Quale che sia la vostra aspirazione nella vita, se siete in grado di istituire rapporti con le persone giuste sarete in grado di soddisfare i loro desideri ed esse di soddisfare i vostri.
In genere si preferisce stare insieme a persone simili a sé stessi e tuttavia uniche.
Se prendiamo un qualsiasi rapporto tra due persone, possiamo constatare che a creare inizialmente il legame che le unisce è stato qualcosa che avevano in comune.
Pensate a una persona che ci piace davvero e notate che cos'è che vi attrae in essa.
Non è forse il fatto che è simile a voi o per lo meno somiglia a come vorreste essere?
Si penserà "questa persona è in grado di vedere il mondo proprio come lo vedo io, e anzi di rendere più chiaro il mio punto di vista".
I rapporti umani sono assolutamente irrazionali ma credo che continuino perché la maggior parte di noi ha bisogno di pazzia.
Per quanto mi riguarda una donna dovrebbe essere anche perfetta amica. Che sia anche soccorso. Che non sia come un vagone che si attacca a una locomotiva ma che sia anch'essa una locomotiva.
I giorni successivi al primo incontro volano, specie se trascorsi in compagnia della persona tanto desiderata.
Si mangia soltanto per non morire di fame e si dorme soltanto perché si è proprio esausti.
Non si riesce neanche a organizzare bene il proprio lavoro perché il cervello è tutto preso dal pensiero dell'altro.
Essere innamorati è qualcosa che prima o dopo tutti dovrebbero sperimentare almeno una volta.
E' senza dubbio uno degli aspetti più belli della vita e l'incontro che si ha con l'altra persona è un incontro magico, probabilmente fuori dal mondo terreno.
Oltre all'amore a prima vista o veloce, un rapporto può anche crescere col tempo e dopo un più o meno lungo periodo di tempo, decidere che tra due persone c'è qualcosa che vale la pena coltivare.
Anche se si incontrano difficoltà nell'instaurare un rapporto amoroso, non dimenticate che l'importante è riconoscerle e cercare l'aiuto adatto per risolverle.
In genere quello stato di beatitudine angelica ed ebbrezza che accompagna il colpo di fulmine non dura più di qualche settimana, se lo stato di grazia durasse eternamente sarebbe semplicemente estenuante : gli animali preistorici ci avrebbero divorato mentre eravamo persi negli occhi della nostra amata, persi nella gioia.
Molte persone, al primo incontro con qualcuno di speciale, per l'eccitazione tendono a trasportare se stesse e l'altro in una sorta di paradiso, dove tutto è bello e perfetto.
Superata l'eccitazione iniziale i difetti vengono a galla.
Dopo la fase iniziale dell'infatuazione comincia quella della familiarità, quella della conoscenza vera e propria.
La frequentazione ci fa conoscere subito i pregi dell'altro, mentre le debolezze non saltano immediatamente agli occhi : all'inizio di ogni rapporto amoroso risplendono solo le qualità positive, mai i difetti. A questo punto la famiglia e gli amici si sono resi conto che qualcuno di speciale è entrato nella nostra vita e vogliono conoscerlo.
Madri e padri generalmente sono i più curiosi e fanno domande di ogni tipo.
In questo secondo stadio, oltre a incontrare parenti e amici, la nuova coppia sperimenta i primi alti e bassi della relazione.
Una maggiore confidenza si acquisisce attraverso il dialogo, ed è col tempo che il rapporto diventa stabile, solido e amorevole.
L'esito duraturo di una relazione si ottiene gradualmente attraverso la fiducia, il rispetto, la comunione di valori. Il sesso, in una prospettiva a lungo periodo, di solito riveste una importanza secondaria.
A questo punto l'eccitazione iniziale si è calmata e si è presa familiarità con i pregi e i difetti del partner. Le vostre differenti esigenze personali possono determinare il modo di progredire di una relazione.
Un persistente egoismo da parte di uno e entrambi i partner riguardo bisogni o preferenze sottoporrà a dura prova il rapporto.
E' importante mantenere flessibilità e comprensione per le esigenze dell'altro, in modo che i rispettivi bisogni si incontrino ed è decisiva l'inclinazione ad ammettere i propri errori.
Così come è molto importante che entrambi i partner si impegnino a mantenere vivo il rapporto. La relazione va coltivata e nutrita non va abbandonata, poiché è anch'essa una entità viva e in evoluzione : pianificate cose da fare insieme, nuovi obiettivi da raggiungere insieme, dedicatevi a nuove attività.
