di tensione e depressione potrebbero aver bisogno di più riboflavina.
I risultati di alcuni studi mostrano che la carenza di vitamina B12, C e riboflavina può causare depressione.
Tremore, astenia, vertigini, idropisia e difficoltà ad urinare sono tutti sintomi di carenza. La carenza di riboflavina si presenta spesso insieme alla carenza di ferro.
La riboflavina è la miglior alleata dello sportivo, perché viene immagazzinata nei muscoli e utilizzata al momento dell’attività fisica.
E’ necessaria per il mantenimento di una buona vista, pelle, unghie e capelli.
Uno degli aspetti più interessanti della riboflavina, è il suo ruolo protettivo, insieme ad un enzima chiamato glutatione reduttasi, nei confronti dei radicali liberi (elementi che attaccano il corpo in modo distruttivo). La vitamina B2 lavora anche come antiossidante che cattura e distrugge le cellule anormali nel corpo, come quelle che causano il cancro.
La riboflavina, vitamina idrosolubile, non viene immagazzinata nel corpo, e deve quindi essere assunta quotidianamente con gli alimenti o con gli integratori.
La dose giornaliera raccomandata è di 1,5 mg per i maschi dagli 11 ai 14 anni, 1,8 mg per quelli dai 15 ai 18 anni, 1,7 mg per quelli dai 19 ai 50 anni e 1,4 mg dai 50 in su. Per le donne invece la dose raccomandata è di 1,3 mg dagli 11 ai 50 anni e dai 50 in su, 1,2 mg. Le gestanti dovrebbero aggiungere 0,3 mg, le donne che allattano durante i primi sei mesi necessitano un supplemento di 0,5 mg e per i sei mesi successivi 0,4 mg. I bambini da 1 a 3 anni dovrebbero assumerne 0,8 mg, dai 4 ai 6 anni 1,0 mg, e dai 7 ai 10 anni sono sufficienti 1,2 mg. I neonati sino a sei mesi hanno bisogno di 0,4 mg e dai sei mesi a un anno, 0,5 mg. Le persone che praticano uno sport dovrebbero assumere dai 2 ai 2,5 mg al giorno.
Non vi è alcuna tossicità conosciuta della riboflavina. Comunque un’assunzione prolungata di alte dosi di una qualsiasi delle vitamine B, compresa la riboflavina, può portare a grosse perdite di altre vitamine B. Quindi è importante prendere il complesso B completo con qualsiasi vitamina B singola.
La carenza di questa vitamina si manifesta soprattutto sulla pelle e sulla membrana mucosa. I sintomi più comuni della mancanza di vitamina B2 sono: spaccature e piaghe agli angoli della bocca, lesioni delle labbra, lingua rossa e dolente, sensazione di pulviscolo e sabbia all’interno delle palpebre, bruciore agli occhi, occhi affaticati, dilatazione della pupilla, cambiamenti della cornea, fotofobia. Desquamazione intorno a bocca, naso, orecchie e fronte, prurito vaginale, pelle oleosa, eczema sul viso e sui genitali e calvizie sono altri sintomi di carenza.
La carenza può causare anche perdita dei capelli e calo di peso. La colorazione gialla dell'urina dopo somministrazione è dovuta alla vitamina B2 (riboflavina).
 
