La febbre è l'indicazione che l'organismo genera calore con maggiore rapidità di quanto lo perda.
L'ottimo sistema di riscaldamento del nostro organismo è, sotto molti aspetti, assai simile all'impianto di riscaldamento di una casa.
Il cibo che mangiamo viene bruciato, soprattutto dal sistema muscolare.
Il calore che ne risulta è diffuso in tutto l'organismo attraverso i vasi sanguigni.
Come una casa ben costruita, l'organismo ha il suo isolamento : uno strato di grasso sottocutaneo per ridurre le perdite di calore.
Alla base del cervello nell’ipotalamo c’è il termostato del corpo umano.
Qui convergono le informazioni che giungono dall’esterno e da qui ripartono poi gli ordini inviati alla periferia dove viene regolata la dispersione del calore.
In normali condizioni di salute, quando la temperatura sale ad esempio per il maggior lavoro muscolare, il corpo la riduce per evaporazione con il sudore e facendo dilatare i capillari periferici in modo che il sangue caldo vada in superficie e si raffreddi vicino all’aria.
L’ipotalamo produce prostaglandine, ovvero proteine che ordinano ad ipofisi e tiroide di orchestrare con i loro ormoni la produzione di calore.
Ecco quindi partire una scarica di brividi (lavoro muscolare involontario), il metabolismo basale aumenta per produrre calore e i vasi sanguigni periferici si costringono per trattenere il calore in profondità dove ci sono gli organi vitali.
Anche il cuore aumenta progressivamente il ritmo e la respirazione accelera.
Il cuore batte più in fretta perché l'intero corpo concorre a innalzare la temperatura, proprio come se ci si affaticasse fisicamente; si accelera anche il ricambio di ossigeno e di conseguenza il respiro diventa più rapido della norma e il cuore aumenta i battiti, proprio come se si stesse correndo.
Alla metà del secolo scorso il dottor Carl Wunderlich dell'Università di Lipsia, misurò la temperatura di 100.000 persone e concluse che la temperatura "normale" del corpo era di 37 Cº.
LA CLASSIFICAZIONE DELLE FEBBRI
La temperatura interna normale è di 37 Cº.
Quella esterna 36.5 Cº.
E’ più bassa verso le 3 del mattino (-0.5 Cº) e se il metabolismo è lento (-0.4 Cº); è invece più alta alle 18 (+ 0,5-0.7 Cº), se il metabolismo è elevato (+0.4 Cº), nell’ovulazione femminile (+0.3 -0.6 Cº) e anche dopo lo sport.
Sebbene sia un ottimo distributore di calore, il sangue non adempie il suo compito in modo perfetto.
Se la temperatura nella bocca è di 37 Cº, quella rettale è di solito mezzo grado più alta.
Il fegato che è l'organo più caldo del corpo, è sui 38 Cº.
La temperatura della regione inguinale è di almeno mezzo grado più bassa di quella interna, se si superano i valori, i testicoli non possono produrre i loro agenti fecondatori.
Se la febbre sale di 1 grado C si la febbricola; se sale di 1-2 Cº si ha la febbre media, si 2-3 Cº è alta e oltre 41 Cº è iperpiressia.
Nei bambini sotto i 5 anni la salita troppo alta della febbre può causare convulsioni che durano 2-3 minuti e non oltre i 15 (crisi epilettiche).
Nella grande maggioranza dei casi la febbre si limita a dare intontimento, mancanza di energia, arsura e disagio generalizzato.
Ciò serve anche a bere tanto in modo da eliminare con le urine i resti della battaglia in corso tra l’invasore e il sistema immunitario.
DA COSA E' PROVOCATA LA FEBBRE?
Svariatissime sono le cause che possono provocare la febbre, di cui una è l'ansietà.
Solo per la paura di andare all'ospedale, un bimbo può avere la febbre da 38 a 39 Cº!
Un medico del consiglio di leva osservò che la temperatura di 324 reclute, preoccupate del loro stato, era in media di quasi mezzo grado superiore al normale.
Una lesione al "termostato" del cervello, cioè all'ipotalamo, causata da un incidente o da un tumore che si formi in quella zona, provoca spesso febbre altissima.
Tuttavia le malattie da batteri e virus sono di gran lunga le maggiori cause di febbre.
La temperatura corporea è influenzata da vari fattori ma solitamente se sale oltre i 30 Cº segnala un’infezione batterica, funghi, virus o febbri da infiammazioni come postumi di interventi chirurgici, traumi, artrite, etc.
Quando una febbre ha un andamento irregolare potrebbe anche segnalare varie malattie come ad es. tumori perché le cellule che muoiono lanciano i loro SOS chimici come quando sono aggredite da microbi.
Alcune febbri sono senz'altro pericolose, specialmente quelle causate da lesioni cerebrali, tumori e colpi di sole.
Arrivano a tali livelli per cui la sola temperatura basta a mettere in pericolo la vita.
Una febbre di 42.8 Cº per esempio può causare un danno irreparabile al cervello se non è fatta scendere rapidamente.
La febbre che segue a un attacco cardiaco è anch'essa cosa grave : con la febbre, infatti, il ritmo dell'attività cellulare dell'organismo (metabolismo) può aumentare molto; a questo rimo più rapido, le cellule hanno bisogno di maggiore quantità d'ossigeno, ne deriva un ulteriore aggravio per il cuore già colpito.
Questi casi, però, costituiscono l'eccezione.