Non rinunciate mai a un pizzico di magia nella vita in due!
Dopo anni trascorsi con lo stesso partner, si sviluppa una specie di amorevole devozione, è passata la fase battagliera, magari i figli sono cresciuti e la carriera è decollata.
Ormai ci si conosce bene e si riescono persino ad anticipare pensieri e reazioni dell'altro. Non cancellate tuttavia l'imprevisto dalla vostra relazione e non abbiate paura della novità.
Anche dopo anni di convivenza, tuttavia è importante anche che ognuno mantenga i propri spazi di indipendenza, troppa prevedibilità può infatti condurre all'immobilità.
Concedetevi dei piccoli spazi di solitudine e distacco per ritrovarvi più tardi ancora più desiderosi di stare in due.
La causa più frequente della fine di una relazione è probabilmente la mancanza di comunicazione.
Molte coppie comunicano bene apparentemente fin quando esistono argomenti comuni e cominciano ad avere problemi quando questi argomenti vengono a mancare.
Inoltre la comunanza di valori costituisce la base fondamentale dei rapporti personali e anche quindi di quelli amorosi. Se due persone hanno valori in tutto e per tutto corrispondenti, il loro rapporto può anche durare per sempre; se i valori sono affatto diversi, ci sono scarse possibilità che tra loro si crei un legame duraturo e armonioso.
I valori possono cambiare radicalmente nel tempo, solitamente a livello inconscio.
Per esempio quando eravate all'università può darsi che per sentirvi attraenti vi occorressero numerosi flirt; da adulto, forse desiderate elaborare strategie meno rozze.
Se tra i vostri valori c'è l'attrattiva personale ma vi sentite attraenti solo se siete in grado di avere il maggior numero possibile di flirt, non è escluso che siate destinati a frustrazioni.
Tutti noi conosciamo persone che si sono fissate su un risultato, qualcosa che ai loro occhi simboleggiava un valore supremo e che, raggiunta la meta hanno constatato che esso non significava proprio nulla.
A volte accade che due valori diversi, come libertà e amore, conducano l'individuo in due opposte direzioni. La libertà può significare capacità di fare qualsiasi cosa si voglia in qualsiasi momento e l'amore il legame con un'unica persona.
E' quindi importante conoscere quali siano i propri massimi valori, onde poter scegliere i comportamenti capaci di sostenerli.
Scoprire i valori di qualcuno consiste semplicemente nell'individuare ciò che è più importante per quel lui o quella lei.
Quando eravate all'università forse per voi la libertà significava tentare di emulare la vita erotica di qualche idolo mentale ma può darsi che una relazione amorosa assicuri il comfort, le risorse e la gioia che comportano una effettiva libertà maggiore di quella consistente nella capacità di portarvi a letto qualsiasi persona incontriate in un bar.
Altra causa di rottura è l'inflessibilità, ovvero mettere sempre in primo piano le proprie esigenze, senza mai considerare quelle del partner.
Bisognerebbe cedere una volta per uno ai desideri e alle esigenze dell'altro.
La chiave dell'istituzione dei rapporti è l'elasticità e l'ostacolo maggiore in questo campo consiste nel credere che gli altri dispongano della vostra stessa mappa del mondo; in altre parole che, dal momento che il mondo voi lo vedete in un certo modo, anche gli altri lo vedono così.
Ci sono coppie che anche dopo molti anni emanano la classica freschezza di chi si è appena innamorato, perché continuano ininterrottamente a sedursi in un intrigante gioco reciproco.
Con il passare del tempo, invece di stancarsi e annoiarsi, crescono e si evolvono insieme affinando le loro tecniche di seduzione.
Sono ben consapevoli che questa continua attenzione e ricerca è proprio il segreto di tutte le coppie che durano. Una relazione deve sempre andare avanti o muore.
Parlando dell'abbandono di una "preda" quasi subito questo prova senza ombra di dubbio che la persona si usa senza amarla.
Ciò deriva dall'incapacità di amare e di raggiungere quel piacere profondo che solo l'intimità è in grado di regalare.
Infatti punto debole di molti rapporti è la poca disponibilità ad ammettere i propri errori.
Bisognerebbe ricordare che nessuno è perfetto, tutti possono sbagliare.
E in molte persone c'è l'incapacità di ammettere di aver sbagliato e si ha invece il bisogno di rimproverare qualcuno.