Vitamina B3
O Niacina o vitamina PP. Comprende l'acido nicotinico e la nicotinamide. La vitamina PP conduce a NAD (nicotinamide-adenina-dinucleotide) e NADP (nicotinamide-adenina-dinucleotide-fosfato) che sono implicati in tutte le reazioni di ossidoriduzione dell'organismo. Queste reazioni avvengono costantemente a livello di tutti i tessuti. Tali reazioni sono anche fondamentali per il metabolismo del capello.
Inoltre è importante per la circolazione periferica. In parte l'organismo è in grado di sintetizzare la vitamina B3 dal triptofano.
E' contenuta nel lievito di birra, nei cereali (in forma però poco utilizzabile), nelle verdure, nella frutta fresca e secca, nella carne, nel fegato, nel pesce, nel latte e nei formaggi. Viene eliminata attraverso le urine.
La niacina è un efficace disintossicante (anche per narcotici e alcool).
E’ vitale per una corretta attività del sistema nervoso, per il mantenimento della salute della pelle e della lingua e per la formazione dei tessuti del sistema digestivo. E’ necessaria per la sintesi degli ormoni sessuali.
La cosa sorprendente a proposito della niacina è la velocità con la quale può curare le disfunzioni. Una diarrea può essere curata in due giorni. L’aterosclerosi, gli attacchi di sindrome di Ménière (vertigini) ed alcuni casi di sordità progressiva sono migliorati e persino scomparsi. La niacina è spesso usata per abbassare la pressione sanguigna alta e per migliorare la circolazione nelle gambe di persone anziane che presentano crampi e dolori.
Contribuisce anche a stimolare la produzione di acido cloridrico per aiutare una digestione difettosa.
L’acne è stata trattata con successo con la niacina. La niacina è molto importante per il metabolismo del cervello.
I fumatori possono trarre beneficio dalla niacina perché essa funge da vasodilatatore e rimuove i lipidi dalle pareti delle arterie, azione opposta da quella della nicotina.
La perdita di fluidi da gravi ustioni può essere limitata dalla niacina. Molti individui sofferenti di insonnia rispondono bene all’effetto calmante della niacina.
La niacina è stata molto efficace nel trattamento dell’artrite. Pazienti sofferenti di artrite hanno riscontrato una maggiore mobilità delle articolazioni, una diminuzione della rigidità e del dolore, così come un aumento della potenza muscolare e la diminuzione del senso di fatica, con l’assunzione di niacina. In molti casi è necessario un trattamento lungo per ottenere i migliori benefici.
Non sono conosciuti effetti tossici reali, ma dosi alte, di solito 100 o più milligrammi, possono causare effetti secondari come sensazioni di prurito, vampate di calore, e pulsazioni alla testa dovute alla dilatazione dei vasi sanguigni. Con una forma sintetica di niacina, la niacinamide, si hanno gli stessi effetti benefici della niacina ma si evitano questi effetti collaterali.
Una dose eccessiva può scatenare un attacco di gotta impedendo l’eliminazione degli acidi urici. Altri sintomi di intossicazione sono nausea, crampi, diarrea, sensazione di svenimento e battito cardiaco accelerato o irregolare.
I sintomi da carenza di niacina sono molti. Nella prima fase si manifestano debolezza muscolare, stanchezza generale, perdita dell’appetito, cattiva digestione e svariate eruzioni cutanee. La carenza di niacina può causare anche alito cattivo, piccole ulcere, insonnia, irritabilità, nausea, vomito, mal di testa ricorrente, gengive sensibili, bruciori alla bocca e alla lingua, tensione e profonda depressione. Una grave carenza di niacina può causare la pellagra, caratterizzata da dermatiti, diarrea, pelle rugosa e infiammata, tremori, disordini nervosi e demenza. Molte disfunzioni digestive che causano irritazione e infiammazione alle mucose della bocca e del tratto intestinale sono dovute a carenza di niacina.
 
Leggere anche l'articolo dedicato al NAD+.
 
Vitamina B5
O Acido Pantotenico o calcio pantotenato. E' praticamente indispensabile all'organismo umano.
E' il precursore del coenzima A (vit. B5+ATP+cisteina), utilizzato da tutte le cellule dell'organismo per la sintesi di acidi grassi, per il meccanismo respiratorio, per la sintesi ormonale, del colesterolo, etc.
Se carente inoltre favorisce un precoce ingrigimento dei capelli. Viene utilizzato anche per il rallentamento dei processi di invecchiamento, quali ad esempio macchie scure sulla pelle. Prolunga la vita media delle cellule, (studio condotto su topi trattati con integrazione di questa sostanza che vivevano più a lungo di circa il 20% rispetto a quelli a cui non veniva somministrata).
E' la vitamina antistress di cui hanno particolare bisogno le ghiandole surrenali per funzionare normalmente.
E' contenuto nel lievito di birra, nel fegato, nella carne, uova, pesce, verdura, frutta. Viene eliminata attraverso le urine.
Esteriormente ripara i danni causati da trattamenti chimici e meccanici. Riduce del 30-40% la formazione delle doppie punte e riduce l'aggrovigliamento.
L’acido pantotenico aumenta l’energia, migliora i risultati atletici, accelera la cicatrizzazione delle ferite, previene la caduta dei capelli e la comparsa dei capelli bianchi, ritarda l’invecchiamento e aiuta a controllare lo stress, fattore importante per i cardiopatici.
Si ritiene che dosi massicce rallentino l’invecchiamento prematuro e la formazione delle rughe e preso insieme a tutte le altre vitamine del complesso B abbia un effetto positivo sul sistema immunitario.
La dieta americana media fornisce dai 6 ai 16 mg di acido pantotenico al giorno. La dose giornaliera raccomandata per anziani, bambini e adulti, va dai 4 ai 7 mg; per i bambini dai 4 ai 6 anni è di 3 o 4 mg, dai 7 ai 10 anni è di 4 o 5 mg, per i neonati sino ai 6 mesi, è di 2 mg, e da 6 mesi a 1 anno è di 3 mg.
Se presa a scopo preventivo, la dose massima può arrivare sino a 100 mg al giorno. Lo “Heinz Handbook of Nutrition” consiglia un’assunzione giornaliera variabile tra i 10 e i 15 milligrammi. Le persone che soffrono di artrite reumatoide dovrebbero consultare il medico prima di assumere dosi più alte, ma sono stati ottenuti buoni risultati somministrando sino a 2 g al giorno. I dosaggi terapeutici di solito vanno dai 50 ai 200 milligrammi al giorno.
Viene danneggiata dal calore ma non teme la luce.

