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Testosterone : l'ormone maschile per eccellenza.
Il testosterone è l'ormone responsabile della virilità
e governa il desiderio sessuale, anche nelle donne e quando cala può cambiare la
vita.
Non c'è dubbio che il testosterone sia il responsabile
ormonale della mascolinità, ovvero di quell'insieme di aspetti anatomici,
fisiologici, psicologici e comportamentali che una parola chiamiamo virilità.
Leggere anche l'articolo relativo all'impotenza.
Il testosterone è un ormone steroide del
gruppo androgeno prodotto soprattutto dalle cellule di Leydig nei testicoli e,
in minima parte, il testosterone è sintetizzato nella corteccia surrenale.
È presente anche nella
donna, ma come prodotto intermedio nella sintesi degli estrogeni. Una donna
cui non funzionano le due ghiandole che lo producono, l'ovaio e il surrene, si
vede cadere in una drammatica perdita di ogni desiderio.
Contribuisce a garantire la fertilità, in quanto
agisce sulla maturazione degli spermatozoi nei testicoli. Influenza qualità e
quantità dello sperma prodotto, poiché agisce anche sulle vie seminali e sulla
prostata, organi per la produzione di sperma. Il testosterone regola anche il
desiderio, l'erezione e la soddisfazione sessuale: ha infatti la funzione di
"mettere in sincronia" il desiderio sessuale con l’atto sessuale vero e proprio,
regolando l'inizio e la fine dell’erezione del pene.
Il testosterone è anche il fulcro su cui fa leva la stessa
volontà di alzarsi la mattina per affrontare la giornata, rispondere alle
piccole e grandi provocazioni della vita quotidiana, desiderare di crescere
professionalmente, non permettere alla depressione di impadronirsi dei nostri
pensieri.
E' il testosterone che fin dalle prime settimane della
vita fetale trasforma un embrione femminile in uno maschile, apponendo una
impronta indelebile sul corpo dell'uomo che nascerà.
Si può dire che il testosterone è la "costola" che
trasforma in uomini quando i cromosomi sessuali sono XY, anziché XX come nelle
donne.
Questo potentissimo ormone lascia il suo marchio anche
sul cervello del nascituro, facendo sì che un giorno penserà e si comporterà da
maschio, anziché da femmina.
Alcuni anni dopo la nascita, sarà di nuovo il testosterone
a far sì che la voce diventi più profonda, i muscoli si ingrandiscano e i peli
del corpo e del viso crescano.
Poi, per tutta la vita, il livello da 10 a 20 volte più
alto di questo ormone, continuerà a distinguere dal punto di vista biologico un
uomo (nel quale viene prodotto dai testicoli) da una donna (nella quale
viene prodotto dalle ovaie e dalle ghiandole surrenali).
Ma se la donna ne produce normalmente di meno è provato
che molti dei suoi tessuti siano assai più sensibili al testosterone di quelli
maschili.
E' questo sottile bilancio tra produzione e sensibilità
al testosterone che distingue i maschi e femmine dal punto di vista psicologico
e comportamentale, anche se la matassa di biologia e cultura è una delle più
difficili da dipanare.
Secondo gli scienziati il livello di testosterone
cala anno dopo anno.
Così hanno ad esempio scoperto i medici autori
del Massachussetts Male Aging Study (pubblicato dal Journal of
Clinical Endocrinology and Metabolism), osservando che ultimamente, ogni
anno sparisce dall'organismo maschile circa l'1.2% del testosterone, l'ormone
che caratterizza la mascolinità.
Il testosterone ad esempio permette di avere
erezioni durature e potenti, muscoli e ossa forti, aumenta la voglia di dominio,
migliora la qualità del sonno.
Con la pubertà e l'ingresso nel mondo adulto, la
secrezione dell'ormone testosterone aumenta anno dopo anno. Improvvisamente si
sente il bisogno di uscire con le ragazze, si hanno le prime erezioni complete,
a volte c'è lo stimolo ad azzuffarsi tra compagni.
A partire dai 30 anni inizia però un lento
declino (se ne perde circa l'1% ogni 12 mesi).