Nelle relazioni forti spesso i partner si trasformano l'uno nel migliore amico dell'altro, perché ciò si verifichi bisogna certo aprire il proprio cuore, parlare maggiormente dei propri sentimenti e imparare a mettersi in sintonia profonda con i sentimenti altrui.
Cosa di può dire dei rapporti di amore/odio? Quando un amore diventa così intenso da dar luogo a comportamenti odiosi e anche violenti c'è qualcosa di profondamente sbagliato.
Per quanto riguarda il matrimonio, possiamo ammettere che prima di fare questa scelta è bene fare esperienza e maturare. Il matrimonio è un impegno morale (e anche legale) serio.
Per farlo funzionare ci vuole energia, dedizione e tempo.
Meglio quindi aspettare, maturare da un punto di vista sentimentale e fare esperienza, in modo da sviluppare tutte le capacità emotive che contribuiscono a mantenere una relazione solida e appagante.
Imparate tutto ciò che potete dalle vostre relazioni.
L'esperienza vi fornisce l'opportunità di sviluppare le vostre capacità di comunicazione e la vostra sensibilità nei confronti delle esigenze del partner.
Buttarsi in un rapporto senza questo patrimonio è senza dubbio rischioso.
La vita in fondo è fatta di una serie di incontri che in qualche modo ci arricchiscono sempre, ogni rapporto offre una vasta gamma di esperienze, alcune delle quali anche fallimentari.
Tuttavia una relazione non riuscita è comunque un'importante fonte di apprendimento. Si tratta di lezioni che possono insegnarci a giudicare meglio che cosa si desidera dal rapporto con un'altra persona.
Il matrimonio è un impegno da un punto di vista sentimentale. Ragionando sull'essere pronti per il matrimonio, come potremmo stilare un insieme di regole?
Potremmo elencare : fine degli studi, posso discutere apertamente delle mie emozioni, ho un ottimo dialogo con il partner, sono flessibile e pronto ad accogliere il punto di vista altrui, ho esperienza nel sesso, ho un buon rapporto con la mia sessualità, sono pronto a tutto per appianare i conflitti, ho stima di me stesso, al mio partner piacciono i miei amici, rispetto i valori del mio partner, ho fiducia nel mio partner, il mio partner rispetta i miei obiettivi a lunga scadenza, non sono molto geloso, mi piace la famiglia del mio partner, ci piace risparmiare per gli stessi scopi, abbiamo discusso a lungo sulla prospettiva di avere figli, rispetto il diritto del mio partner ad avere interessi e attività indipendenti.
Questi punti vogliono sottolineare le questioni che possono essere fonte di controversia tra due persone che si accingono a vivere insieme, la lista è concepita per sottolineare le qualità e le situazioni necessarie per la riuscita di un matrimonio.
Per aumentare la probabilità di stabilire una relazione duratura con la persona giusta, bisogna avere esperienza della natura umana, che ha infinite sfaccettature, tante quanti sono gli individui del pianeta!
In ultima osservazione è secondo me importante in un rapporto amoroso dare sempre di più di quanto vi aspettiate di ricevere.
Probabilmente questa è la chiave più importante di tutte perché in pratica garantisce la vera felicità.
Il segreto della vita consiste nel dare.
Gran parte delle persone iniziano chiedendosi soltanto come ricevere. E invece bisognerebbe preoccuparsi di dare, in modo da cominciare da una posizione dinamica piuttosto che passiva.
La difficoltà è che moltissimi prima di dare vogliono avere.
La chiave di ogni relazione consiste nel fatto che bisogna innanzitutto dare e continuare a dare, senza fermarsi in attesa di ricevere.
Se si comincia col calcolo del dare e avere il rapporto va in fumo.
Tutti noi possiamo fare un sacco di cose ma se lo facciamo solo per noi stessi il nostro non potrà dirsi un vero successo.
E come qualsiasi cosa nella vita, sii uno che fa, uno che prende in mano il proprio destino, che sa agire.
Possiamo fare della vita un capolavoro e ognuno di noi si può unire a quelli che vivono ciò di cui parlano bene e che fanno ciò che dicono. Essi costituiscono i modelli di eccellenza di cui il resto del mondo si stupisce.
Unitevi alla squadra impareggiabile di coloro che sono considerati i pochi che fanno, rispetto a molti altri che si limitano ad avere vaghe aspirazioni, persone che mirano al risultato e che plasmano la propria vita esattamente come desiderano che sia.
