- IL SANGUE, LA SUA FUNZIONE, LA
CIRCOLAZIONE SANGUIGNA, GLI ESAMI DEL SANGUE
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Potremmo definire il sangue come un
tessuto fluido contenuto nei vasi sanguigni degli animali, dalla composizione
complessa, che fa parte della più ampia categoria dei tessuti connettivi.
Il sangue è formato da una parte liquida
e da una parte corpuscolata, composta da cellule o
frammenti di cellule.
La parte
liquida è denominata plasma ed è composta quasi
completamente da acqua; vi si trovano disperse diverse famiglie
di proteine, di cui la più rappresentata è l'albumina,
che svolgono diverse e varie funzioni: omeostasi osmotica,
trasporto di sostanze, regolazione della coagulazione ed altre;
inoltre vi sono disciolti ormoni, elettroliti e gas.
Le cellule ematiche (o del sangue)
si dividono in:
- eritrociti o globuli rossi o
emazie;
- leucociti o globuli bianchi, a
loro volta suddivisibili in : granulociti (neutrofili,
eosinofili e basofili), agranulociti (monociti (detti anche
macrofagi) e linfociti;
- piastrine o trombociti.
I globuli rossi hanno la funzione di
trasportare l'ossigeno a tutte le cellule del corpo; i globuli
bianchi hanno il compito di difendere l'organismo dagli attacchi
di agenti patogeni come ad esempio batteri o virus; le piastrine
infine svolgono un ruolo essenziale nella coagulazione del
sangue.
Le cellule del sangue, nell'uomo adulto
sono prodotte dal midollo osseo, dalle linfoghiandole
(in particolare i leucociti), dalla milza che sono i
principali organi del sistema linfatico. Per la loro
funzione sono detti organi emopoietici.
Il sistema di trasporto più straordinario
del mondo è il nostro sistema circolatorio. La circolazione del sangue è
stata scoperta dal grande medico inglese William Harvey nel 1628.
La sua lunghezza minima è sempre più del
doppio della circonferenza terrestre e varia secondo l'età e gli individui,
da 95.000 a 160.000 chilometri !
Funzionando ininterrottamente fornisce
l'esatta quantità di sangue richiesta da ogni tessuto e da ogni organo, recando
l'alimento e asportando i materiali di rifiuto per centinaia di trilioni di
clienti : le cellule dell'organismo.
Questo prodigioso sistema di trasporto si
ripara da sé. Una puntura di spillo distrugge centinaia di minuscoli vasi
capillari, ma immediatamente ne spuntano dei nuovi. Ci si fa un piccolo
taglio e subito si forma sulla ferita una massa di fibrina che imprigiona
i globuli rossi e chiude la ferita con un coagulo : se ciò non avvenisse,
anche la più piccola ferita potrebbe causare la morte.
Il sangue circola attraverso il sistema
alla velocità approssimativa di circa cinque litri al minuto, da 7.000 a 9.000
litri ogni 24 ore.
Le arterie non sono semplici
condotti, ma tubi muscolari viventi e pulsanti. Il sangue vi affluisce dal
cuore a fiotti, ed
esse regolano questo flusso, rilassandosi ad ogni pulsazione e contraendosi fra
una pulsazione e l'altra.
In tal modo il sangue raggiunge le più
piccole diramazioni del sistema circolatorio come una corrente a corso regolare.
La circolazione del sangue ha due
compiti : il sangue arterioso porta alle cellule un carico misto :
aminoacidi per riparare i tessuti, zucchero per fornire energia, minerali e
vitamine, ormoni, ossigeno.
Nel viaggio di ritorno, attraverso le
vene, il sangue porta via l'anidride carbonica derivante dalla combustione
avvenute nelle cellule, l'eccedenza d'acqua e i residui del metabolismo delle
proteine.
Il principale organo regolatore del sangue
è il fegato.
La quantità di ossigeno in circolazione è
costantemente di circa un litro. L'emoglobina, la proteina contenente
ferro che dà al sangue il suo color rosso, è il vettore di questo gas, fonte di
vita.
In presenza di eccesso di ossigeno,
l'emoglobina cede anidride carbonica e, come un spugna, assorbe ossigeno :
questo avviene nei polmoni. Invece nelle cellule che si trovano lungo il sistema
circolatorio avviene il processo inverso : l'emoglobina cede ossigeno e si
carica di anidride carbonica.
Una delle parti più importanti e
meravigliose del sistema circolatorio consiste nella vasta rete di vasi
capillari, i microscopici punti di congiunzione tra le vene e le arterie.
E' in questi minutissimi vasi, tanto
piccoli che i globuli rossi del sangue vi devono passare in fila indiana, che il
sangue assolve il suo vero e proprio compito, quello cioè di nutrire le
cellule e di assorbirne i materiali di rifiuto.
A tale scopo, le pareti dei vasi
capillari, sono relativamente porose, in modo da permettere all'ossigeno del
sangue di passare attraverso le pareti in una direzione, mentre i prodotti di
rifiuto delle cellule, passano in direzione opposta.
Inoltre,
dai capillari agli spazi intercellulari, c'è un'infiltrazione liquida : ogni
cellula del nostro corpo vive infatti in un bagno di liquido salato, che deve
essere costantemente rifornito in quanto contiene il loro nutrimento.
Il compito incredibilmente complesso di
regolare il traffico sanguigno è svolto da un centro vasomotore posto alla base
del cervello. Gli impulsi nervosi partono da questo punto, contraendo o
dilatando le pareti muscolari delle arterie, come se si aprissero o chiudessero
le chiuse di un sistema di canali.
Vi sono anche altri centri minori di
controllo della distribuzione del sangue. Dopo i pasti ad esempio, il sistema
circolatorio deve occuparsi anzitutto della digestione : il sangue affluisce
alla regione addominale e il cervello può essere messo a razioni ridotte. Ci
prende allora la tipica sonnolenza dopo i pasti.
Ecco perché fare una nuotata dopo i pasti
può essere pericoloso : non c'è sangue a sufficienza per gli organi digerenti e
anche per i muscoli.
I globuli rossi nascono e muoiono
all'incredibile ritmo di 72 milioni al minuto. Nel passare attraverso il fegato,
i globuli rossi invecchiati (la loro vita dura circa 120 giorni), sono tolti
dalla circolazione da microscopiche cellule che hanno la forma di stelle marine.
Essi vengono distrutti ma l'organismo recupera circa l'85% del loro utilissimo
ferro, che il sangue poi trasporta al midollo osseo per formare nuova
emoglobina.
Senza questo miracoloso recupero di ferro
molti di noi morirebbero d'anemia poiché il ferro scarseggia a volte nella dieta
comune!
Oltre ai globuli rossi, il sangue contiene
una grande varietà di globuli bianchi che lottano contro le infezioni. Alcuni di
essi incorporano e divorano batteri che invadono l'organismo.
Il sangue contiene inoltre una serie di
sostanze coagulanti attraverso complicati processi chimici.
Un altro interessante componente del
sangue è dato dalle sostanze chimiche che determinano i gruppi sanguigni.
IL GRUPPO SANGUIGNO
Perché il sangue non è tutto uguale?
Perché può
succedere che un uomo muoia dopo aver subito una trasfusione con un gruppo
sanguigno differente dal suo?
Solo nel 1900
l'austriaco Karl Landsteiner scoprì i gruppi sanguigni : fu lui a denominarli A,
B, AB, 0 anche se non descrisse l'esistenza degli anticorpi.
Fino a quel
momento si credeva che il sangue fosse identico in tutte le persone.
Per questa
scoperta fu insignito del premio Nobel nel 1930.
Il più comune è
il gruppo 0.
I gruppi sanguigni
sono determinati dalla presenza o assenza sulla superficie dei globuli rossi, di
composti chimici chiamati antigeni.
Quello più noto si
chiama AB0 e, a seconda della presenza o assenza dell'antigene A e B
sulla superficie dei globuli rossi, un individuo si può assegnare a uno dei
quattro gruppi, cioé A, B, AB e 0 (zero).
Altrettanto noto è
il sistema Rh, basato sulla determinazione del fattore Rh che può essere
positivo se è presente l'antigene D sulla superficie dei globuli rossi, o
negativo se è assente.
Il gruppo
sanguigno è determinato geneticamente ed individuarlo è importante perché
l'organismo produce anticorpi contro gli antigeni che non riconosce come suoi.
Gli anticorpi del
sistema AB0 sono naturalmente presenti e si sviluppano attorno ai 6 mesi di vita
e sono definiti anticorpi "naturali", perché prodotti fisiologicamente
senza un'esposizione all'antigene.
Altri anticorpi
detti "irregolari" vengono prodotti quando l'organismo entra in contatto con un
antigene che non riconosce come proprio dopo un evento immunizzante come la
trasfusione, il trapianto o la gravidanza.
I soggetti con
gruppo A presentano l'antigene A sulla membrana dei globuli rossi e
sviluppano anticorpi contro l'antigene B, chi ha il gruppo B ha
l'antigene B sulla membrana e anticorpi contro l'antigene A; le persone con
gruppo AB possiedono antigeni A e B e non sviluppano anticorpi; infine chi
ha il gruppo 0 è privo di antigeni, ma sviluppa anticorpi contro gli
antigeni A e B.
Per le
trasfusioni devono essere rispettati i gruppi sanguigni, perché in caso
contrario si rischia l'emolisi, ovvero la distruzione dei globuli rossi
oppure si può provocare un blocco renale, con possibile esito mortale in
entrambi i casi.