Se a questo si aggiunge la perdita dell'1.2% che
caratterizza il nostro tempo, la cosa si fa preoccupante.
Secondo il Professor Douglas Granger del
laboratorio di endocrinologia della Pennsylvania State University quando si
vuole conquistare una donna il corpo secerne una quantità di testosterone
notevole per rendere il maschio più attraente (ed eventualmente per prepararsi
alla lotta per la conquista).
Alcuni studi suggeriscono che nel momento in cui
scatta l'innamoramento reciproco, i livelli di testosterone maschile tendono ad
allinearsi ai livelli di testosterone femminile (anche le donne hanno un poco di
testosterone) : i livelli di testosterone maschile scendono e quelli femminili
salgono.
Sessualmente parlando, sembra che il momento del
picco di testosterone sia di mattina presto appena svegli.
Anche la donna
raggiunge il picco di estrogeni in tale periodo. Sorge quindi spontaneo dire :
quale momento migliore per fare del sesso?
Curioso anche osservare (da studi della
dottoressa Katharina Hirschenhauser dell'Istituto di psicologia applicata di
Lisbona) che i livelli di testosterone aumentano nei weekend (più tempo per
il sesso) e nelle notti di luna piena (da qui il termine allupato).
In caso di divorzio sembra che i livelli di
testosterone tornino a rialzarsi, probabilmente perché ci toccherebbe mettere
nuovamente in mostra muscoli, esteriorità, corpo.
E' possibile sottoporsi ad un esame per misurare
i propri livelli di testosterone, come ad esempio un prelievo di sangue o della
saliva. Se i livelli sono tra circa 350 e 1000 ng/dl si cade nella normalità;
sotto i 270 circa potrebbe essere necessario intervenire con una cura.
Con l’età negli uomini i livelli di
testosterone calano, benché non così rapidamente quanto gli
estrogeni nelle donne.
Si parla allora di andropausa,
l’equivalente maschile della menopausa, con sintomi del tutto
simili.
Il grasso corporeo tende ad aumentare, la “forma”
fisiologica cala (calo della memoria a breve, depressione,
ansia e perdita di fiducia in se stessi), aumenta il rischio
di malattie cardiovascolari,
osteoporosi e cancro agli organi
della sfera sessuale(seno e prostata).
Il testosterone libero : solo una piccola
parte circola liberamente ed è libera di penetrare nelle cellule (testosterone
libero), mentre la maggior parte è legate a proteine (SHBG e albumina).
Infatti circa il 60-70% si lega alla globulina legante gli
ormoni sessuali (SHBG, Sex Hormone Binding Globulin) secondo il noto
meccanismo per trasportare un ormone (proteina+ormone).
Un altro 30-40% si lega all'albumina con un legame più
debole. In sostanza solo l'1-2% di testosterone è libero.
Poiché il testosterone legato alla proteina è
inattivo (per attivarsi deve rompersi il legame con la proteina), non
ha senso misurare il testosterone totale, occorrerebbe misurare quello libero.
Infatti in età avanzata (oppure negli alcolisti e nei soggetti affetti da
ipotiroidismo) la produzione di SHBG è aumentata e si riduce ulteriormente il
testosterone libero.
Dovrebbe essere evidente che, poiché la frazione libera è
solo una piccola percentuale, è meglio avere 4 ng/ml di testosterone totale e il
2% libero che 7 ng/ml di testosterone totale e l'1% libero.
Purtroppo, se la determinazione del testosterone totale è
poco significativa, quella del testosterone libero è molto costosa e viene
eseguita raramente.
I livelli più alti di testosterone si rilevano al mattino;
livelli bassi si rilevano nella cirrosi epatica, nell'insufficienza renale,
nella terapia estrogenica, negli squilibri alimentari (malnutrizione e obesità).
Se una quantità eccessiva di testosterone si trasforma in
DHT (diidrotestosterone), si origina la calvizie, in quanto il DHT si lega al
bulbo pilifero del capello, atrofizzandolo.