E infine mi auguro che vi dedichiate non solo a prendere ciò che potete da questa vita, ma ad amare e a dare con generosità.
"Credo si dia troppo peso all'orgasmo per colmare gli spazi vuoti dell'esistenza", Woody Allen da "Io e Annie"
«Ti amo» – disse il Piccolo Principe. «Anche io ti voglio bene» – rispose la
rosa.
«Ma non è la stessa cosa» – rispose lui. – «Voler bene significa prendere
possesso di qualcosa, di qualcuno. Significa cercare negli altri ciò che riempie
le aspettative personali di affetto, di compagnia. Voler bene significa rendere
nostro ciò che non ci appartiene, desiderare qualcosa per completarci, perché
sentiamo che ci manca qualcosa.» Voler bene significa sperare, attaccarsi alle
cose e alle persone a seconda delle nostre necessità. E se non siamo ricambiati,
soffriamo. Quando la persona a cui vogliamo bene non ci corrisponde, ci sentiamo
frustrati e delusi. Se vogliamo bene a qualcuno, abbiamo alcune aspettative. Se
l’altra persona non ci dà quello che ci aspettiamo, stiamo male. Il problema è
che c’è un’alta probabilità che l’altro sia spinto ad agire in modo diverso da
come vorremmo, perché non siamo tutti uguali. Ogni essere umano è un universo a
sé stante. Amare significa desiderare il meglio dell’altro, anche quando le
motivazioni sono diverse. Amare è permettere all’altro di essere felice, anche
quando il suo cammino è diverso dal nostro. È un sentimento disinteressato che
nasce dalla volontà di donarsi, di offrirsi completamente dal profondo del
cuore. Per questo, l’amore non sarà mai fonte di sofferenza.
Quando una persona dice di aver sofferto per amore, in realtà ha sofferto per
aver voluto bene. Si soffre a causa degli attaccamenti. Se si ama davvero, non
si può stare male, perché non ci si aspetta nulla dall’altro. Quando amiamo, ci
offriamo totalmente senza chiedere niente in cambio, per il puro e semplice
piacere di “dare”. Ma è chiaro che questo offrirsi e regalarsi in maniera
disinteressata può avere luogo solo se c’è conoscenza. Possiamo amare qualcuno
solo quando lo conosciamo davvero, perché amare significa fare un salto nel
vuoto, affidare la propria vita e la propria anima. E l’anima non si può
indennizzare. Conoscersi significa sapere quali sono le gioie dell’altro, qual è
la sua pace, quali sono le sue ire, le sue lotte e i suoi errori. Perché l’amore
va oltre la rabbia, la lotta e gli errori e non è presente solo nei momenti
allegri.
Amare significa confidare pienamente nel fatto che l’altro ci sarà sempre,
qualsiasi cosa accada, perché non ci deve niente: non si tratta di un nostro
egoistico possedimento, bensì di una silenziosa compagnia. Amare significa che
non cambieremo né con il tempo né con le tormente né con gli inverni.
Amare è attribuire all’altro un posto nel nostro cuore affinché ci resti in
qualità di partner, padre, madre, fratello, figlio, amico; amare è sapere che
anche nel cuore dell’altro c’è un posto speciale per noi. Dare amore non ne
esaurisce la quantità, anzi, la aumenta. E per ricambiare tutto quell’amore,
bisogna aprire il cuore e lasciarsi amare.
«Adesso ho capito» – rispose la rosa dopo una lunga pausa.
«Il meglio è viverlo» – le consigliò il Piccolo Principe.
― Antoine de Saint-Exupéry, The Little Prince
Qualunque sia il tipo di rifiuto le reazioni solitamente sono frustrazione, dolore e disperazione.
Spesso si cade nella trappola dell'autolesionismo. Il rifiuto è qualcosa che ferisce l'amor proprio di chiunque, sia il rifiuto pacato sia quello violento.
La sofferenza è causata soprattutto dalla spiegazione che diamo a noi stessi della situazione.
Oppure la reazione può essere di rabbia verso sé stessi o verso l'altra persona.
La cosa migliore da fare, qualunque sia la risposta emotiva, è di fare qualcosa. Meglio agire.
Il cervello umano sembra avere la caratteristica di concentrarsi sugli episodi negativi della vita più che su quelli positivi, perciò se lo teniamo occupato in altre attività non potrà arrovellarsi nella ricerca del negativo.
Con il tempo la sofferenza e l'umiliazione si affievoliranno.
Una mente occupata è in genere una mente felice!