Il Pantenolo è un principio attivo molto usato in cosmetica per la sua azione idratante e lenitiva. In termine tecnico, si tratta di protovitamina B5, la sostanza che deve essere trasformata dall'organismo in vitamina prima di essere utilizzata (come lo è il Betacarotene per la Vitamina A).

Il pantenolo, è un precursore della vitamina B (pro vitamina B5) e viene impiegato specialmente in processi e cure per il rinnovamento cellulare del derma.

Il pantenolo diviene attivo quando viene assimilato dalla pelle, divenendo molto efficace.

Esso accresce la funzione di barriera della pelle migliorandone l’elasticità, conservando la pelle morbida e aiutando nella composizione di nuove cellule sane. 

Il pantenolo è diluibile in acqua ed è dotato di proprietà chimico-fisiche che ne favoriscono l'attività come idratante ed emolliente, specialmente se associato con glicerolo. Inoltre, grazie alla sua capacità di potenziare la barriera cutanea, amplia la propria condotta antiinfiammatoria, antiprurito e balsamica.

A livello biochimico sostiene la sintesi di lipidi, la riepitelizzazione (guarigione dalle ferite) e la crescita dei fibroblasti cutanei.

(I fibroblasti sono le unità biologiche più abbondanti del derma e sono responsabili della sintesi delle fibre e dei costitutivi delle sostanze fondamentali).

È un componente che trova applicazione in molti prodotti dermo-cosmetici, come quelli riservati a pelli secche o irritate. Con le sue caratteristiche idratanti, il pantenolo accresce l'idratazione del derma. L'applicazione topica nelle formulazioni può limitare le conseguenze negative di irritazioni cinestetiche come scottature, punture, prurito e formicolio. Benché l’attività non sia del tutto compresa, potrebbe essere legata all'esito calmante ed anti-infiammatorio praticato dal pantenolo stesso.

Il pantenolo viene utilizzato anche in prodotti ginecologici per le ragadi alla mammella, le ulcere della mucosa vaginale e le lesioni delle mucose.

Il pantenolo ha un'elevata tollerabilità e non è né dannoso né sensibilizzante e non irrita la pelle.

L’acido pantotenico è anche impiegato dall’organismo per il metabolismo degli ormoni steroidei, come i corticosteroidi e gli ormoni sessuali, sia maschili che femminili (progesterone e estrogeni, testosterone) in quanto fa da trasportatore dei gruppi acilici.