Attenzione agli abusi dell'uso del testosterone per uso
farmaceutico. Non bisogna farsi attrarre dalla facilità di mettere su massa
muscolare o dimagrire e bisogna andare dall'endocrinologo in caso di presunta
importante carenza o sintomi.
Vi sono degli studi pubblicati che prospettano rischi
cardiovascolari per chi assume testosterone e possono esserci soprattutto se lo
si assume senza bisogno.
TESTOSTERONE E SPORT
Il livello di testosterone aumenta
significativamente durante lo sforzo e spesso permane alto ancora
un'ora dopo la conclusione.
Si verifica che in concomitanza del massimo
picco di forma dell'atleta i livelli in genere sono più bassi, (cioè
l'aumento è minore), segno di un adattamento allo stress indotto
dall'allenamento.
Questo dato è molto importante perché indica
che il testosterone non è un collo di bottiglia assoluto: se è
importante avere livelli minimi per ottenere la miglior prestazione,
avere livelli altissimi non è garanzia di miglioramento della
performance.
In particolare i dati sui livelli di
testosterone in gare di fondo come la maratona non sono concordanti
(Kuoppasalmi, 1980, Ponjee, 1994 e Vogel, 1985).
Il controllo del testosterone non è un
controllo di routine, se non per quei soggetti che hanno valori di
colesterolo totale molto bassi (inferiore a 160 mg/dl); per lo
sportivo è sufficiente verificarlo ogni 3-5 anni per tracciarne
l'evoluzione nel tempo.
Come per tutti gli ormoni, è necessario che
l'esame sia condotto in condizioni sportive ed extrasportive di
riposo e di non somministrazione di farmaci (estrogeni, barbiturici,
farmaci per la tiroide ecc.) da almeno 48 ore.
I valori normalmente variano nell’uomo a
seconda dell’età: prima dello sviluppo fra 0,1 e 5 ng/ml, nell’età
adulta fra 4,5 e 8,5 ng/ml, oltre i 60 anni fra 1 e 5 ng/ml.
Nella donna variano nella fase follicolare fra
0,25 e 0,35 ng/ml, nella fase preovulatoria fra 0,33 e 0,47 ng/ml,
nella fase luteinica fra 0,30 e 0,40 ng/ml, durante la menopausa fra
0,25 e 0,35 ng/ml.
ACCORGIMENTI CHE AIUTANO AD AUMENTARE I LIVELLI DI TESTOSTERONE
- 1) Fare sesso
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- L'attività sessuale fa produrre più
testosterone che a sua volta fa aumentare l'attività sessuale (il famoso
circolo vizioso). Fare sesso è quindi un rimedio naturale per livelli di
testosterone basso. Più frequenti sono i rapporti sessuali e più alto è il
livello di testosterone. Quello che conta, oltre alla frequenza dei
rapporti, sono le aspettative: se l'idea di avere un rapporto è gradita
ed eccitante, il testosterone inizia a salire, se invece preoccupa, scende.
Non fare l'amore col tempo invece riduce sempre più la voglia. Si tratta di
un preciso meccanismo adattativo il cui scopo originario era quello di
favorire l'attività sessuale solo quando le condizioni erano più propizie.
Così oggi il livello di testosterone cala negli uomini sposati, o negli
uomini la cui compagna aspetta un figlio, perché se ne stiano buoni e
fedeli, per risalire subito dopo un divorzio, quando bisogna rimettersi "sul
mercato".
-
- 2) Mangiare più carne rossa
-
- Si è notato che se i grassi che si assumono
corrispondono solo al 10% delle calorie giornaliere, si rischia di vedere
diminuire i propri livelli di testosterone.
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- Anche le diete di troppe fibre e
senza carni rosse sembra tendino a far diminuire il livello ormonale.
-
- Uno
studio olandese dimostra che le proteine della carne rossa magra sono, per
il testosterone, migliori di latticini e uova.
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- 3) Stare alla larga dall'alcool
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- Studi del dottor Jakob Vingren
dell'Università del Connecticut pubblicati dallo Strength and
Conditioning Journal, ad esempio, suggeriscono che superare i 5 drink al
giorno porta ad una diminuzione marcata del testosterone. La dose massima
consentita sembra essere intorno a due bicchieri al giorno. Ma il vino,
soprattutto quello rosso, a basse dosi è quasi una medicina.