Per evitare
l'insorgere di questi problemi nei centri trasfusionali degli ospedali la
determinazione del gruppo sanguigno del paziente che dovrà ricevere la
trasfusione viene fatta due volte, con prelievi effettuati in due momenti
diversi e se possibile da due operatori diversi.
Inoltre e dovere e
responsabilità del medico controllare al momento della trasfusione che i dati in
cartella clinica e quelli sulla sacca di sangue corrispondano, oltre a
verificare che il paziente abbia veramente necessità della trasfusione stessa.
Nel caso si debba
fare la trasfusione in situazioni ad esempio di emergenza, si procede
trasfondendo sangue di gruppo 0 negativo se non si è determinato il gruppo AB0 e
il tipo Rh del paziente.
Purtroppo non si
può escludere l'errore umano.
Il 40 per cento
della popolazione in Italia possiede sangue del gruppo 0, il 36 il gruppo A, il
17 il gruppo B, il 7 percento il gruppo AB.
Per le trasfusioni
chi possiede l'antigene D (Rh positivo) può ricevere sangue Rh positivo o
negativo.
Chi invece non lo
possiede (Rh negativo) può ricevere solo sangue Rh negativo.
Chi possiede
sangue del gruppo sanguigno AB può ricevere sangue da donatori di tipo AB, A, B
e 0.
Le persone con il
gruppo A possono invece ricevere sangue dai gruppi A e 0.
Il sangue di tipo
B è compatibile soltanto con i gruppi B e gruppi 0.
Chi invece ha
sangue di tipo 0 può ricevere solo sangue di tipo 0 ed è considerato donatore
universale.
LE ANALISI DEL SANGUE
Possiamo considerare le analisi del sangue
come esami ormai abituali : eppure sono una delle maggiori conquiste della
scienza medica.
Esse identificano in un batter d'occhio il
veleno accidentalmente ingerito da un bimbo e indicano quale sia la cura che
potrà salvargli la vita.
Quando una malattia altera le normali
funzioni dell'organismo, indizi significativi si riscontrano qua e là nel
sangue.
In alcuni casi l'analisi del sangue
specifica esattamente il malanno.
In altri casi aiuta il "detective" delle
malattie a circoscrivere il campo delle ricerche.
Durante una malattia misura il progresso
verso la guarigione e accerta l'efficacia della terapia praticata.
In alcune circostanze drammatiche dà un
allarme tempestivo che può evitare una morte improvvisa.
Anzitutto il medico esegue un conteggio
dei globuli, per determinarne la quantità esistente nel sangue e ottenere un
quadro approssimativo delle condizioni del paziente.
Inoltre il medico vorrà conoscere il tasso
di emoglobina nel sangue, che è una misura della sua capacità di trasportare
l'ossigeno.
Talvolta il medico vuole sapere la
quantità complessiva del sangue esistente nel corpo, con l'ematocrito, il
rapporto percentuale tra globuli rossi e plasma aiuta a stabilire il volume
totale del sangue.
Altre prove possono stabilire la velocità
di circolazione.
Importante è poi la determinazione del
gruppo sanguigno, indispensabile nel caso sia necessaria una trasfusione.
E' inoltre essenziale che il chirurgo
conosca il tempo di coagulazione : l'emorragia è un grave pericolo quando
la coagulazione è lenta.
La prova della velocità di
sedimentazione misura il tempo occorrente perché, in un campione di sangue,
i globuli rossi si separino dal siero: meno tempo impiegano, più grave è la
malattia.
Le prove per determinare il contenuto
di proteine e dei loro prodotti terminali presenti nel siero sanguigno sono
importanti per controllare il funzionamento dei reni; inoltre i pigmenti
biliari presenti nel sangue misurano l'efficacia del fegato.
Ci sono prove per determinare la
quantità di sodio, di potassio e di altri elettroliti, d'importanza
essenziale per l'equilibrio umorale dell'organismo : il minimo sbilancio, se non
viene corretto, può portare a conseguenze importanti e alla morte.
Una sezione molto importante delle
analisi di laboratorio del sangue è lo studio degli enzimi contenuti nel
sangue : infatti gli enzimi sono grandi manipolatori chimici dell'organismo
presenti in ogni cellula, ad essi si devono le trasformazioni chimiche che sono
alla base di tutti i processi vitali.
Il fegato ha determinati enzimi, il cuore
altri, la prostata altri, le ossa altri, il pancreas altri, etc.
Normalmente gli enzimi sono contenuti
entro le cellule dell'organo ma nelle malattie le pareti cellulari spesso si
alterano, lasciando sfuggire enzimi nella corrente sanguigna. Dato che il tipo
di enzima liberato dipende dalla malattia, gli enzimi non soltanto potrebbero
indicare la presenza del male, ma di precisarne anche la natura.
Questo nuovo mezzo diagnostico si dimostra
prezioso in molti grandi ospedali.
Quando ci si sottopone ad un prelievo
sembra che stringere il pugno non sia positivo. Uno studio britannico ha
rivelato che non appena in 3 laboratori di analisi hanno smesso di chiedere ai
pazienti di stringere il pugno, il numero di esami che presentavano livelli di
potassio pericolosamente alti è diminuito del 38%; infatti secondo gli
scienziati la contrazione dei muscoli spinge il potassio a uscire dalle cellule
e ad entrare in circolo.
Ecco un elenco di alcuni esami del sangue
(per la lettura dei propri esami del sangue si raccomanda di contattare il
proprio medico) :
Acido debole che viene prodotto dalle cellule
durante la degradazione anaerobica (processo chimico che avviene in assenza di
ossigeno) del glucosio.
Il contenuto normale oscilla tra i 5-18 mg/ml di sangue. Un suo aumento è
determinato da varie cause : alcolismo, anemia, cirrosi epatica, da diabete,
eccessi sportivi, insufficienza renale cronica, shock.
La presenza di acido urico nel sangue è detta
uricemia. E' un prodotto di scarto del metabolismo e dovrebbe essere espulso dal
corpo, attraverso i reni, nell'urina. Se ciò non avviene, nel sangue aumenta il
tasso di acido urico.
Valori di riferimento : maschi 3,2-8,1 mg/100 ml; femmine 2,2-7,1 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
alcolismo, da diabete mellito, da digiuno, da eclampsia, da emolisi, da gotta,
da insufficienza renale cronica, da leucemia, da linfomi, da policitemia, da
psoriasi, da citostatici. Valori inferiori a quelli di riferimento possono
essere determinare da anemia, da epatite acuta, da gravidanza, da morbo di
Hodgkin, da malattia di Wilson, da mieloma, da sindrome di Fanconi, da uso di
farmaci antinfiammatori non cortisonici, da steroidi, da antimicetici.
(farmaci).
Ormone naturale che accresce la velocità e la
forza del battito cardiaco, provoca la dilatazione delle vie aeree, migliorando
la respirazione e fa restringere (vasocostrizione) i vasi sanguigni della pelle
e dell'intestino in modo che un accresciuto flusso di sangue raggiunga i
muscoli, consentendo loro di fare fronte alle maggiori necessità richieste dallo
sforzo fisico. Occorre ricordare che non è un esame di routine: per farne una
valutazione di solito si dosa l'acido vanilmandelico urinario che è un
metabolita. Valori di riferimento inferiori a 0,5 mcg/ml di sangue. Valori
superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da feocromocitoma,
da infarto, da ipertensione, da morbo di Cushing, da nefrangiosclerosi.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da infezioni
gravi, da morbo di Addison, da morbo di Parkinson, da sindrome di Waterhouse, da
surrenalectomia.
E' una proteina prodotta nel fegato ; ha molte
funzioni, ma la più importante è quella di mantenere costante il livello dei
liquidi nei vasi sanguigni; quando i livelli sono bassi i liquidi si diffondono
nei tessuti, causando gonfiore.
Valori di riferimento : 55-65% oppure 3,5-5g/100 ml. Valori superiori al normale
possono essere determinati da disidratazione, da sarcoidosi, da tromboangioite o
morbo di Bürger. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere
determinati da alcolismo, da deficit ereditario, da cirrosi epatica, da
collagenopatia, da gravidanza, da infiammazioni, da insufficienza renale
cronica, da ipertiroidismo, da leucemie, da malnutrizione, da neoplasie maligne,
da pancreatite, da ustioni.
Detto anche etanolo, è presente nelle bevande
alcoliche. Nel sangue deve essere assente. In rapporto alla quantità gli
effetti si possono così sintetizzare:
- stato euforico 100-200mg/100ml ovvero 0,1-0,2%
- stato soporoso 200-300mg/100ml ovvero 0,2-0,3%
- stato comatoso 300-500mg/100ml ovvero 0,3-0,5%
- morte potenziale > 500mg/100ml ovvero > 0,5%
Ormone secreto da una parte delle ghiandole
surrenali, la corticale surrenale : è di grande importanza per controllare la
pressione del sangue e regolare la concentrazione di sodio e potassio.
Valori di riferimento : a riposo 10-100 nanogrammi/100ml, dopo sforzo inferiore
a 500 nanogrammi/100 ml. Valori superiori a quelli di riferimento possono essere
determinati da feocromocitoma, da gravidanza, da ipertiroidismo, da
nefrangiosclerosi ipertensiva, da uso di contraccettivi e diuretici.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da diabete
mellito, da etilismo (abitudine a fare uso di bevande alcoliche), da gravidanza
a termine, da insufficienza del surrene, da ipopituitarismo, da sindrome adreno
genitale, da surrenalectomia.