Vitamina B6

Vitamina B8
O Biotina o Vitamina H. E' essenziale per la sintesi degli acidi grassi.
E' contenuta nel fegato, tuorlo d'uovo, cioccolato, arachidi, piselli secchi, funghi, lievito di birra.
E' sintetizzata in parte anche dalla flora batterica intestinale. Il fegato dell'uomo ne può immagazzinare una buona quantità.
Le persone che ingeriscono grandi quantità di uova crude possono incorrere in carenza, infatti la vitamina B8 si lega molto facilmente all'avidina dell'albume. La cottura distrugge l'avidina.
Contribuisce anche all’utilizzazione delle proteine, dell’acido folico, dell’acido pantotenico e della vitamina B12. Questa vitamina lavora quindi bene con la vitamina B2, B6, B12, l’acido folico, l’acido pantotenico, l’STH (un ormone della crescita) e il testosterone.
La carenza di biotina influenza principalmente la pelle e i capelli. Tra i sintomi troviamo la calvizie (che può essere reversibile se causata da una carenza), le dermatiti, colorito grigiastro, e uno sfogo intorno a naso e bocca.
Una carenza di biotina nell’uomo causa dolori muscolari, inappetenza, pelle secca, mancanza di energia, insonnia e disturbi al sistema nervoso. Gli organi colpiti da una carenza di biotina sono i genitali maschili, il midollo osseo, il fegato e i reni.
L’uso della biotina è stato efficace nella prevenzione della calvizie e dei capelli grigi. Molti trattamenti per capelli contengono questa sostanza che dà capelli sani e tiene sotto controllo le ciocche ribelli.
La biotina migliora i risultati sportivi. La biotina ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee, dei nervi, del midollo osseo e delle ghiandole sessuali. Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) dichiara che un consumo di biotina che varia da 150 a 300 microgrammi soddisfa il fabbisogno giornaliero dell’organismo. Quantità aggiuntive sono necessarie durante la gravidanza e l’allattamento.
Questo elemento nutritivo non ha effetti tossici. Le persone che seguono una dieta a basso tenore calorico dovrebbero assumere dai 100 ai 300 microgrammi di biotina.
 
Vitamina B9
O Acido Folico o Folacina. La famiglia degli acidi folici , cui il principale è l'acido folico, comprende fra gli altri l'acido pteroil-diglutammico, il diidrofolato, il tetraidrofolato, l'acido folinico ed altri. È una vitamina contenuta nelle foglie verdi.
Gli acidi folici sono indispensabili per la sintesi di alcuni aminoacidi, la sintesi delle purine e delle pirimidine, per la riproduzione e la normale crescita delle cellule, in particolare le cellule del sangue.
L’acido folico è attivo nella divisione cellulare e svolge il suo ruolo fondamentale come trasportatore del carbonio nella formazione di eme, la proteina contenente ferro trovata nell’emoglobina, necessaria per la formazione dei globuli rossi.
L’acido folico è necessario per la formazione di acido nucleico, il quale risulta essenziale per il processo di crescita e riproduzione delle cellule del corpo.
E' contenuto nel latte fresco (ma viene distrutto per la metà dopo pochi minuti di bollitura), nel latte pastorizzato, nelle patate, carote, spinaci, fagiolini, asparagi, germe di grano, lievito, fegato, carne di pollo, uova. La cottura distrugge comunque buona parte della vitamina. La flora batterica intestinale produce solo una piccola parte di vitamina B9.
Agisce come coenzima, insieme alla vitamina B12, nella scomposizione e utilizzazione delle proteine.
L’acido folico è necessario per un corretto funzionamento del cervello, concentrandosi nel liquido spinale ed extracellulare.
E’ essenziale per la salute mentale ed emozionale.
Fa aumentare l’appetito, stimola la produzione di acido cloridrico, il quale aiuta a prevenire parassiti e avvelenamenti alimentari. Inoltre, stimola le funzioni del fegato. Il folato è un elemento chiave nell’enzima che permette la duplicazione del DNA.
Studi condotti hanno mostrato che l’acido folico è uno degli elementi nutritivi più spesso insufficienti nelle nostre diete.