Essere rifiutati non è la fine del mondo.
Quando riuscirete a sdrammatizzare la situazione e a inquadrarla in una luce diversa, persino umoristica, allora vorrà dire che siete tornati quelli di prima!
Se agite e non rimanete chiusi in casa a piangervi addosso, vedrete che l'uscita dal tunnel della disperazione sarà sorprendentemente rapida.
Bisogna imparare ad accettare qualche no.
In realtà chi rifiuta o abbandona e con noi ha avuto una relazione, in realtà vi sarà sempre una certa unione, perché quello che oggi è un rifiuto, domani o in qualunque altro momento di abbandono e confidenza potrebbe trasformarsi inaspettatamente.
Noi tutti abbiamo fatto cilecca a un esame, sofferto per un amore infelice, avviato un affare solo per vedere andare tutto storto.
Eppure le persone che hanno il massimo successo non sono quelle che NON falliscono, ma semplicemente coloro che , se tentano di ottenere qualcosa e non riescono ad ottenerla, hanno comunque avuto un'esperienza istruttiva, utilizzano ciò che hanno appreso e tentano un'altra strada.
Pensateci solo un momento.
Qual è l'unica risorsa, l'unico vantaggio di cui oggi disponete rispetto a ieri?
La risposta è l'esperienza. Bisognerebbe non attribuire emozioni negative a ciò che non funziona.
Ogni fallimento è positivo perché è fonte di esperienza.
Il successo sta nascosto dall'altra parte del rifiuto.
Quanti più no riceverete e tanto sarà meglio, perché vuol dire che avrete imparato di più e che siete maggiormente vicini alla vostra meta.
Accetta il rifiuto e fai come se nulla fosse: in questo modo dimostrerai la tua forza e anche la tua sincerità nel voler costruire un rapporto con lei, indipendentemente dal suo rifiuto.
I nostri dubbi sono traditori, e ci fanno perdere il bene che potremmo ottenere perché abbiamo paura di tentare, William Shakespeare
Le parole che adora più sentire : "Ho voglia di vederti"; "Mi piace svegliarmi vicino a te"; "Ti ho portato una cosa" unite a qualche galanteria come aprirle la portiera dell'auto, sistemarle la sedia al ristorante, prenderle il braccio in pubblico...
Falle una sorpresa : non dirle dove vuoi portarla, passa a prenderla magari dopo il lavoro e falle fare un giro che tocchi tutti i posti che sono importanti per voi. Intanto parlale di voi, ricordale cosa ti è piaciuto subito di lei : si emozionerà...
Emozioni da dare nel sesso : tenere le labbra morbide e sussurrare qualcosa su di lei, questo darà delle vibrazioni molto piacevoli; passare la lingua su un punto sensibile e poi soffiarci sopra; giocare a mosca cieca bendandosi gli occhi a vicenda (magari bendando lei con la propria cravatta intrisa del proprio profumo) e versando un pò di miele su un punto del corpo da trovare; usare una luce nera mentre si fa l'amore (quelle fluorescenti che fanno risaltare il bianco che da al corpo una sfumatura abbronzata e maschera i piccoli difetti facendola sentire ancora più desiderabile).
L'importante è dare alle donne l'illusione del sogno e riuscire a coinvolgerle emotivamente.
Qualcuno usa anche la tecnica "degli opposti" : momenti in cui si è molto affettuosi e altri in cui non la si considera, per lasciarla in tensione, per farla sentire insicura, per farle sorgere delle domande e aumentare il desiderio.
Le donne si stufano di un uomo perfetto e a volte bisogna essere orgogliosi di non esserlo.
Parlando di timidezza, si dice che timidi non si nasce ma si diventa, per un complesso di inferiorità che dall'infanzia porta a prendersi troppo sul serio.
Ma ultimamente ci sono studi che stanno cercando di capire se vi sono dei geni della timidezza già intrinseci nel DNA.
Quando non ci riusciamo cerchiamo di reagire con un comportamento che aiuti ad accettare la situazione.
Il complesso di inferiorità non accade quando una persona si sente inferiore ad un'altra.
In realtà il complesso di inferiorità nasce solitamente da un io grandioso.
Molte volte quando si è piccoli ci si sente schiacciati dalla superiorità dei genitori, i quali spesso sottolineano la superiorità tra il mondo degli adulti e quello dei bambini e di voler essere lì per sopperire in ogni momento alla immaturità e inadeguatezza dei figli.