Appartiene al gruppo delle globuline. Valori di
riferimento : 2-5% oppure 0,2-0,4g/100ml. Valori superiori a quelli di
riferimento possono essere determinati da brucellosi, da insufficienza renale
cronica, da ittero ostruttivo, da leucemie acute, da neoplasie maligne, da
reumatismo articolare acuto, da sepsi, da traumi, da ustioni. Valori
inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da enteropatie, da
epatite acuta virale, da epatopatia cronica, da leucemia linfatica cronica, da
malattia di Wilson.
Appartiene al gruppo delle globuline. Valori di
riferimento 7 - 10% oppure 0.4 - 0.8 g/100 ml. Valori superiori a quelli
di riferimento possono essere determinati da colecistite, da infarto cardiaco,
da insufficienza renale cronica, da leucemia acuta, da morbo di Hodgkin, da
neoplasie maligne. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere
determinati da gastroenterite, da steatorrea.
Vedi Transaminasi GPT.
Un enzima che interviene nella idrolizzazione
dell'amido introdotto principalmente nel pancreas, meno nelle ghiandole
salivari. Valori di riferimento 10 - 220 U/l. Valori superiori a quelli di
riferimento possono essere determinati da alcolismo, da calcolosi biliare, da
gravidanza extrauterina, da insufficienza renale cronica, da morbillo, da
parotite epidemica, da pancreatite acuta, da ulcera peptica, da uso di
diuretici, da antinfiammatori non cortisonici, da steroidi. Valori inferiori a
quelli di riferimento possono essere causati da cirrosi epatica, da epatite
acuta virale, da intossicazione, da esteri fosforici, da necrosi del pancreas.
Proteina che inibisce gli enzimi che scindono le
proteine tripsina o chimotripsina. Valori di riferimento 190 - 350 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere causati da AIDS, da
collagenopatie, da infezioni gravi, da neoplasie, da uso di contraccettivi.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere causati da carenza
congenita, da cirrosi epatica, da enfisema polmonare, da ulcera peptica, da
ustioni.
Vedi PT o tempo di protrombina.
Vedi Transaminasi GOT.
E' il tasso della quantità di azoto nel sangue ed
indica con precisione la funzionalità dei reni; valori diversi da quelli di
riferimento indicano una imperfetta depurazione del sangue da parte dei reni.
Sono ritenuti valori normali 10 - 50 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli normali possono essere causati da cirrosi, da
collagenopatie, da diabete mellito, da disidratazione, da emorragie
gastrointestinali, da glomerulonefrite, da gotta, da leptospirosi, da mieloma
multiplo, da nefrangiosclerosi, da pielonefrite, da sindrome di Conn, da shock,
da TBC renale, da traumi, da ustioni. Valori inferiori a quelli normali possono
essere causati da dieta ipoproteica, da epatite acuta virale, da ipopituitarismo,
da necrosi epatica, da uso di salicilati (farmaci) e glucocortisoidi.
E' un pigmento contenuto nella bile dell'uomo.
Essa si riforma in seguito alla demolizione dell’emoglobina appartenenti ai
globuli rossi smantellati al termine della loro vita (circa 120 giorni). Questa
bilirubina viene trasportata dal sangue che la trasforma per renderla solubile
in acqua. Si divide in bilirubina diretta (già formata dal fegato) indiretta
(non ancora "lavorata" dal fegato).Se il fegato si ammala oppure vengono
distrutti globuli rossi in eccesso (anemia emolitica) la bilirubina aumenta. Il
suo aumento si accompagna ad una colorazione della congiuntiva oculare e della
pelle (ittero).
Vedi Bilirubina. Valori normali inferiori a
0.2mg/100ml. Valori superiori al normale possono essere determinati da cirrosi
epatica, da epatite tossica, da infezioni gravi, da neoplasie epatiche, da
toxoplasmosi, da uso di contraccettivi, di citostatici, di tetraciclina
(antibiotici), di antinfiammatori non cortisonici, di steroidi.
Vedi Bilirubina. Valori normali inferiori
a1mg/100ml. Valori superiori al normale possono essere determinati da anemia
emolitica, da anemia perniciosa, da ematomi, da emorragie gastrointestinali, da
ipertiroidismo, da malattia di Gilbert, da interventi diretti a ridurre la
anomala pressione dovuta a un eccesso di liquido (liquido cerebrospinale,
sangue), da uso di steroidi, da rifampicina (farmaco antibatterico usato nella
terapia della tubercolosi).
Una delle forme dei globuli bianchi o leucociti .
Valori normali 0-2% del totale dei leucociti. Valori superiori a quelli
normali possono essere determinati da epatite acuta, da insufficienza renale
cronica, da leucemia, da morbillo, da pertosse, da rettocolite ulcerosa.
Valori inferiori a quelli normali possono essere causati da gravidanza, da
infezioni acute, da ipertiroidismo, da uso di estrogeni.
E’ un metallo che entra (come ione, particella
con carica positiva) nella maggior parte dei processi biologici. La ricerca di
questa sostanza è molto richiesta, perchè il calcio è fondamentale per il nostro
corpo. È essenziale non solo per la formazione e lo sviluppo delle ossa, dei
denti e delle unghie, ma anche per il processo di coagulazione del sangue, per
l’attività dei muscoli e per il sistema nervoso centrale, per la digestione di
alcuni cibi. L’organismo lo assorbe attraverso gli alimenti, del quale ne sono
particolarmente ricchi il latte e i suoi derivati, le uova, il pesce, la frutta,
gli ortaggi a foglia verde. La sua presenza nel sangue è detta calcemia. Un
aumento marcato (ipercalcemia) può causare calcificazioni, alterazioni
dell’elettrocardiogramma, stitichezza, nausea, calcoli renali. Una diminuizione
marcata provoca la tetania (contrazione muscolare involontaria). Sono
considerati valori normali 9 - 11 mg/100 ml di sangue (nel bambino 10 - 12)
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da
acromegalia, dall’uso di contraccettivi, da farmaci cortisonici, da diuretici,
da iperparatiroidismo, da iperprotidemia, da ipersensibilità alla vitamina D, da
ipervitaminosi D, da leucemia, da linfomi, da metastasi ossee, da mieloma
multiplo, da morbo di Hodgkin, da morbo di Paget, da malattia di Von
Recklinghausen da sarcoidosi, da tireotossicosi, da uso di farmaci contenenti
litio. Valori inferiori al normale possono essere causati da carenza di vitamina
D, da cirrosi epatica, da deficit di apporto alimentare, da insufficienza renale
cronica, da ipoparatiroidismo, da osteomalacia, da pancreatite acuta, da
paratiroidectomia, da steatorrea.
Ormone prodotto da gruppi di cellule e che,
nell’uomo, sono situate nella tiroide; controlla il livello di calcio che è
presente nel sangue rallentando la velocità con cui il calcio stesso viene
liberato dalle ossa (abbassa il calcio ematico).
Sono considerati valori normali quelli inferiori a 15 picogrammi (pg)/ml.
Valori superiori a quelli normali possono essere determinati da alcolismo, da
gravidanza, da neoplasia della mammella, del polmone e della tiroide.
Globulina prodotta dal fegato, permette il
trasporto del rame nel sangue. Sono considerati valori normali 20 - 50
mg/100 ml. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati
da cirrosi epatica, da linfogranuloma maligno, da malattia di Hodgkin, da
reumatismo agli arti, da uso di estroprogestinici. Valori inferiori a quelli
ritenuti normali possono essere causati da alcolismo, da epatite cronica, da
malnutrizione, da morbo di Wilson.
E’ un grasso; importante costituente delle
cellule dell’organismo. Può avere origine dal cibo (latte e derivati, carne,
uova ecc.), ma la maggior parte è fabbricata dal fegato a partire da una vasta
gamma di sostanze. La ricerca di questa sostanza nel sangue concorre, con la
ricerca dei trigliceridi, a valutare i grassi nell’organismo. Può essere
eliminato (tramite la sintesi degli acidi biliari) per via epatica (fegato) o
per via intestinale. Viene differenziato in due gruppi:
1-Colesterolo "buono" o HDL perchè se la maggiore parte del colesterolo presente
nel sangue è sottoforma di lipoproteine a elevata densità (High Density
Lipoproteins, HLD) sembra avere un effetto protettivo nei confronti della
malattia arteriosa, perchè le molecole HDL hanno una struttura molto grande e
tali dimensioni consentono loro di "spazzare" fisicamente le arterie e di
ripulirle dai depositi arteriosclerotici; inoltre le HDL hanno la funzione di
riportare il colesterolo nel fegato, quindi di sottrarlo al sangue; quindi il
colesterolo HDL è molto utile ed è importante che il suo livello sia alto,
maggiore di 35 mg/dl; una persona che ha un colesterolo totale alto ma un HDL a
un livello maggiore di 35 non è a rischio, quanto una persona che insieme a un
colesterolo totale alto, presenta un livello di HDL basso, inferiore a 35.
2-Colesterolo "cattivo" o LDL perchè se la maggiore parte del colesterolo è
sottoforma di lipoproteine a bassa densità (Low Density Lipoproteins, Ldl)
aumenta il rischio di sviluppo di aterosclerosi. Il colesterolo è una sostanza
essenziale, che rappresenta la base chimica per la sintesi di alcuni ormoni ed
entra in gioco anche come "mattone" nella formazione di tutte le membrane delle
cellule.