La biotina, l’acido pantotenico, la niacina, la vitamina B6, B2, B1, B12, C, E, l’ormone STH (per la crescita), l’estradiolo e il testosterone lavorano bene insieme.
A causa della stretta correlazione esistente tra le due sostanze, qualsiasi terapia a base di acido folico, dovrebbe sempre essere accompagnata dalla vitamina B12. Nell'adulto la sua carenza si collega con l'aumento dell'omocisteina, sostanza altamente tossica, che determina aumento fino a 2–3 volte del rischio di cardiopatia ischemica. Secondo gli studi dell 'università di Tufts di Boston, i benefici dell' aggiunta di acido folico includono rischio ridotto di ictus e di cardiopatia. Questi studi hanno dimostrato che i livelli di omocisteina diminuiscono, aumentando l'introduzione di acido folico, i cereali con aggiunta di 665 mcg di acido folico al giorno hanno prodotto un calo dell'omocisteina del 14 %.
La carenza di vitamina B12 può causare una carenza di acido folico, e la carenza di una delle due vitamine può causare anemia.
L’acido folico può impedire l’incanutimento dei capelli quando usato in associazione a PABA e acido pantotenico.
La parola folato deriva da fogliame e ci indica dove possiamo trovare questa vitamina: nelle verdure a foglie verdi (broccoli, spinaci e romana), ma la troviamo anche nelle arance, nei fagioli, nel riso, nel fegato e nel lievito di birra.
L’alcool ostacola l’assorbimento del folato e ne aumenta l’escrezione; anche il fumo ha un effetto negativo. I contraccettivi orali interferiscono con l’assorbimento dell’acido folico. La dilantina, i barbiturici, il metotressato e gli estrogeni, impoveriscono il corpo di folato. L’acido folico viene facilmente distrutto dall’alta temperatura, dall’esposizione alla luce e se viene lasciato a temperatura ambiente per lunghi periodi di tempo.
Gli stati di stress aumentano il fabbisogno di acido folico nel corpo, come pure il consumo di alcool da parte di persone anziane e l’uso di medicinali come dilantina, fenobarbitolo, primidone, triamterene, contraccettivi orali e sulfasalazina. I malati di schizofrenia da alto tasso di istamina hanno un’intolleranza al folato, che aumenta la depressione, mentre i malati di schizofrenia pirolurica reagiscono in modo positivo ed evidente al folato.
La carenza di acido folico si manifesta con il rallentamento della crescita, incanutimento dei capelli, glossite (infiammazione della lingua) e disturbi gastrointestinali causati da un regime alimentare inadeguato, (diarrea, lesioni e cattivo assorbimento), eccessiva richiesta da parte dei tessuti del corpo e disturbi metabolici. Può essere causa di lesioni agli angoli della bocca, chiamate cheilosi.
Il fabbisogno di acido folico è in special modo aumentato durante la gravidanza. Il feto, per la quantità di acido folico necessario per il suo sviluppo, facilmente impoverisce le riserve della madre. L’Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che da un terzo a metà delle donne in gravidanza sono carenti di acido folico durante gli ultimi tre mesi di gravidanza. Quasi tutte le interferenze con il metabolismo o i difetti dei tubi neurali causati dalla mancanza di acido folico nel feto possono portare deformità come palatoschisi, danni cerebrali, spina bifida, rallentamento della crescita e delle capacità di apprendimento del bambino. I bambini mentalmente ritardati sono carenti di acido folico. L’acido folico dovrebbe quindi essere assunto sei settimane prima del concepimento. Inoltre, una carenza di acido folico può portare tossiemia, parto prematuro, emorragie post-partum e anemia megaloblastica sia alla madre che al bambino. Le carenze durante o dopo la gravidanza possono aumentare le probabilità di tumore o displasia cervicale.
Contribuisce anche a migliorare la circolazione, l’acutezza visiva e la temperatura corporea in persone affette da arteriosclerosi.
Il folato assunto insieme alla vitamina B12 dà sollievo ai sintomi dell’artrite.

