Due bicchieri di vino rosso al giorno sono quasi una medicina (di più, però, ne fanno un veleno).
Merito del resveratrolo, antiossidante che ostacola la formazione dei tumori, oltre a migliorare la circolazione sanguigna.
Un numero sempre maggiore di studi dimostrano come il vino rosso possa essere inserito a buon diritto nella lista dei cibi che allungano la vita.
Un farmaco niente male è quindi l'abitudine di accompagnare i pasti con un bicchiere di vino rosso.
Ma attenzione : bere troppo vino fa male, intossica il fegato, aumenta il rischio del tumore alla laringe ed esofago e fa aumentare i trigliceridi nel sangue danneggiando le arterie.
Con un solo bicchiere a pasto se ne ottengono tutti i vantaggi schivando i pericolosi effetti collaterali.
Il vino, in dosi moderate, fa bene al cuore, all'apparato digerente e alla prostata, specie il vino rosso.
Il colore rosso del vino viene dalla bucce. Infatti le bucce dell'uva sono la parte più ricca di pigmenti coloranti e antiossidanti.
Per produrre il vino bianco le bucce si tolgono subito dopo la pressatura o si fanno macerare solo alcune ore.
Più pigmenti ci sono e più il vino è salutare (perché contiene più antiossidanti) e meno rischia di venire alterato dall'ossigeno (per questo i bianchi sono più delicati e si prestano meno all'invecchiamento).
Ma anche il vino bianco non è da meno : una ricerca pubblicata dal Journal of Agricultural and Food Chemistry (Usa), spiega che pur non contenendo resveratrolo (nella vino bianco le bucce dell'uva non si usano), contiene altri antiossidanti (ancora in parte sconosciuti) che consentono di dimezzare i rischi di infarto. Inoltre solo i vini bianchi contengono idrossitirosolo, un antiossidante capace di svolgere una efficace azione cardioprotettiva.
E' all'Università del Connecticut che hanno analizzato i contenuti del vino bianco e hanno scoperto che è presente l'idrossitirosolo, un antiossidante ancora più potente del resveratrolo nel difendere il cuore.
Un ricerca made in Italy condotta dall'Università degli Studi di Milano ha dimostrato che il vino bianco ha un effetto protettivo su cuore e reni. La ricerca sottolinea i benefici effetti dell'acido caffeico, composto che abbonda nei calici di spumanti, chardonnay e affini. Lo studio italiano pubblicato sulle pagine della rivista Plos One ha evidenziato che bassissime quantità di acido caffeico, anch'esso dalle rilevanti proprietà antiossidanti, sono sufficienti a raggiungere un effetto cardioprotettivo e nefroprotettivo. Stando ai risultati, la dose benefica si otterrebbe con solo 1-2 bicchieri di vino bianco al giorno.
Una curiosità è che nulla vieta di vinificare l'uva rossa per farne vini bianchi. Dall'uva Pinot nero per esempio si ottiene un vino rosso ma anche dei vini bianchi spumanti.
Il rosso molto più spesso del bianco viene lasciato ad invecchiare ed è il vino più salutare perché il suo mosto resta a contatto tra i 5 ed i 20 giorni con le parti dell'uva più ricche di antiossidanti : più tempo passa e più l'uva cede i suoi antiossidanti.
I rosati hanno "solo" 250-500 mg a litro di polifenoli totali mentre i rossi da invecchiamento si attestano sui 3500 mg a litro.
I migliori da questo punto di vista si possono considerare per esempio : Aglianico, Croatina, Lambrusco, Lagrein, Pinot nero e Teroldego.
Uno dei vini rossi a più alto contenuto di antiossidanti è il Sagrantino di Montefalco (PG) la cui concentrazione di polifenoli arriva addirittura a 4-6000 mg per litro, tra i valori più elevati al mondo!
Se i piemontesi Barbera e Grignolino sono i più ricchi di acidi idrossicinnamici (antiossidanti tipici del vino e non dell'uva), i trentini Teroldego, Lagrein e Marzemino hanno quantità di antocianine impressionanti paragonabili a quelle dei frutti di bosco (elevatissime).
Le antocianine (responsabili della colorazione rossa) vengono assorbite dal fegato e reni e sono tra i pochi composti a raggiungere il cervello, rallentando la degenerazione dei neuroni.
Da alcuni studi pare persino che questi vini rossi, nella giusta dose, proteggano dal morbo di Alzheimer.
All'Università Normale di Pisa hanno dimostrato che il resveratrolo, l'antiossidante contenuto nella buccia dell'uva, ritarda la comparsa dei segni tipici della vecchiaia e può allungare la vita addirittura del 30% (bastano 2 bicchieri di vino rosso a pasto!).
Bere moderatamente è meglio di essere astemi (soprattutto per il cuore) ma essere astemi è molto meglio che bere un pò troppo.
Attenzione però a non superare i 2 bicchieri al giorno e a scegliere la bottiglia giusta!
Il vino aiuta a dormire bene perché l'uva contiene la melatonina, l'ormone del sonno; alla donna darebbe un effetto afrodisiaco.
Ecco quanto tempo può resistere senza alterarsi una bottiglia ben conservata (coricata) a 12-15 gradi centigradi e meglio se in una cantina con umidità compresa tra il 70 e l'80% :
6 mesi | Novello |
1 anno | Rosato |
1 anno | Spumante Charmant dolce |
1-2anni | Bianco fermo |
2 anni | Rosso leggero |
2 anni | Spumante Charmant secco |
3-4 anni | Spumante classico |
3-5 anni | Rosso |
3-5 anni | Bianco robusto o in barriques |
7-10 anni | Rosso robusto |
10-15 anni | Passito e altri vini liquorosi |