Sono considerati valori normali 120 - 220 mg/100 ml per il colesterolo totale,
40 - 80 mg/100 ml per l’HDL, 70 - 180 mg/100 ml per l’LDL.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati da diabete,
da epatite cronica, da uso di contraccettivi, da intossicazione, da
ipoproteinemie, da ipotiroidismo, da lupus eritematoso, da morbo di Cushing, da
obesità, da pancreatite acuta, da sindrome nefrosica.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da anemie
croniche, da epatopatie terminali, da ipertiroidismo, da morbo di Addison, da
malnutrizione, da sepsi, da malassorbimento, da malattie neoplastiche.
E’ un componente del sangue che viene eliminato
con l'urina; segnala la funzionalità del rene in quanto viene eliminata dai reni
stessi attraverso l’urina. Se la presenza di creatinina nel sangue è troppo
elevata, ciò significa che i reni non riescono a farla passare nelle urine e
quindi non svolgono bene il loro lavoro. In alcuni casi anche il fatto di
alimentarsi di troppa carne può contribuire ad alzare il tasso di creatinina nel
sangue. Sono ritenuti valori normali 0 - 1,5 mg/dl. Valori superiori a quelli
considerati normali possono essere causati da insufficienza renale, da
dermatomiosite, da eccessi sportivi, da ipertiroidismo, da miastenia, da traumi,
da ustioni. Valori inferiori possono essere causati da anemie, da atrofia
muscolare, da ipotiroidismo, da leucemia, da mioglobinuria.
Esame di tolleranza al glucosio che permette una
sicura diagnosi del diabete. Viene eseguita facendo prelievi del sangue a
digiuno e dopo l’introduzione di 100 grammi di glucosio.
Valori normali massimi:
- a digiuno 120 mg/100 ml
- dopo 30 minuti 170 mg/100 ml
- dopo 60 minuti 170 mg/100 ml
- dopo due ore 130 mg/100 ml
- dopo tre ore 110 mg/100 ml
L’elettroforesi del siero analizza le proteine
presenti nel siero del sangue. Le proteine del siero sono importantissimi
valori, che possono mettere in luce un gran numero di malattie. La maggior parte
di queste proteine viene prodotta dal fegato e alcuni tipi di proteine vengono
rilasciate nel sangue da cellule del sistema immunitario, cioè il sistema delle
difese naturali dell’organismo. È un esame che deve essere effettuato a digiuno.
L’uso di antibiotici può dare dei risultati non corretti. Con questo esame
vengono individuate, in particolare, le seguenti proteine (vedere le singole
voci): albumina, alfa 1 globuline, alfa 2 globuline, beta globuline, gamma
globuline.
Esame che misura la quantità percentuale dei
globuli rossi rispetto alla frazione liquida del sangue; la sua sigla è HMT.
Valori considerati normali sono 38 - 52% per l’uomo, 36 - 46% per la donna.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da alcolismo,
da diabete, da insufficienza renale acuta, da peritonite, da policitemia, da
poliglobulia, da uso di diuretici, da ustioni, da vomito, da disidratazione.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie, da
aplasie midollari, da carenza di ferro, da carenza di vitamina B12, da cirrosi
epatica, da collagenopatie, da emorragie, da infezioni gravi, da insufficienza
renale cronica, da leucemie, da tumori maligni.
E’ l’esame del sangue più eseguito. Esso
contempla il conteggio del numero dei globuli rossi (eritrociti), dei globuli
bianchi (leucociti) e delle piastrine (trombociti), nonchè la determinazione
quantitativa dell’emoglobina. Con la formula leucocitaria, il laboratorio
fornisce la percentuale di ciascun tipo di globulo bianco (granulociti
neutrofili, eosinofili e basofili monociti, linfociti). In conclusione
l’emocromo è suddiviso al suo interno in diverse "sottoanalisi" a seconda che
esse riguardino ora l’uno ora l’altro componente del sangue. Tra queste si
ricordano l’ematocrito (HMT), l’emoglobina (Hb), il conteggio dei globuli
bianchi, il conteggio delle piastrine (vedere le singole voci). È detto anche
esame emocromocitometrico che letteralmente significa "misurazione del colore
del sangue e del numero delle sue cellule, cioè dei globuli". Implica un
prelievo di poche gocce di sangue e non arreca che un fastidio minimo.
L’emogramma normale (ci sono varianti in rapporto all’età e al sesso), è così
rappresentato:
Formula leucocitaria
- Eritrociti 4-5 milioni/mmc
- Leucociti 4-8 mila/mmc
- Piastrine sino a 150000/mmc
- Emoglobina (Hbg) 16%
- Linfociti 20-35%
- Monociti 3-7%
- Neutrofili 55-65%
- Eosinofili 0-3%
- Basofili 0-2%
Proteina, costituente principale dei globuli
rossi, adibita principalmente al trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai tessuti;
nel suo viaggio di ritorno nel sangue venoso l’emoglobina trasporta invece
anidride carbonica ai polmoni dai quali questa viene espulsa con l’aria
espirata. La sua formazione avviene nel midollo osseo simultaneamente a quella
degli eritrociti immaturi; in un globulo rosso esistono circa 350 milioni di
molecole di emoglobina, ciascuna delle quali in grado di trasportare quattro
molecole di ossigeno. Sono considerati valori normali quelli compresi fra 14-18
g/100 ml per gli uomini e 12-16 g/100ml per le femmine Valori superiori a
quelli considerati normali possono essere causati da diarrea, da disidratazione,
da enfisema, da policitemia, da poliglobulia, da shock, da ustioni, da
trasfusioni ripetute.Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere
causati da aplasia midollare, da collagenopatie, da deficit di ferro, da deficit
di vitamina B12, da emorragie, da epatopatie, da infezioni gravi, da
insufficienza renale cronica, da leucemie, da morbo di Cooley, da morbo di Crhon,
da metrorragia, da neoplasie maligne, da ulcera peptica, da morbo di Hodgkin.
E’ una varietà di globuli bianchi. Valori normali
fino a 250/mmc. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere
causati da allergie, da eczemi, da granulomatosi, da leucemie, da morbo di
Addison, da morbo di Hodgkin, da neoplasie maligne, da irradiazioni, da
scarlattina. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere
causati da agranulocitosi, da insufficienza renale cronica, da interventi
chirurgici, da ipotiroidismo, da shock anafilattico, da traumi, da uso di
farmaci cortisonici.
O globuli rossi, corpuscoli che trasportano
ossigeno e anidride carbonica, del diametro medio di 8 micron (8 millesimi di
millimetro) a forma di disco. Valori normali 4.800.000 - 5.600.000 /mmc
(millimetro cubo) per l’uomo e 4.600.000 - 5.200.000 /mmc per la donna. Alla
nascita sono molto di più, tra i 7 e gli 8 milioni/mmc, ma dopo pochi giorni
scendono ai valori normali. Essendo 5 i litri di sangue, possediamo in totale 25
mila miliardi di globuli rossi (l’uno accanto all’altro coprirebbero una
superficie pari a quella di un campo di calcio). All’esame è possibile calcolare
anche altri parametri dei quali riportiamo anche i valori ritenuti normali:
- MCD (Mean Corpuscolar Diameter = diametro medio di ciascun eritrocita) 7-8
micron
- MCV(Mean Corpuscolar Volume = volume medio dei globuli rossi) HMT/n° globuli
rossi in milioni 80-94 femtolitri
- MCH (Mean Corpuscolar Haemoglobin = quantità di emoglobina presente in ciascun
globulo rosso) Hb/n° globuli rossi in milioni 27-32 picogrammi
- MCHC (Mean Corpuscolar Haemoglobin Concentration = concentrazione media di
emoglobina in ciascun globulo) Hb/HMT 28-36 g/100ml di soli globuli rossi
- MCT(Mean Corpuscolar Thickness = spessore medio di ciascun globulo rosso)
1,7-2,5 micron
- PCV (Packed Cell Volume = volume dei globuli ammassati rispetto al sangue
totale) donna 36-47% uomo 40-50%
Valori superiori al normale possono essere causati dall’altitudine, da
insufficienza respiratoria, da policitemia, da talassemia .
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemie o da
emorragia.
Ormoni femminili che guidano nelle bambine lo
sviluppo dell’apparato genitale femminile; sono secreti dall’ovaio, dal surrene,
dalla placenta durante la gravidanza, dal testicolo. Regolano il ciclo
mestruale, la gravidanza, la fertilità, i caratteri sessuali.
I valori normali sono variabili per età, sesso, fase del ciclo, tipo di
estrogeno. Valori superiori a quelli considerati normali possono essere causati
da cirrosi epatica, da gravidanza, da neoplasia dell’ovaio, del surrene e del
testicolo, da uso di contraccettivi. Valori inferiori a quelli ritenuti normali
possono essere causati da gestosi, da ipogonadismo, da ipopituitarismo, da
iposurrenalismo.
Globulina che partecipa al processo di
coagulazione del sangue. Si definisce protrombinemia la presenza di protrombina
nel sangue. Si misura come attività protrombinica(70 - 110%). Valori
superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da eccesso di
vitamina K e da uso di contraccettivi. Valori inferiori a quelli ritenuti
normali possono essere causati da cirrosi epatica, da collagenopatie, da
epatite, da carenza di vitamina K, da insufficienza renale cronica, da
pancreatite, da uso di salicilati, di antibiotici, di anticoagulanti.
Indica il ferro presente a livello del fegato,
cioè la riserva in ferro. Sono considerati valori normali 5 - 177 ng
(nanogrammo, 1 ng = 1 miliardesimo di grammo) /100ml. Valori superiori a
quelli ritenuti normali possono essere determinati da eccessiva introduzione di
ferro, da emacromatosi, da leucemia, da neoplasie maligne, da trasfusioni.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere causati da poca
introduzione di ferro, da emorragie, da gravidanza.