Contenuto di acido folico di alcuni alimenti:

  • succo di arancia una tazza = mcg 71,3
  • mandorle una tazza = mcg 79,2
  • arachidi una tazza = mcg332
  • lenticchie una tazza = mcg 340mcg
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    Vitamina B12
    O cobalamina, il colore rosso scuro le viene dato dal cobalto.
    E’ strettamente collegata all’azione di quattro aminoacidi, dell’acido pantotenico e della vitamina C.
    La B12 aiuta nel fissaggio della vitamina A nei tessuti dell’organismo, assistendo il carotene nel suo assorbimento o conversione in vitamina A. Assiste anche nella produzione di DNA, il materiale genetico del corpo.
    Esistono varie forme di vitamina B12, tra cui la cianocobalamina, l'idrossicobalamina, la metilcobalamina, l'adenosilcobalamina (l'atomo di cobalto legato a 4 atomi di azoto è sempre presente).
    E' importante per la moltiplicazione delle cellule che costituiscono il bulbo del capello.
    E' indispensabile per la sintesi di energia (ciclo di Krebs) e per la conversione da omocisteina a metionina. La carenza impedisce la sintesi del DNA.
    La vitamina B12 e l’acido folico hanno una relazione particolare nel lavoro di divisione cellulare. Per la sua stretta correlazione con l’acido folico, un’associazione delle due vitamine potrebbe portare beneficio in molti casi.
    La vitamina B12 è conosciuta come “la vitamina energizzante” (nei soggetti carenti, stressati, stanchi o convalescenti). E' conosciuta per i suoi effetti positivi sui disturbi del sistema nervoso e del cervello. La sindrome da affaticamento cronico migliora con la somministrazione di dosi di vitamina B12 da 1000 microgrammi, sotto forma di losanghe, che stimolano il metabolismo. La vitamina B12 aumenta l’appetito e dà maggior vigore; migliora i sintomi delle neuropatie causate dal diabete.
    L’assunzione di vitamina B12, sotto forma di losanghe o iniezioni, accelera la guarigione da herpes facciale o herpes zoster.
    Come l’acido folico, la vitamina B12 si è rivelata efficace nel trattamento della sindrome intestinale sprue, accelera il recupero dopo infezioni virali e batteriche e qualche volta il decorso post-operatorio.
    La vitamina B12 allevia i disturbi neuropsichiatrici e previene la degenerazione mentale.
    Non è sintetizzata dalla flora batterica in modo quantificabile ma il fegato ne può immagazzinare fino a 2-3 mg, quindi ci vorrebbero un paio di anni prima di manifestare carenza.
    La richiesta nell’uomo è minima ma essenziale. La dose giornaliera raccomandata di vitamina B12 è di 2 microgrammi per gli adulti e i giovani. Durante la gravidanza bisognerebbe aggiungerne 0,2 mcg e durante l’allattamento 0,6 mcg al giorno. I bambini da uno a tre anni hanno un fabbisogno di 0,7 mcg, dai 4 ai 6 anni di 1,0 mcg, e dai 7 ai 10 anni 1,4 mcg. I neonati sino a sei mesi dovrebbero assumerne 0,3 mcg e da 6 mesi a 1 anno, 0,5 mcg. E’ importante assumere quantità equivalenti di folato.
    E' contenuta negli alimenti di origine animale.
    I primi sintomi di carenza di B12, come un modesto aumento dei livelli ematici di omocisteina e MMA (acido metilmalonico), nella maggior parte delle persone. Un aumento anche modesto di Omocisteina è associato con un aumento del rischio di patologie, in particolare di patologie cardiache negli adulti, di preeclampsia durante la gravidanza, e di difetti del tubo neurale nei bambini.
    Gli alimenti ricchi di vitamina B12 sono le interiora, specialmente fegato e reni, manzo e maiale.
     
    Acido Para-aminobenzoico o PABA
    In natura si trova solo in combinazione con l'acido folico.
    Si usa contro la vitiligine, nella prevenzione di scottature solari come filtro (uso esterno ed interno), come antiartritico, antiasmatico e ringiovanente, aiuta la fertilità stimolando la produzione di estrogeno.
    Se carente, come la vitamina B5, favorisce un precoce ingrigimento dei capelli. Il PABA è presente nel fegato, nel lievito, nel germe di grano e nelle melasse. Somministrato con acido pantotenico ad alcuni animali da laboratorio, esso ha contribuito a ristabilire il colore dei peli che stavano divenendo grigi e ne ha impedito un ulteriore incanutimento. Secondo Adelle Davis (una delle più grandi esperte di nutrizione) la somministrazione di PABA ed acido folico ha ridato il colore naturale a capelli incanutiti e bianchi. L’assunzione giornaliera di acido folico e PABA dovrebbe continuare anche dopo aver ottenuto il risultato, per impedire ai capelli di tornare nelle stesse condizioni.
    Esso è disponibile anche in integratori dietetici in quantità superiori a 30 milligrammi, ma questi dosaggi alti vengono usati per scopi terapeutici e non sono consigliati per l’integrazione quotidiana.
    Una continua assunzione di dosi massicce di PABA non è consigliabile e può rivelarsi tossica per il fegato, il cuore e i reni. Sintomi di tossicità sono la nausea, la diarrea e il vomito; inoltre l’assunzione di dosi eccessive può provocare anoressia, nausea, febbre ed eruzioni cutanee.
    Il PABA spesso allevia il dolore da ustione in maniera ancora più efficace della vitamina E. Unguenti a base di PABA sono stati efficaci nell’evitare e curare scottature solari. La capacità del PABA di filtrare i raggi solari è unica. Persone normalmente sensibili alle scottature hanno avuto la possibilità di rimanere esposte al sole per molte ore senza problemi dopo un’applicazione di un unguento a base di PABA. Esso allevia immediatamente il dolore delle scottature e di altre ustioni.
    Il PABA insieme all’acido folico aumenta il livello degli estrogeni. Una dose giornaliera di 200 mg ha fortemente migliorato la capacità di concepimento in donne che avevano problemi di sterilità, pur non avendo le tube chiuse. Prima del concepimento entrambi i futuri genitori dovrebbero assumere dosi di PABA equivalenti a 100 mg per il padre e 200 mg per la madre. La potaba, sale di potassio del PABA, è usata per la cura della malattia di Peyronie, che si manifesta con lo sviluppo di tessuto fibroso sul pene. 
    L’inadeguatezza costituzionale (la sensazione di non soddisfare i propri bisogni) è migliorata con l’assunzione di sostanze nutritive che stimolano l’ipofisi, tra le quali il PABA, la vitamina E e C, e gli oligoelementi rame, cobalto, manganese e zinco.
    Si raccomanda l’assunzione di un integratore vitaminico e minerale a basso potenziale più il PABA e la vitamina E insieme ad una dieta che includa proteine non cotte come il formaggio.
    Un ottimo integratore di Paba, insieme ad altre vitamine del gruppo B è Mycolor di Naturdieta.
     