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- 4) Attività di pesistica in palestra
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- Il testosterone permette di costruire
muscoli possenti, il sollevamento pesi aumenta i livelli ormonali.
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- Si deve
però seguire un programma abbastanza intenso.
-
- Ad esempio esercizi di base
come squat, panca piana, sollevamenti da terra, rematore.
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- Non bisogna però
dimenticare il recupero. Il sovrallenamento infatti porta ad una diminuzione
netta del testosterone nel sangue.
-
- Quindi pensare ad almeno un giorno di
pausa ogni due sedute.
5) Più proteine e più massa magra.
I livelli di testosterone si abbassano man mano che il girovita aumenta
6) Più pesi e più bicipiti.
Alcuni studi
condotti in Finlandia hanno scoperto che chi pratica sollevamento pesi per due
volte la settimana riesce ad aumentare del 49% i suoi livelli di testosterone.
7) Più pesce e più frutta secca.
Uno studio pubblicato dall'International Journal of Sports Medicine ha rivelato
che consumare grassi migliora i livelli di testosterone.
Ma ovviamente è
preferibile consumare più grassi monoinsaturi contenuti in cibi come il pesce e
la frutta secca (noci, mandorle e soprattutto nocciole) che aiutano la
produzione ormonale senza affaticare il cuore.
8) Più footing e più relax.
Un'attività cardiovascolare mantiene il corpo in forma, rilassa e difende il
testosterone.
La corsa infatti fa produrre serotonina (l'ormone del buon umore).
La serotonina neutralizza l'azione del cortisolo (l'ormone dello stress).
Il cortisolo riduce la capacità dell'organismo di produrre il testosterone.
9) Attenzione ai pesci più grassi e più grossi
e di allevamento.
Alcune sostanze tossiche nemiche del testosterone come la
diossina e il pcb si possono depositare.
Quindi potrebbe essere utile scegliere
pesce selvatico e di piccola taglia che ha una vita troppo breve per accumulare
veleni al suo interno.
10) Non usare insetticidi a base di
clorpirifos.
Uno studio condotto in Massachusetts (USA) dimostra che causa
un calo dei livelli di testosterone anche del 10%.
11) In bici non usare sellini troppo stretti e
rigidi.
Potrebbero infatti causare disturbi erettivi.
Potrebbe essere quindi
meglio scegliere sellini più larghi e imbottiti.
12) Preferibile non usare cosmetici all'olio
di lavanda e albero del tè.
Una ricerca ha infatti dimostrato una
connessione tra queste sostanze e lo sviluppo di
ginecomastia negli uomini per
un abbassamento del testosterone.
Spauracchio di ogni dieta, i grassi sono in
realtà fondamentali per la salute maschile, poiché favoriscono la produzione di
testosterone.
L'importante sta nel consumarne la giusta "qualità" oltre che
quantità: utili per potenziare la massa muscolare sono quelle che troviamo in
molta frutta secca e nell'olio d'oliva, insieme agli
acidi grassi omega-3 e omega-6.
Un altro fattore per evitare la riduzione del
testosterone è controllare gli stati di
stress e quindi la
produzione di cortisolo, in quanto entrambi questi due ormoni
hanno un comune precursore, il pregnolone che con l’aumentare
dello stress si trasforma in cortisolo anziché in
testosterone.
Importanti per il testosterone sono tra l'altro
le vitamina A, la
vitamina C
e la Vitamina D e lo
zinco.
Uno studio dell'Università di Graz (Austria) dimostra che
gli uomini che hanno almeno 30 nanogrammi di vitamina D per millilitro di sangue
hanno livelli di testosterone più alti.
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- INTEGRATORI CHE POTREBBERO FAVORE
L' AUMENTO DI TESTOSTERONE
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- Disponibili anche i prodotti a base di erbe della
Vipro Life Science.
Altri integratori interessanti sono
-
MuscTone
-
Acidi grassi polinsaturi
-
Tribulus
terrestris