Elemento essenziale per alcuni enzimi e per la
formazione del pigmento dei globuli rossi e quindi è indispensabile per il
trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti del corpo umano. La sua concentrazione
nel sangue è detta sideremia. Il ferro si "muove" nel corpo grazie ad altre
sostanze, le proteine, che lo catturano e lo depositano nei tessuti oppure lo
mettono in circolo. Sono considerati normali valori di 37-147 mcg
(microgrammi)/100 ml. Il valore del ferro è, però, molto variabile: è più alto
al mattino e si modifica a seconda delle condizioni dell’individuo in quello
specifico momento, ad esempio in corso d'infezione si abbassa. Per ottenere
risultati più precisi, bisogna dosare un’altra sostanza, la ferritina: se questa
si abbassa , significa che i depositi di ferro sono molto scarsi. Valori
superiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da anemia aplastica,
da anemia mediterranea, da epatite virale acuta, da leucemie, da trasfusioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere causati da
allattamento, da anemia dovuta a scarsa introduzione di ferro con gli alimenti
(si trova in fegato, in uova, in pesci, in ortaggi a foglia verde, in frutta a
guscio e limoni), da diabete, da emorragie, da età avanzata, da infezioni
croniche, da insufficienza renale, da neoplasie.
Sostanza proteica (globulina) che interviene con
gli altri fattori della coagulazione a favorire la coagulazione del sangue, in
quanto si trasforma in fibrina (proteina filamentosa che forma l’impalcatura del
coagulo).
Sono considerati normali valori di 200-400 mg/100 ml. Valori superiori a quelli
ritenuti normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da
arteriosclerosi, da cirrosi, da epatite virale, da gotta, da gravidanza, da
infarto del miocardio, da insufficienza renale, da mieloma multiplo, da uso di
contraccettivi, da traumi, da ustioni. Valori inferiori a quelli ritenuti
normali possono essere determinati da carcinoma della prostata, da emorragie, da
intossicazioni da fosforo, da infezioni gravi, da insufficienza epatica, da
somministrazione di anticoagulanti.
E’ un enzima dosabile nel sangue, prodotto dalla
prostata, dalla milza, dal fegato, dai globuli rossi, dalle piastrine e dal
midollo osseo. Il dosaggio della frazione prostatica serve in modo particolare
per confermare o meno il sospetto di cancro della prostata
Sono considerati valori normali della fosfatasi acida prostatica sino a 4,2 mU/ml
per gli uomini e fino a10 per la fosfatasi acida totale e sino a 3 mU/ml per le
donne. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
carcinoma alla prostata, da emolisi,da infarto del miocardio, da
iperparatiroidismo, da ipertrofia della prostata, da malattia di Gaucher
(malattia ereditaria a carattere familiare, dovuta ad accumulo di una sostanza
grassa, la cerasina, e di altre simili, nelle cellule della milza, dei polmoni e
delle ghiandole endocrine), da malattia di Paget, da metastasi ossee, da mieloma
multiplo, da osteopetrosi.
E' un enzima dosabile nel sangue, prodotto
dall’intestino, dal fegato, da ossa e placenta; si trova nelle vie biliari. Il
suo dosaggio viene eseguito per stabilire, in modo particolare, eventuali
malattie delle ossa. Sono considerati valori normali 90-250 mU/ml negli adulti e
100-700 mU/ml nei bambini. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono
essere determinati da artrite deformante, da carcinoma biliare, da epatite, da
malattia di Paget, da metastasi epatiche e ossee, da mieloma, da mononucleosi,
da osteomielite, da rachitismo, da sarcoidosi, da fratture ossee,da
insufficienza renale, da sarcoma osteogenico, da diete ricche di proteine. Un
suo aumento, insieme all’aumento di transaminasi (vedere), di bilirubina
(vedere) e gamma GT (vedere), può quasi sicuramente decretare la presenza di una
alterazione alle vie biliari. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono
essere causati da anemia, da età avanzata, da ipotiroidismo, da malnutrizione.
Prodotti a livello epatico, partecipano alla
formazione delle lipoproteine (colesterolo HDL, LDL). Sono considerati valori
normali 100-300 mg/100 ml. Valori superiori a quelli ritenuti normali possono
essere determinati da bulimia, da cirrosi epatica, da diabete mellito, da
epatopatie croniche, da insufficienza renale cronica, da iperlipemia, da
ipertiroidismo, da obesità, da pancreatite cronica. Valori inferiori a quelli
ritenuti normali possono essere determinati da anoressia, da digiuno, da
ipertiroidismo, da malnutrizione, da steatorrea.
Globuline che hanno la funzione di anticorpi.
Appartengono a 5 classi diverse: IgG, IgA, IgM, IgD, IgE. Sono considerati
valori normali quelli compresi tra 600 - 2300/dl; Per ognuna delle 5 classi i
valori normali sono:
- IgG 800-1800 mg/dl;
- IgA 9-450 mg/dl;
- IgM 60-28 mg/dl;
- IgD inferiore a15 mg/dl;
- IgE inferiore a 150 I.U./l
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
cirrosi, collagenopatie, da epatite acute, da ittero, da mononucleosi, da morbo
di Hodking, da neoplasie maligne, da plasmocitosi, da sepsi croniche, da
tiroidite di Hashimoto. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono
essere determinati da AIDS, da insufficienza renale cronica, da sepsi acute, da
sindrome di Cushing, da uso di farmaci come gli steroidi.
O gammaglutamiltranspeptidasi. Enzima situato
nelle cellule del fegato, del cuore, del pancreas e del rene. Sono ritenuti
valori di riferimento 7-33 U/l. Valori superiori a quelli considerati normali
possono essere determinati da alcolismo, da epatite virale acuta, da infarto del
miocardio, da metastasi epatiche, da nefrosi, da tumori maligni.
Indica la concentrazione nel sangue di glucosio,
zucchero che si origina dal metabolismo di glicogeno, di ammino acidi e grassi
introdotti con gli alimenti. Sono considerati valori normali 70-110 mg/100 ml.
Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
avvelenamento da ossido di carbonio (CO), da diabete mellito, da feocromocitoma,
da ictus cerebrale, da infarto cardiaco, da insufficienza renale cronica, da
ipertiroidismo, da neoplasia del pancreas, da pancreatite, da sindrome di
Cushing, da stress, da uso di farmaci contraccettivi e diuretici. Valori
inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da cirrosi
epatica, da digiuno, da epatopatia cronica, da ipertermia, da ipotiroidismo, da
neoplasia del pancreas, da neoplasia dell’ipofisi, da necrosi epatica, da
sarcomi, da sindrome di Zollinger-Ellison, da farmaci betabloccanti (chiamati
anche bloccanti-adrenergici, prescritti principalmente per il trattamento delle
malattie cardiache), da insulina.
Vedere LEUCOCITI.
Sono proteine presenti nel sangue, con nomi e
funzioni diverse, come il trasporto di sostanze nel sangue e il compito
specifico è di fornire all’organismo le difese contro gli agenti esterni. Se
dall’analisi di laboratorio risulta che la quantità è diversa dalla media,
significa che sono in atto delle infezioni o malattie. Possono essere suddivise
in tre gruppi principali : alfa, beta e gamma globuline.
Vedere ERITROCITI.
Vedere TRANSAMINASI GOT
Vedere TRANSAMINASI GPT
Vedi EMATOCRITO
Vedere GAMMAGLOBULINE.
Ormone prodotto e immesso in circolo dal pancreas
il cui compito è quello di permettere alle cellule di utilizzare il glucosio.
Sono ritenuti valori normali 10-40 microU/l. Valori superiori a quelli ritenuti
normali possono essere determinati da alcolismo, da cirrosi epatica, da dieta,
da epatopatia cronica, da insulinoma, da sindrome di Cushing, da uso di
diuretici e cortisonici. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono
essere determinati da diabete giovanile, da pancreatite postalcolica, da
pancreasectomia, da terapia con insulina.
Chiamati anche globuli bianchi; sono conteggiati
con speciali apparecchi contaglobuli. Ce ne sono di diversi tipi: basofili,
eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili. La loro funzione è quella di
difendere l’organismo dalle infezioni. L’esame che evidenzia la percentuale dei
diversi globuli bianchi presenti nel sangue si chiama formula leucocitaria
(vedere emocromo). È molto importante, quando c’è un aumento di globuli bianchi,
sapere quale tipo sia aumentato: in questo modo, si può stabilire che tipo di
infezione è in atto. Per avere un quadro più preciso vedere le singole voci
(basofili, eosinofili, linfociti, monociti, neutrofili). Sono considerati valori
normali un numero di 4.000-10.000 in un millilitro cubo di sangue. Valori
superiori possono essere determinati da infiammazioni o infezioni: se aumentano
i neutrofili la infezione è di natura batterica, se aumentano i linfociti è
tendenzialmente di origine virale, se aumentano quelli eosinofili si può pensare
o ad una allergia o ad una infestazione da parassiti. Quando i globuli bianchi
raggiungono picchi altissimi (da 30 mila a centinaia di migliaia) si hanno le
leucemie.