    Inositolo o Vitamina B7
    E' un composto organico largamente diffuso in natura, sia nelle piante sia negli animali. E' detto anche inosite.
    Contenuto il larga quantità nella frutta, nei cereali, in forma libera o sotto forma di derivati (fitina, liposterolo). Si può ottenere dall'acido fitico del granoturco. La forma naturale è il meso-inositolo, annoverato tra le vitamine, in quanto è un fattore di crescita per alcuni microrganismi, viene impiegato nelle ipercolesterolemie, come epatoprotettore e antidegenerativo epatico.
    L’inositolo fa parte delle non-vitamine B, ma è strettamente collegato con la colina e la biotina. Studi su animali hanno mostrato che la vitamina B6, l’acido folico, l’acido pantotenico e il PABA hanno anche un’associazione di attività molto stretta con l’inositolo.
    E’ vitale per la crescita dei capelli e può prevenire il loro sfibramento e la calvizie.
    La dose consigliata non è stata ancora fissata, ma la maggior parte dei medici consiglia di consumare la medesima quantità di inositolo e di colina.
    Il consumo giornaliero di inositolo nel cibo è di circa un grammo proveniente da fonti animali come i fosfolipidi, o da fonti vegetali come l’acido fitico. Il corpo umano ne contiene una quantità maggiore rispetto alle altre vitamine, fatta eccezione per la niacina.
    Un cucchiaio di lievito fornisce circa 40 milligrammi di colina e di inositolo.
    Le dosi terapeutiche variano da 500 a 1.000 milligrammi al giorno. A pazienti che soffrivano di neuropatie periferiche causate dal diabete sono stati somministrati 500 mg due volte al giorno per due settimane con risultati notevoli. Sono stati somministrati 3 g di mioinositolo per via orale ed 1 grammo per via intravenosa senza effetti collaterali. Non è stata riscontrata alcuna tossicità.
     
    Colina
    La colina non è una vitamina del complesso B; tuttavia, allo stesso modo delle vitamine del complesso B agisce come co-enzima nel metabolismo.
    Costituisce, insieme all’inositolo, il costituente base della lecitina.
    La colina sembra essere utile, prima di tutto, per l’utilizzazione dei grassi e del colesterolo nel corpo.
    La lecitina funziona da agente emulsionante che mantiene i grassi in soluzione nel sangue e in altri fluidi organici.
    E’ presente nell’organismo di tutte le cellule viventi ed è ampiamente contenuta nei tessuti degli animali e delle piante.
    La fonte più ricca di colina è la lecitina, ma vi sono altre fonti dietetiche sempre ricche, quali il lievito di birra, il tuorlo d’uovo, il fegato e il germe di grano.
    La colina viene sintetizzata nell’organismo tramite l’interazione della vitamina B12 e dell’acido folico con l’aminoacido metionina.
    Il fabbisogno giornaliero di questo elemento non è stato ancora stabilito. Si calcola che una dieta media debba contenere dai 400 ai 900 milligrammi di colina al giorno, secondo le dosi dietetiche consigliate. Il dott. Paavo Airola ha calcolato che l’assunzione dietetica giornaliera dovrebbe essere di 1.000 o più milligrammi. Le dosi terapeutiche giornaliere comuni vanno dai 500 ai 6.000 milligrammi; l’assunzione prolungata di dosi massicce di colina isolata può causare una carenza di vitamina B6.
    Il morbo di Alzheimer potrebbe essere dovuto in parte a una carenza relativa di acetilcolina nel cervello, che potrebbe quindi aiutare a prevenire la malattia.
    La carenza di colina è collegata a depositi grassi nel fegato, che si manifestano con ulcere sanguinanti allo stomaco, scompensi cardiaci e blocchi renali. L’assunzione insufficiente di colina può causare emorragie nei reni.
    Una mancanza di colina si può verificare anche quando la dieta contiene poche proteine. Una carenza prolungata di colina può causare alta pressione sanguigna, cirrosi epatica e degenerazione grassa del fegato, aterosclerosi e indurimento delle arterie.
    La colina è efficace nel ridurre la pressione sanguigna alta perché rafforza le pareti dei capillari deboli. Sintomi come palpitazioni del cuore, vertigini, mal di testa, ronzii alle orecchie e stitichezza sono migliorati o addirittura scomparsi in un periodo da 5 a 10 giorni dall’inizio del trattamento con colina.
    Insonnia, disturbi alla vista e circolazione sanguigna agli occhi sono anch’essi migliorati grazie a una terapia a base di colina.
    Essendo un solvente dei grassi e del colesterolo, la colina viene utilizzata per trattare l’aterosclerosi e l’indurimento delle arterie.
    Può essere efficace nel trattamento di casi di steatosi epatica, danni e cirrosi del fegato ed epatiti. La colina viene anche usata per la cura di disfunzioni renali, emorragie renali e nefriti e per certi disturbi degli occhi come il glaucoma.
     