Il bambino in questa situazione può regredire a fasi più infantili se si sente insicuro oppure avverte il bisogno di una maggiore sicurezza e cerca di avere ben chiara l'idea del proprio valore.
Se la chiara idea del proprio valore gliela fornisce la famiglia va bene altrimenti il bambino deve sforzarsi di crearsela da solo.
Se deve crearsela da solo iniziano i problemi : diffidenza del giudizio altrui, sviluppo di senso critico elevato verso l'esterno di sé stesso, in quando l'ambiente familiare non gli permette di tollerare nessuna critica personale (il bambino è insicuro di sé).
Quindi il bambino troverà sicurezza soltanto in sé stesso in quanto la famiglia non gliene offre. Mentre l'ambiente esterno mantiene disinteresse e addirittura disprezzo.
Quindi si inizia a nascondersi, a tirarsi indietro.
La persona con un complesso di inferiorità entrando in una salone, si rende conto che il suo ingresso non è stato ben accolto mentre una persona equilibrata sarà completamente indifferente alle reazioni altrui e affronterà gli altri con naturalezza, perché non spierà ogni reazione ai propri movimenti, una idea simile non le passerà neanche per la testa.
Per difendersi dalle spiacevoli reazioni che il complesso di inferiorità porta, ci si preferisce coprire dalla corazza timidezza che in genere si manifesta con paura della gente, di parlare, etc.
In genere possiamo affermare che la timidezza è un insieme di paure tendenti a ridurre i contatti con le altre persone, evitando in ogni modo confronti spiacevoli.
La paura del confronto nasce da una discrepanza tra il valore che la persona si attribuisce e le risposte invece date dall'ambiente esterno.
Il timido ama l'oscurità, non sopporta la luce, non vede e si adopera in ogni modo per non essere visto, egli pensa che tutti siano lì a guardare lui.
Come annullare quindi il senso di paura? Agendo immediatamente dopo il pensiero. Senza però agire con impulsività, perché chi agisce con impulsività non sceglie, e per scegliere ci vuole coraggio.
Potremmo definire il coraggio come la forza di vivere e affrontare la realtà.
Vivere è quindi avere il coraggio di progettare e realizzare i propri pensieri, avendo quindi fiducia in sé stessi.
E il coraggio è in tutti noi.
Spesso il coraggio è scambiato per irresponsabilità, ignoranza e superficialità e in questo caso appartiene agli insicuri, a coloro che non hanno coscienza di esistere, di essere!
Appartiene a coloro che non vogliono vedere la realtà così come è. Quindi chi non ha mai paura in realtà finge o è un incosciente.
Non bisogna mai trascorrere ore nella paura ma bisogna subito affrontare ciò che si sta evitando.
Tentate sempre di fare le cose che vorreste evitare. La soluzione alla paura? L'azione! Agite non rimandate MAI!
Anche perché preoccuparsi con la paura non cambia il futuro. E non si potrà mai crescere se si sta sempre al sicuro, se si evita l'ignoto! Affrontare le cose di cui si ha paura fa crescere, migliorare, maturare, cambiare!
E quale miglior gradevole sensazione dell'affrontare ciò che non si conosce? Sperimentate cose nuove. Correte i rischi. Affrontare le cose è vivere!
La sicurezza interiore è la fiducia in sé stessi e nel sapere che qualsiasi cosa possa accaderci la si affronterà senza indugi.
Ed è questa l'unica vera sicurezza che conti nella vita, non certo quella effimera e inesistente che può essere indotta dal denaro o dal possesso perché le cose esteriori e materiali possono anche svanire nel nulla.
D'altra parte la perfezione non è di noi mortali! Non bisogna dimenticarsi che tutti hanno dei difetti. Rinunciare a voler sempre avere ragione!
Come guarire dalla paura di stare male nel contatto con gli altri? Proprio accettando questo malessere, parlandone con gli altri, sorridendone e non invece cercando di contrastarlo o nasconderlo.
Nel caso contrario, continuando a vivere con l'incubo del malessere, questo si aggraverà!
Quando si arriva all'accettazione del malessere, come un miracolo ci si renderà conto che questo malessere è quasi annullato o scomparso!
Vivete, buttatevi nel reale!
Non bisogna tuttavia dimenticare che esistono persone appagate dalla compagnia di sé stessi, felici delle poche conoscenze che hanno. Spingerli ad allargare le proprie amicizie non approda a nulla, la motivazione deve venire da dentro.