Cellule appartenenti a un gruppo di globuli
bianchi di importanza essenziale per la funzionalità del sistema immunitario
dell’organismo. Sono considerati valori normali un numero di 1500-3000 in un
millimetro cubo di sangue Valori superiori a quelli ritenuti normali
possono essere determinati da artrite reumatoide, da epatite, da gotta, da
infezioni, da morbo di Crohn, da mononucleosi, da pertosse, da uso di farmaci,
da vaccinazioni. Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere
determinati da AIDS, da aplasia midollare, da insufficienza renale, da
irradiazioni, da linfomi, da lupus eritematoso, da malattia di Hodkin, da
miastemia, da neoplasie maligne, da uso di farmaci citostatici e cortisonici.
E' un enzima in grado di scindere i trigliceridi
(vedere) in altre sostanze (glicerolo e acidi grassi); è prodotto dal pancreas.
Sono considerati valori normali 8-60 U/l. Valori superiori a quelli di
riferimento possono essere causati da anestesia, da calcolosi biliare, da
neoplasia del pancreas, da pancreatite, da peritonite, da uso di farmaci
anticoagulanti. Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere
determinati da cirrosi.
E' un enzima presente nei globuli bianchi, nel
muco nasale, nelle ghiandole lacrimali e soprattutto nella saliva; è dotato di
azione antinfettiva: uccide microbi e virus ed è una delle difese naturali di
cui dispone l’organismo. Valori di riferimento 2-12 microgrammi (mcg)/ml
Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da infezioni
renali, da leucemie, da policitemia, da sarcoidosi, da ustioni. Valori inferiori
a quelli di riferimento possono essere determinati da granulocitopenia, da
ipoplasia midollare.
Elemento metallico che svolge numerosi ruoli
essenziali per l’organismo: è indispensabile per la formazione delle ossa e dei
denti, per la contrazione muscolare, per la trasmissione degli impulsi nervosi e
per l’attivazione di molti enzimi. Valori di riferimento 1,5-2,5 millequivalenti
(mEq)/l. Valori superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
diabete insipido, da digiuno, da disidratazione, da eccessiva ingestione, da
febbre, da insufficienza renale cronica, da ipotiroidismo, da sudorazione, da
uso di diuretici.
Valori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da
alcolismo, da asportazioni intestinali, da cirrosi epatica, da citostatici, da
deficit di assorbimento, da diarrea, da diabete mellito, da diuretici, da
glomerulonefrite cronica, da iperparatiroidismo, da pancreatite, da traumi, da
ustioni.
E' il volume corpuscolare medio dei globuli
rossi. Valori normali: 82-96 micron3. Valori superiori a quelli normali possono
essere determinati da alcolismo, da anemia megaloblastica, da enteriti, da
metastasi, da sferocitosi. Valori inferiori a quelli normali possono essere
determinati da emoglobinopatie, da morbo di Cooley, da talassemia, da tumori
maligni, da anemia ferropriva.
E' una proteina, "gemella"dell’emoglobina che si
trova nei muscoli, ai quali conferisce il loro caratteristico colore rosso.
Valori normali: deve essere assente nel sangue. La presenza nel sangue può
essere determinata da alcolismo, da predisposizione familiare, da infarto
cardiaco, da ipertermia, da sforzi fisici, da shock, da traumi, da ustioni.
E' un tipo di leucociti (vedere); sono cellule
del sangue di grandi dimensioni, più grandi rispetto agli altri leucociti. Sono
considerati valori normali un 2-12% del numero totale dei leucociti (num.
assoluto 200-1000).
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da
collagenopatie, da endocarditi, da leucemia, da morbo di Crohn, da malattia di
Hodgkin, da mononucleosi, da neoplasie maligne, da rettocolite ulcerosa, da
sarcoidosi, da tifo.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da
anemie, da irradiazioni.
Appartengono alla serie dei globuli bianchi e ne
rappresentano la classe più numerosa; in genere aumentano nelle infezioni
batteriche. Sono considerati normali valori un 40-75% rispetto al totale dei
leucociti (numero assoluto 1800-7200). Valori superiori a quelli considerati
normali possono essere determinati da artrite reumatoide, da emorragie, da
gotta, da gravidanza, da infarto cardiaco, da infezioni acute ad esempio
appendicite acuta, da leucemie, da neoplasie maligne, da pancreatite, da uso di
farmaci cortisonici, da ustioni, da vaccinazioni.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da
agranulocitosi, da anemie, da cirrosi epatica, da epatiti croniche, da
influenza, da lupus eritematoso, da malaria, da mononucleosi, da morbillo, da
parotite, da rosolia, da salmonellosi, da tifo, da intossicazione da benzolo, da
piombo, da terapia radiante e antiblastica.
Sono i più piccoli elementi figurati del sangue
che contribuiscono alla coagulazione; aggregandosi insieme in particolari
situazioni (traumi, ferite, emorragie) bloccano le emorragie. La loro
aggregazione è un fenomeno sfavorevole quando tende ad avvenire in condizioni
normali, perchè può portare alla trombosi. La loro diminuzione causa alterazioni
dell'emostasi con allungamento del tempo di emorragia. Sengono presi come
valori di riferimento un numero di 150.000-400.000 per millimetro cubo di
sangue. Valori superiori a quelli presi come riferimento possono essere
determinati da carcinomi, da carenza di ferro, da troppo esercizio fisico, da
febbre reumatica, da infiammazioni, da leucemie, da morbo di Hodkin, da
osteomieliti, da parto, da policitemia, da splenectomia, da traumi, da uso di
vitamina B12.
Valori inferiori a quelli presi come riferimento possono essere determinati da
anemia aplastica, da deficit di vitamina B12, da infezioni virali, da
leptospirosi, da leucemia, da linfomi, da malaria, da porpora, da trasfusioni,
da uso di antibiotici, di barbiturici, di diuretici, di fenilbutazone (farmaco
antinfiammatorio non steroideo, FANS), usato per alleviare i sintomi di alcuni
tipi di artrite, di ipoglicemizzanti (farmaci per diabetici che abbassano la
glicemia stimolando la produzione di insulina da parte del pancreas: sono
compresse da prendere per bocca), da PAS (sigla che sta per indicare acido
para-amminosalicilico, farmaco usato nella cura della tubercolosi), di
piramidone e di sulfamidici (categoria di farmaci storici perchè furono i primi
ad essere usati contro le infezioni; oggi sono in gran parte sostituiti dagli
antibiotici).
E' un minerale presente nelle cellule e nel
sangue; da esso dipende l’attività dei muscoli, non ultimo il cuore di cui
contribuisce a regolare il battito; regola l’equilibrio idrico dell’organismo.
Nel siero la sua presenza è minima; si trova nell’interno della cellula.
Sono considerati valori normali 3,5-5,2 milliequivalenti (mEq)/l. Valori
superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da diabete
mellito, da eccessiva introduzione, da infezioni, da insufficienza renale, da
traumi, da uso di chemioterapici e penicillina, da ustioni. Molto potassio e
poco sodio è una condizione che comporta alterazioni delle membrane cellulari,
che possono comportare modificazioni a livello muscolare. Valori inferiori a
quelli considerati normali possono essere determinati da diarrea, da uso di
cortisone, da malnutrizione, da morbo di Addison, da uso di diuretici, da
vomito. Una situazione con molto sodio e poco potassio indica che si è ridotta
la parte liquida del sangue e ciò provoca alterazione della funzionalità dei
muscoli.
Si tratta di un antigene prostatico specifico.
Valori normali: 0.0-4.0 ng/mL. Valori superiori a quelli considerati normali
possono essere determinati da carcinoma prostatico, iperplasia prostatica
benigna, flogosi prostatiche.
Si tratta di esami di solito richiesti prima di
un intervento chirurgico, in caso di alcune malattie del sangue (come
l’emofilia) oppure semplicemente come check-up. Sono prove di laboratorio che
consentono di valutare il tempo di coagulazione del plasma. La coagulazione è
quel processo che si innesca nel momento in cui c’è una rottura di uno o più
vasi sanguigni e che, attraverso un meccanismo complesso che coinvolge diverse
sostanze, blocca l’emorragia. E appunto la protrombina (vedere) è una proteina
che svolge questo delicato meccanismo di riparazione della rottura dei vasi
sanguigni. Nel soggetto normale il tempo di protrombina (PT) è di 12-15
secondi (a seconda dei metodi laboratoristici) corrispondente ad un'attività
protrombinica del 100%. Questi valori, se risultano alterati sia in positivo sia
in negativo, sono indici di difficoltà nella coagulazione, difficoltà che deve
essere ben valutata dal medico. Per l'APTT (tempo di tromboplastina parziale
attivata) nei soggetti normali, a seconda dei metodi di analisi, può arrivare
fino a 40 secondi.
A mano a mano che il tempo di protrombina(PT) risulta aumentato, cioè meno il
plasma è coagulabile, la percentuale del 100% diminuisce; valori superiori a
quelli considerati normali possono essere determinati da difetti congeniti, da
malattie del fegato, da alcune anemie, in corso di terapia anti coagulante
orale(molto usata nelle patologie cardiovascolari). Per quello che riguarda la
APTT il tempo si allunga in caso di emofilia e in corso di terapia con eparina
(farmaco anti coagulante). Valori inferiori a quelli di riferimento (il
sangue si coagula più facilmente) possono essere causati da somministrazione di
vitamina K, dall’uso di farmaci (ad esempio corticosteroidi), da trombosi.
Elemento metallico che costituisce una parte
essenziale di vari enzimi; è necessario in quantità piccolissime. E’
fondamentale col ferro nella sintesi della emoglobina e quindi per la produzione
di globuli rossi e per il trasporto dell’ossigeno ai vari tessuti.