    Acido pangamico
    L’acido pangamico è un elemento nutritivo idrosolubile. E' stata originariamente isolata nel nocciolo dell’albicocca. L’acido pangamico veniva considerato un valido promotore dell’utilizzazione ottimale dei grassi; tuttavia altre sostanze come la colina, fanno una lavoro migliore e più sicuro. Si ritiene anche che l’acido pangamico possa migliorare la risposta immunitaria umorale e quella basata sulla mediazione delle cellule, ma non ci sono conferme di queste sue proprietà.
    Betaina
    La betaina è una sostanza naturale (si estrae dalla beta vulgaris = barbabietola dello zucchero, da cui il nome) che da parecchi decenni è conosciuta per le sue proprietà risanatrici e disintossicanti sul fegato. Come quello di tante altre sostanze naturali, il suo uso è avversato dall'industria farmaceutica.
    La betaina ha benefici sul fegato, azioni che si ripercuotono favorevolmente (e in breve tempo) anche sull'alito cattivo.
    Ovviamente il massimo risultato si ottiene quando viene assunta contemporaneamente agli altri microelementi (vitamine, sali minerali, ecc.).
    La betaina, che è un alimento, può essere assunta in tutta tranquillità, essendo completamente innocua.
    Nell'organismo la betaina (chimicamente una trimetilglicina) perde il metile e si trasforma in dimetilglicina, che è la nota vitamina B15: in questo passaggio si ha una produzione di energia.
    Sembra che sia proprio questo alla base dei positivi effetti della betaina: scomparsa della stanchezza immotivata, azione favorevole sul sistema circolatorio, sul cuore, sulle allergie, sulla respirazione cellulare.
    Inoltre la betaina ha un effetto disintossicante sul fegato, una azione antiarteriosclerotica, antiepatite ed anticirrotica.
    Sempre per la sua azione disintossicante sul fegato è utilissima nell'alcolismo, nell'avvelenamento epatico da farmaci e da sostanze chimiche svariate.
    La betaina può anche avere effetto sulla ricrescita dei capelli
    .
    Si ha cioè un potenziamento dell'azione data da un'equilibrata assunzione dei principali microelementi, in particolare della cistina e della metionina (insieme alle quali deve essere assunta per questo scopo).
    Il nostro organismo produce Betaina attraverso il metabolismo della Colina; in particolare quando la Colina o meglio la Tetrametilcolina cede un gruppo metilico diventa Betaina.
    Una delle più interessanti azioni della betaina è quella di neutralizzare un veleno che si forma nel nostro organismo (l'omocisteina, la principale responsabile dell'invecchiamento di vene ed arterie) trasformandola nell'utilissimo aminoacido metionina, sempre scarso nell'alimentazione.

     

    Tutte le carenze di vitamine del gruppo B portano ad incanutimento e caduta dei capelli ed altri loro problemi.

     

    I migliori prodotti contenenti le vitamine del Complesso B sono :

    Melancor e Reminex

    Mycolor

    B-Mineral Complex di Vitaminity

    Un eccellente prodotto che contiene Aloe Vera è la sorprendente crema per la salute intima femminile di Naturdieta la Kamagel.

    Effetto della NAC e della vitamina B6 contro la caduta dei capelli indotta dal fumo di sigaretta.

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