Aumentare la fiducia in sé stessi è uno dei fattori più importanti per sconfiggere la timidezza e la fiducia in sé stessi è data dall'esperienza e la si acquisisce passo dopo passo.
Lo stesso di può dire per l'accrescimento della sicurezza in sé stessi.
Le prime impressioni da un lato riescono a comunicare piccole ma decisive informazioni sul vostro conto e dall'altro vi aiutano a capire qualcosa della persona che vi sta di fronte.
Parlando dell'abbigliamento maschile possiamo dire che la camicia è straordinariamente afrodisiaca, la t-shirt si adatta alle varie personalità per via dei messaggi stampati (se avete il fisico scolpito è adatta sciancrata), la polo invece è poco sexy (andrebbe bene solo nello sport) ! L'abito è il capo più elegante per un uomo e rappresenta un forte elemento di appeal nell'immaginario femminile. Farsene fare uno su misura significa volersi bene. Sicuramente l'abito è un accessorio importante. Gli abiti da cerimonia sono invece il frac (cerimonia impegnativa), lo smoking (per la sera) e il tight (da indossare di giorno) : gli abiti da cerimonia vestono l'uomo in maniera superba.
Ancora più importante dell'abbigliamento è l'espressione del volto : un atteggiamento allegro accompagnato da un sorriso favorirà nuove conoscenze molto di più ti un'espressione triste.
Attrazione fisica, abbigliamento, espressioni del volto, posizione del corpo, gestualità, sono tutti fattori che influenzano le relazioni sociali.
Numerose ricerche hanno messo in evidenza che quando due persone si incontrano per la prima volta la parte del corpo che osservano maggiormente è il volto e soprattutto gli occhi.
Inoltre il sorriso è un investimento molto redditizio ai fini dell'amicizia, il minimo che può produrre è un altro sorriso in risposta o forse anche di più.
Per quanto riguarda la posizione del corpo, in genere è consigliabile mantenere il busto e la testa ben eretti, le spalle all'indietro e la pancia in dentro.
Analogamente nei corsi di autodifesa si consiglia agli allievi di camminare a testa alta, con passo sicuro, mostrandosi vigili e risoluti per non invitare all'aggressione.
La prima impressione è quella che conta ed è quasi indelebile : non abbassate lo sguardo per timidezza!
Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o principalmente dalle relazioni umane. Il Signore l'ha disposta intorno a noi e in tutto ciò che possiamo sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in un'esistenza non convenzionale" Chris McCandless
"Tutte le relazioni sono complicate e la loro vita è innegabilmente basata su un mucchio di meschini compromessi" Ingmar Bergman, regista
Bisognerebbe andare in spiaggia naturali, se vai fresco di doccia e con il gel sui capelli, sarai catalogato come uno "sfigato". La fiducia in te stesso è più attraente di una preparazione accurata!
Cercati un posto ben visibile e usa un telo mare in tinta unita : secondo l'esperto di linguaggio del corpo Marc Salem, le donne associano le strisce e i disegni fantasia ai bambini.
E' importante anche essere pronti ad intervenire : tenere d'occhio la propria preda senza farsi notare, prima o poi avrà un problema con l'ombrellone o con la sdraio. Sii pronto a cogliere l'attimo!
Meglio non disturbarla mentre prende il sole, piuttosto avvicinala al bar della spiaggia, secondo molti è il luogo più indicato per fare conoscenza. Il secondo posto in classifica è la battigia mentre si passeggia.
Quando si è raggiunta la comunicazione con la donna di proprio interesse bisogna farle capire che ci piace.
In genere inoltre è meglio puntare sui gruppi : l'ideale è se sono in tre, così si sentono più tranquille e aperte ai nuovi arrivati.
Se si incontra un gruppo misto bisogna iniziare a familiarizzare con gli uomini : una volta integrato ci si può dedicare alle donne.
Non bisogna dimenticare ancora una volta che la pratica è la cosa più importante per affinare le vostre capacità relazionali. Quindi via alla pratica!
Cura il tuo aspetto
Abbronzatura discreta (il tono carbone è out), un buon taglio di capelli, unghie di piedi e mani regolate. L'abbigliamento? Tra i più sexy jeans e t-shirt e boxer in spiaggia.
Guarda l'orologio
Dopo mezzanotte le donne si sentono più vulnerabili e quindi meno disponibili. E' meglio agire invece tra le 15 e le 20, quando le condizioni esterne (luce del sole, presenza di altre ragazze), le tranquillizza.