Sono considerati normali valori di 60-160 microgrammi (mcg)/100 ml. Valori
superiori a quelli normali possono essere determinati da anemie, da cirrosi
epatica, da collagenopatie, da uso di contraccettivi; da eccessiva ingestione,
da gravidanza, da ipertiroidismo, da infiammazioni, da leucemia, da morbo di
Hodgkin, da neoplasie maligne. Valori inferiori a quelli normali possono
essere determinati da alimentazione povera, da anemie, da deficit di
assorbimento, da insufficienza renale, da steatorrea, da ustioni, nella malattia
di Wilson.
Elemento che, insieme al potassio e ad altre
sostanze, regola il volume dei liquidi dell’organismo, mantiene normale il ritmo
cardiaco ed è responsabile delle contrazioni muscolari. Il livello di sodio nel
sangue è controllato dai reni che ne eliminano un eventuale eccesso con le
urine. Oltre il sale da tavola, le principali fonti alimentari sono i cibi
lavorati, il formaggio, il pane e i cereali, le carni e i pesci affumicati, in
salamoia o conservati. I sottaceti ne contengono grandi quantità. è uno dei
principali componenti del plasma; esso è presente nella parte liquida (siero del
sangue). Sono considerati valori normali 135-146 milliequivalenti (mEq)/l.
Valori superiori a quelli normali possono essere causati da iperaldostenorismo,
da diabete, da diarrea, da eccessiva ingestione, da edemi, da febbre, da
sindrome di Cushing, da sudorazione, da uso di farmaci cortisonici, da ustioni.
Valori inferiori a quelli ritenuti normali possono essere determinati da
acidosi, da cirrosi epatica, da insufficienza cardiaca, da diabete scompensato,
da morbo di Addison, da nefrosi, da uso di farmaci diuretici, da vomito.
Vedi PT o tempo di protrombina e PTT o APTT
Ormone maschile prodotto dal testicolo,
dall’ovaio e dai surreni. Regola i caratteri sessuali primari e secondari
(esempio, la barba) nell’uomo e stimola il desiderio sessuale. Sono
considerati valori normali 5-12 ng/ml nell’uomo adulto e 0,1-1,2 ng/ml nella
donna adulta.
Valori superiori a quelli considerati normali possono essere determinati da
iperplasia surrenale, da neoplasie dell’ovaio, del surrene, del testicolo, da
sindrome di Stein-Leventhal, da uso di androgeni e contraccettivi, da
virilizzazione femminile Valori inferiori a quelli considerati normali
possono essere determinati da cardiopatie congenite, da castrazione, da
criptorchidismo, da insufficienza epatica e renale cronica, da ipogonadismo
maschile, da ipotiroidismo, da irradiazioni, da mongolismo, da obesità, da
parotite, da sindrome di Klinelfeter, da sindrome di Turner, da traumi, da uso
di estrogeni.
Si tratta di sostanze enzimatiche (proteine) che
stanno all’interno delle cellule del fegato. Più che la bilirubina (vedere), il
loro valore è utile per valutare il corretto funzionamento del fegato; possono
anche indicare lo stato di salute del cuore e dell’apparato scheletrico. Si
dividono in: transaminasi GPT o ALT, che riguardano soprattutto il fegato e
transaminasi GOT o AST che riguardano invece soprattutto il cuore e lo
scheletro. L’esame delle transaminasi viene prescritto di routine o spesso
richiesto per tenere sotto controllo il fegato.
Enzima molto importante, si chiama "transaminasi
glutamico-ossalacetico" che in sigla si definisce GOT oppure AST (aspartato
transferasi). È presente nel fegato e viene analizzato per studiare le
condizioni di questo organo, ma anche per valutare eventuali lesioni del muscolo
cardiaco oppure alterazioni di quei muscoli che coordinano i movimenti dello
scheletro. Valori normali oscillano fino a 40-45 U/l negli adulti e fino a 80
U/l nei bambini Valori superiori a quelli ritenuti normali possono essere
determinati da alcolismo, da asma, da cirrosi epatica, da distrofia muscolare,
da epatite, da gotta, da infarto del miocardio, da interventi chirurgici, da
leptospirosi, da ittero ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi, da
pancreatite. Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere
determinati da diabete, da dialisi, da gravidanza.
Enzima molto importante presente nel fegato. Si
chiama "transaminasi glutamico piruvica", in sigla GPT oppure ALT (alanino amino
transferasi); le transaminasi GPT danno la esatta valutazione della gravità
dell’alterazione del fegato. Valori normali dovrebbero essere compresi tra
10 e 40 U/l per gli uomini e tra 5 e 35 U/l per le donne. Valori superiori
a quelli considerati normali possono essere determinati da cirrosi epatica, da
uso di contraccettivi, da distrofia muscolare, da emolisi, da epatiti, da ittero
ostruttivo, da metastasi epatiche, da mononucleosi, da obesità, da pancreatite,
da scompenso circolatorio, da traumi.
Sono sostanze grasse prodotte nel fegato o
introdotte con gli alimenti. Insieme all’aumento del colesterolo, l’innalzamento
dei trigliceridi costituisce un fattore di rischio perchè danneggia le arterie.
I trigliceridi hanno la sola funzione di "scorta" dei grassi per l’organismo,
cioè non forniscono immediatamente energia (come il glucosio) ma vengono
utilizzati solo nei momenti di emergenza, cioè quando l’organismo ha bisogno di
energia. Essi entrano nell’organismo insieme ai cibi (soprattutto burro,
insaccati e formaggi grassi) e non appena l’intestino li assorbe, vengono
catturati da particolari proteine, i chilomicromi, e trasportati al fegato e al
tessuto adiposo per essere immaganizzati. Nel momento in cui l’organismo ha
bisogno di energia, altre proteine (chiamate Vldl) intaccano le scorte e
trasportano i trigliceridi in circolo. Sono considerati valori normali
40-170 mg/100 ml; i valori sono molto influenzabili dall’alimentazione
immediatamente precedente al prelievo; se si mangiano cibi grassi nei giorni che
precedono l’esame, è possibile che il loro livello si alzi; anche l’alcol
sortisce questo effetto. Valori superiori a quelli considerati normali
possono essere determinati da alcolismo, da diabete mellito, da epatopatie, da
insufficienza renale, da ipotiroidismo, da obesità, da pancreatite acuta. Se un
loro aumento si associa a forte diminuizione dei valori del colesterolo HDL
(vedere), rappresentano anch’essi fattore di rischio per infarto e ictus.
Valori inferiori a quelli considerati normali possono essere determinati da
anemia, da contraccettivi orali e gravidanza, da ipertiroidismo, da digiuno
prolungato, da malnutrizione, da senilità (alterazioni delle capacità mentali
che si verificano in conseguenza dell’invecchiamento), da ustioni.
Sigla che sta per "velocità di eritro
sedimentazione"; in pratica calcola il tempo necessario perchè la parte solida
del sangue (globuli rossi) si separi da quella liquida (plasma). Sono
considerati valori normali 2-10 mm/ora per l’uomo, 0-20 mm/ora per la donna. Non
si tratta di valori molto precisi in quanto la VES può essere normale anche se
l’infezione è già in atto, oppure può risultare elevata quando ormai si è già
guariti e quindi è più che mai necessario il parere del medico. Salori
superiori a quelli di riferimento possono essere determinati da artrite
reumatoide, da epatopatie, da gravidanza, da infarto cardiaco, da infezioni, da
infiammazioni, da insufficienza renale, da leucemie, da morbo di Hodgkin da
neoplasie maligne, da shock, da TBC, da tiroidite di Hashimoto, da toxoplasmosi.
Salori inferiori a quelli di riferimento possono essere determinati da allergie,
da microcitemie, da neoplasie terminali, da policitemie, da uso di steroidi e
anticoagulanti.
Solubile nei grassi (liposolubile),
indispensabile per la crescita e la formazione di ossa e denti normali nei
bambini, per la funzionalità della vista, per proteggere l'apparato urinario
dalle infezioni e per il mantenimento di una pelle sana. Si trova nel fegato,
nell'olio di fegato di merluzzo, nel tuorlo d'uovo, nel latte e latticini, nella
margarina e in vari ortaggi e frutti come le carote, la zucca, il cavolo riccio,
i broccoli, gli spinaci, le albicocche e le pesche. Valori normali: 20-60 mcg/dl
(microgrammi/decilitro). Valori superiori a quelli normali possono essere
causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o uso di vitaminizzanti.
L'eccessiva assunzione di vitamina A (ipervitaminosi A) può dare origine a
fenomeni tossici anche molto gravi (epatopatia, morte). Tutte le vitamine
liposolubili possono dare effetti collaterali da accumulo. Valori
inferiori a quelli normali possono essere determinati da diabete,
ipertiroidismo, da malnutrizione, da rettocolite ulcerosa.
Detta anche tiamina, è solubile in acqua
(idrosolubile) e svolge un ruolo essenziale nella attività di diversi enzimi
coinvolti nella scissione e nella utilizzazione e nell’attività dei nervi, dei
muscoli e del cuore. E' presente nella maggior parte degli alimenti che non sono
stati raffinati. Fonti particolarmente ricche di questa vitamina sono il germe
di grano, la crusca, i cereali, il pane integrale, la pasta, il fegato, il
rognone, il maiale, il pesce, i fagioli, la frutta a guscio e le more.
Valori normali: 2-5 mcg/dl (microgrammi/decilitro). Valori superiori a quelli
normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con
gli alimenti o eccesso di vitaminizzanti. L'eccesso viene eliminato
dall'organismo e questo vale per tutte le vitamine idrosolubili. Valori
inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo,
malnutrizione, uso di sulfamidici, da malassorbimento.