Per le solite febbri che accompagnano i raffreddori, i mali di gola e simili, la febbre non è una malattia ma un sintomo e spesso un sintomo prezioso e rivelatore.
La febbre può essere il migliore o addirittura l'unico segno per seguire il decorso di una malattia : molte malattie hanno un andamento febbrile decisamente riconoscibile; nel tifo ad esempio, la febbre è continua; nella malaria è intermittente (temperatura normale per alcuni giorni, seguita da una rapida ascesa; l'andamento è remittente (fluttuazioni giornaliere, temperatura sempre sopra la norma ma vicina a questa in alcune ore del giorno) nelle infezioni ossee, negli ascessi addominali, nella terza settimana del tifo, nell'infezione del sangue (setticemia) e nella tubercolosi polmonare.
Non bisogna però dimenticare che in alcuni casi si può essere gravemente ammalati anche con febbre inferiore a 38º : molti bambini colpiti da poliomelite (per fortuna nel nostro Paese ormai quasi del tutto debellata) non hanno mai superato questa temperatura.
In alcuni casi conviene lasciarla salire : può fare bene.
Batteri e virus hanno gravi difficoltà a riprodursi e sopravvivere man mano che la temperatura sale.
Il calore ferma la moltiplicazione dei microbi!
A certi livelli modici di temperatura alcuni batteri vengono semplicemente cotti fino a morire.
Ad es. il virus del raffreddore trova la temperatura ideale in 33-35 Cº.
Un esperimento ha mostrato che basta inalare per 20 minuti aria a 45 Cº per migliorare i sintomi!
Inoltre l’aumento della temperatura consente ai linfociti (soldati del sistema immunitario) di muoversi più facilmente nei tessuti, aumenta la loro capacità di uccidere e ingerire i microrganismi, fa aumentare la produzione di interferone (anti infettivo naturale).
Sembra anche che la febbre intensifichi l'azione degli antibiotici.
Nel secolo scorso i medici notarono che dopo un attacco di alcune malattie febbrili (malaria, tifo) molti malati guarivano dalla sifilide.
Bastano 4 ore a 40 Cº per ridurre la moltiplicazione del batterio della meningite.
I casi di regressione o guarigione spontanea dei tumori sono spesso associati a una grave infezione febbrile (studioso della Giessen Universitat tedesca).
C’è chi parla di febbre terapeutica, è infatti dimostrato che le cellule tumorali sono più sensibili al calore di quelle sane.
Gli studi epidemiologici sembrano suggerire che gravi infezioni febbrili riducono la probabilità di sviluppare tumori negli anni successivi.
In altre parole la febbre è l’antibiotico e l’antivirale naturale.
Se la si lascia fare solitamente non succede nulla, infatti la febbre tende ad autoregolarsi.
Inoltre le cellule di un organismo febbricitante producono proteine dette heat shock proteins che lo proteggono dai danni.
Solo molto raramente può insorgere l’ipertermia maligna che è gravissima perché la febbre sale anche a 46 Cºentigradi !
Solitamente è scatenata solo dall’anestesia in soggetti geneticamente predisposti (in Italia un caso ogni cinquantunomila anestesie).
Di solito la febbre è ben tollerata fino a 39 Cº interni.
E' dubbio che la febbre sui 40º sia dannosa, anche se si protrae per diversi giorni.
No a bagni freddi o spugnature fredde/tiepide : causano brividi, contrazioni muscolari per mantenere alta la temperatura e malessere.
Sembra che il paracetamolo può in alcuni casi, se preso con troppa frequenza e leggerezza, danneggiare il fegato.
Solo nei primi due mesi del 2007 ad es. il Centro Antiveleni di Milano è intervenuto in circa 200 casi pediatrici di effetti collaterali da paracetamolo.
Fino ai 16 anni invece è vietata l’aspirina che può causare la gravissima sindrome di Reye (reazione del sistema immunitario).
Diversi anni fa era norma abituale combattere la febbre con i digiuno e ciò sicuramente mandava a miglior vita ancor prima molti pazienti : siccome la febbre accelera il metabolismo, il fabbisogno di alimenti solidi e liquidi aumenta, occorre quindi una dieta ricca di proteine, vitamine e liquidi.
Un'altra vecchia norma era quella di coprire il febbricitante con coperte e di riscaldare molto la camera affinché egli potesse sudare e far scendere la febbre : era la cura peggiore a cui si potesse ricorrere.
In preda alla febbre, l'organismo lotta per liberarsi del calore eccessivo, perché rendergli più difficile il compito? Dunque camera fresca, coperte leggere.
Oltre quale limite la febbre diventa pericolosa?
Non esiste una norma sicura.
E' stato osservato che l'individuo sopravvive di rado a temperature sui 43º; tuttavia la temperatura non oltrepassa quasi mai i 41º : a quanto pare l'organismo possiede un meccanismo di soccorso che entra in funzione a questo punto.
Si avvia una serie di fatti tendenti a proteggere la vita.
L'ammalato di solito entra in coma, l'afflusso di sangue ai vasi più superficiali aumenta e la sudorazione è profusa : questi fatti producono un raffreddamento e la febbre comincia a scendere verso livelli meno pericolosi.
Per concludere, la febbre non è la cosa più spaventevole di una volta.
Oggi è considerata, nella grande maggioranza dei casi, più un'amica che una nemica.
In ogni caso consigliarsi sempre con il proprio medico e decidere il da farsi!