Seduzione vincente
Fai un passo avanti : decidi di conoscerla. Sappi che se non le piaci nei primi dieci secondi sei finito. Allora vacci cauto, per disinnescare la sua naturale "paura dell'estraneo". Come? All'inizio conviene mostrarsi amichevoli, addirittura un pò indifesi. Qualche trucco : quando le parli, tieni le spalle alzate e inarca un pò le sopracciglia.
Indifferenza
L'indifferenza è l'atteggiamento che colpisce di più le new girls. Nel corso della serata le donne gradiscono, in ordine : l'indifferenza (stai in disparte, parla con tutti, non far capire che ti interessa); gentilezza (attenzione sempre più marcata a lei ma senza escludere gli altri, perfino i tuoi rivali. Infine, apprezzamento (concentrati su di lei).
Non dire cretinate
Il corteggiamento vero inizia con le parole. No ai complimenti scontati, allora, sì al dialogo frizzante. Bisogna suscitare curiosità e interesse. Una domanda sincera fa più effetto di mille battutine.
Si diverte con te?
Se la donna si diverte con te, sta finendo tra le tue braccia.
Giù la maschera
Osservala : ti guarda anche se non vi state parlando?
Si rivolge a te reclinando il capo?
Con una mano si ravviva i capelli?
Le piaci.
Puoi procedere : se prima sei stato prudente, ora non ci sono vie di mezzo.
Scegli il momento giusto e avvicina le tue labbra alle sue.
Il sesso cortese
Durante la prima notte di sesso il vero galantuomo si presenta lavato e rasato, non si sbottona la patta dopo il primo bacio, non se ne va subito dopo.
E pensa soprattutto al piacere della donna.
Pensaci, se non vuoi lasciarle il ricordo di uno stupido cafone.
Come conoscerla
Nove donne su dieci sono più disponibili con un uomo introdotto da conoscenti.
Un consiglio, allora : fatti presentare da qualcuno.
Se non ne hai le possibilità, fai di tutto per conoscere prima il suo gruppo, senza puntare direttamente a lei.
E, anche in seguito, non muoverti mai in branco : i ragazzi che si spostano sempre insieme, e sempre insieme tentano gli approcci, danno subito una sensazione di immaturità e di debolezza.
In effetti, secondo gli psicologi, questo comportamento rivela la paura di trovarsi soli di fronte ad una donna.
Impegnatevi a far sentire gli altri felici e soddisfatti di loro stessi come individui e vedrete che cercheranno la vostra amicizia.
Talvolta le donne sono timide e magari non esprimono apertamente il loro apprezzamento.
Ma se camminando percepirete uno sguardo, un fugace e gentile sfioramento del corpo, la voce di una "lei" che vi sembra indirizzarsi in modo positivo, è segno che avete raggiunto l'obiettivo.
Che la strada si alzi per venirti incontro, che il vento soffi sempre alle tue spalle, che il sole ti illumini e ti riscaldi e la pioggia cada piano suoi tuoi campi fino al momento in cui ci ritroveremo, e che Dio ti tenga lieve sul palmo della sua mano. Arrivederci e che Dio ti benedica.
Massima irlandese
L'ATTEGGIAMENTO VERSO IL MONDO
Come ci sentiamo non deriva da ciò che ci succede nella vita bensì dalla nostra interpretazione di ciò che accade.
La qualità della vita non è determinata da quel che ci accade ma piuttosto da come ci atteggiamo nei confronti di ciò che ci accade.
Sei tu che decidi come sentire e agire in base a come hai scelto di percepire la tua esistenza.
Nessuna cosa ha un significato diverso da ciò che le attribuiamo.
La stragrande maggioranza della gente agisce come se questo processo di interpretazione fosse automatico ma non è così!
E' un potere di cui ognuno di noi può riappropriarsi.
Nella vita di ognuno non manca mai un momento di sfida suprema, in cui tutte le risorse di cui disponiamo sono messe a dura prova, in cui la vita sembra ingiusta, in cui la nostra capacità di tener duro sono portati ai limiti estremi e ancora oltre.
Alcuni si servono di situazioni del genere come di occasioni per diventare migliori, altri invece lasciano che quelle esperienze li distruggano.
E tutto si può ottenere se si sa bene cosa si vuole e si è disposti a cambiare quando ci si accorge che qualcosa non funziona nell'azione che abbiamo progettato, finché non si trova il giusto equilibrio.
Giuseppe Pellegrino