Detta anche riboflavina, solubile in
acqua(idrosolubile). E' indispensabile per l'attività dei diversi enzimi
coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione degli zuccheri, dei grassi e
delle proteine, per la produzione di energia nelle cellule, per l'utilizzazione
di altre vitamine del gruppo B e per la produzione di ormoni da parte delle
ghiandole surrenali. Valori normali: 2-4 mcg/100 ml (microgrammo/100
millilitri). Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere causati
da eccessiva introduzione con gli alimenti o vitaminizzanti. Valori
inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere causati da ileite, da
malnutrizione, da parassitosi, da rettocolite ulcerosa, da uso di antibiotici,
da malassorbimento.
Detta anche piridossina, solubile in acqua
(idrosolubile). Risulta particolarmente importante per l'attività di vari enzimi
e ormoni coinvolti nella scissione e nell'utilizzazione dei carboidrati, dei
grassi e delle proteine, nella produzione dei globuli rossi e degli anticorpi,
nell'attività dell'apparato digerente e del sistema nervoso e nel mantenimento
di una pelle sana. Adeguate fonti alimentari sono il fegato, il pollame, il
maiale, il pesce, i cereali integrali, il germe di grano, le banane, le patate e
i fagioli secchi.
Valori normali: 50-250 mg/ml (milligrammi/millilitri). Valori superiori ai
normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con
gli alimenti o da vitaminizzanti. Valori inferiori ai normali
(ipovitaminosi) possono essere causati da uso di citostatici, da gravidanza, da
malnutrizione.
Chiamata anche cianocobalamina, idrosolubile
(solubile in acqua). E' importante per la produzione del materiale genetico
nelle cellule e quindi per la crescita e lo sviluppo, per la produzione di
globuli rossi nel midollo osseo e per una normale attività del sistema nervoso.
Alimenti ricchi di questa vitamina sono il fegato, il rognone, il pollo, il
manzo, il maiale, il pesce, le uova e i latticini. Valori normali: 200-900
mcg/100 ml (microgrammi/100 millilitri). Valori superiori al normale
(ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli
alimenti o con vitaminizzanti. Valori inferiori al normale (ipovitaminosi)
possono essere causati da anemia perniciosa, da enteropatie, da epatopatie, da
gravidanza, da insufficienza renale cronica, da malnutrizione, da resezione
gastrica (totale o parziale asportazione chirurgica dello stomaco; le cellule
parietali del fondo dello stomaco producono il fattore intrinseco indispensabile
all'assorbimento della vitamina B12).
Conosciuta anche col nome di acido ascorbico,
solubile in acqua (idrosolubile). E' importante per la crescita e la buona
conservazione di ossa, denti , gengive, legamenti e vasi sanguigni, per la
risposta immunitaria dell'organismo alle infezioni, per la guarigione delle
ferite e l'assorbimento di ferro dal tubo digerente. Le principali fonti sono la
frutta e la verdura secca, gli agrumi, i pomodori, gli ortaggi a foglia verde,
le patate, i peperoni, le fragole e i meloni ne sono fonti particolarmente
ricche. Valori normali: 0.5-1.5 mg/100 ml (milligrammi/100 millilitri).
Valori superiori al normale (ipervitaminosi) con fenomeni di tossicità possono
essere causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con vitaminizzanti.
Valori inferiori al normale (ipovitaminosi) possono essere causati da anemie, da
emorragie, da malattie infettive, da malnutrizione, da
osteoporosi, da
rachitismo, da scorbuto.
Detta anche calciferolo, liposolubile (solubile
nei grassi). Contribuisce a regolare l’equilibrio del calcio e del fosforo,
favorisce l’assorbimento di calcio dall’intestino ed è essenziale per la salute
delle ossa e dei denti. Le fonti principali sono il latte, i pesci grassi come
sardine, aringhe, salmone e tonno, il fegato, i latticini e il tuorlo d’uova.
Valori normali: 10-30 m g/ml (micro grammi). Valori superiori a quelli normali
(ipervitaminosi) possono essere determinati da eccessiva introduzione con gli
alimenti o con vitaminizzanti, da ipercalcemia, da iperostosi. Valori inferiori
a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere riscontrarsi in corso d'insuf-
ficienza renale, di osteomalacia, nel rachitismo, nella tetania.
Termine usato per indicare un gruppo di sostanze
di cui la più importante è l’alfa-tocoferolo. La vitamina E è fondamentale per
la protezione della struttura delle cellule, per il mantenimento delle attività
di alcuni enzimi e la formazione dei globuli rossi; protegge i polmoni e altri
tessuti dalle lesioni causate dalle sostanze inquinanti e previene la
distruzione dei globuli rossi da parte di sostanze tossiche presenti nel sangue.
Tra le principali fonti alimentari figurano gli olii vegetali, la frutta a
guscio, la carne, gli ortaggi a foglia verde, i cereali, il germe di grano, e il
tuorlo d’uovo. Valori normali: 0,8-1,5 mg/dl. Valori superiori al normale
(ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con gli
alimenti o con vitaminizzanti. Valori inferiori al normale (ipovitaminosi)
possono essere causati da malnutrizione, da malassorbimento.
Fa parte del complesso delle vitamine B.4 detta
anche biotina. E’ indispensabile per l’attività di vari enzimi coinvolti nella
scissione degli acidi grassi e dei carboidrati e nell’eliminazione dei prodotti
di scarto della scissione delle proteine.E’ presente in molti alimenti: fegato,
arachidi, fagioli secchi, tuorlo d’uovo, funghi, banane, pompelmi e angurie.
Valori normali: 70-100 ng/100ml (nanogrammi). Valori superiori ai normali
(ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione con alimenti o
con vitaminizzanti. Valori inferiori (ipovitaminosi) ai normali possono
essere determinati da malnutrizione e malassorbimento.
Anenadione, solubile nei grassi (liposolubile).
E’ essenziale per la formazione, nel fegato, di sostanze che favoriscono la
coagulazione del sangue. Le principali fonti alimentari sono gli ortaggi a
foglia verde (cavolo, broccoli e cime di rapa), gli olii vegetali, il tuorlo
d’uovo, il formaggio, il maiale e il fegato. Valori normali: 15-30 m g/100 ml
(microgrammi). Valori superiori al normale (ipervitaminosi) possono essere
causati da eccessiva introduzione con gli alimenti o con uso di vitaminizzanti.
Valori inferiori a quelli normali (ipovitaminosi) possono essere determinati da
alterazione della flora intestinale, da cirrosi epatica, da ittero, da
rettocolite ulcerosi, da malassorbimento.
Oniacina (nicotinammide). E’ solubile in acqua
(idrosolubile). Esplica una funzione essenziale nelle attività del sistema
nervoso e dell’apparato digerente, nella produzione degli ormoni sessuali e nel
mantenimento di una pelle sana. Le principali fonti alimentari sono il fegato,
la carne magra, il pollame, il pesce, i cereali integrali, la frutta a guscio e
i fagioli secchi. Valori normali: 0,5-0,8 mg/100 ml. Valori superiori a
quelli normali (ipervitaminosi) possono essere causati da eccessiva introduzione
con gli alimenti o con vitaminizzanti. Valori inferiori a quelli normali
(ipovitaminosi) possono essere causati da alcolismo, da malassorbimento, da
malnutrizione, da uso di antibiotici e sulfamidici.
Elemento indispensabile per la crescita normale,
lo sviluppo degli organi genitali, l’attività normale della prostata, la
guarigione delle ferite, la produzione di proteine; controlla l’attività di più
di 100 enzimi ed è coinvolto nel funzionamento della insulina. Piccole quantità
di questo elemento sono presenti in molti cibi come la carne magra, il pane e i
cereali integrali, i fagioli secchi e gli alimenti marini. Valori normali:
80-160 m g/100 ml (microgrammi). Valori superiori al normale possono essere
determinati da osteosarcoma; dose letale 10g.
Valori inferiori al normale possono essere causati da AIDS, da alopecia, da
dermatiti, da diabete mellito, da leucemia, da linfomi.
Per quanto riguarda il futuro, probabilmente non
sarà più necessario fare un prelievo con ago e siringa, infatti il fisico
tedesco Holger Jungmann e il radiologo Michael Schietzel, in collaborazione con
la società Mbr Optical System di Wuppertal, hanno realizzato uno strumento
medico che, analizzando i riflessi di un fascio concentrato di luce bianca
puntato sulla pelle, riesce a rilevare i parametri più importanti
dell'emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi che trasporta l'ossigeno
dai polmoni ai tessuti. Questo nuovo tipo di strumento, oltre ad essere
completamente indolore, è anche istantaneo e permette analisi più semplici, nel
momento stesso che si proietta la luce, i risultati appaiono sul display.
La ricerca si avvia verso nuovi test i
quali, con un semplice prelievo, promettono di individuare in anticipo tumori o
problemi cardiaci. Oppure, nel caso di una donna in gravidanza, se il feto
rischia la sindrome di Down. Si cercano marcatori che, se presenti con
valori elevati, potrebbero segnalare la malattia in fase precoce.
Esiste già un test che in 15 minuti
accerta lo scompenso cardiaco e indirizza quindi la terapia.
Il sangue è veramente un liquido
straordinario e il sistema che lo fa circolare è un vero prodigio.
Il battito che si percepisce premendo
le dita al polso è il magico palpito di una delle meraviglie dell'Universo.