Leggere anche Tutti i trattamenti contro la caduta dei capelli
Le varie angolazioni terapeutiche della calvizie androgenetica:
Cosa funziona meglio contro la calvizie androgenetica ? Leggere Top 5 trattamenti e Il trattamento ideale secondo il redattore di Anagen.net.
Con la terapia, è possibile assistere al processo inverso che ha portato alla miniaturizzazione del follicolo pilifero, in altre parole il progressivo ingrossamento e la formazione via via di capelli sempre più grossi, pigmentati, fino a capelli di tipo terminale.
Secondo alcuni studiosi medici, gli ormoni maschili iniziano solamente la calvizie androgenetica, mentre poi altre cause immunologiche la aggravano e la completano.
La calvizie è multifattoriale : ovvero concorrono varie cause, genetica, autoimmune, ormonale, ...
E importante che la terapia sia mista, colpendo il problema dalle varie angolazioni, in particolar modo se lo stato è avanzato.
Ciò riduce la % di coloro che non rispondono.
Vedi anche il capitolo relativo ad assuefazione.
Impostare il trattamento da una sola angolazione porta spesso al fallimento terapeutico.
Inoltre bisogna avere pazienza e costanza. I primi segni di miglioramento si possono avere dopo 2 mesi, solitamente tra 3-6 mesi, quindi tra i 9-12 mesi s'avrà un significativo segno di miglioramento se la terapia funziona e le cose migliorano con il passare del tempo ed il proseguire del trattamento.
Possono essere necessari diversi cicli per osservare il massimo potenziale di crescita di un determinato trattamento.
Solitamente dopo circa 12-24 mesi il massimo profitto è raggiunto e la ricrescita dei capelli si stabilizza.
Anche se, in aree molto critiche con il proseguire del trattamento, a lungo andare si assiste al successo !
Dopo i risultati raggiunti si può passare alla terapia di mantenimento, rallentando i ritmi del trattamento, via via lentamente, fino ai livelli minimi.
Ma tutto è personale in questo campo.
Ci sono individui che hanno avuto totale ricrescita dopo soli quattro mesi, altri che hanno dovuto attendere due anni per avere una totale o quasi totale ricrescita, esteticamente apprezzabile.
Altri che hanno avuto un miglioramento, benché minimo, altri che hanno avuto lieve peggioramento (casi molto rari).
In tali casi, lunica cosa da fare è un trapianto.
Un mio consiglio, dettato dall esperienza, è di non arrendersi dopo un po' se non si vede niente, potrebbe peggiorare all'inizio, perché ci sono alcuni trattamenti medici che accelerano la fuoriuscita del capello già in fase di caduta.
Quindi ad un certo punto si potrebbero avere meno capelli di quanti se ne avevano allinizio del trattamento.
Solitamente in coloro che non sono affetti da calvizie, i capelli che sono in fase di riposo e che si avviano a cadere (telogen), cadono a "mosaico" cioè non si assiste ad una caduta contemporanea di tutti questi capelli.
Quando invece si sta curando la calvizie, soprattutto se si usano degli stimolatori della crescita, si accelera la fase telogen, quindi si può assistere ad una caduta quasi contemporanea di tutti i capelli che erano in fase telogen, dando, ma solo temporaneamente, la sensazione che la terapia sia dannosa invece d'essere utile.
Si assiste quindi ad un'onda di muta come la maggior parte delle specie animali.
Potrebbe volerci diverso tempo, mentre si è in cura, per normalizzare il ciclo dei capelli, anche se si è avuta totale ricrescita.
Durante l'anno quindi si potrebbe assistere ad un peggioramento della situazione, proprio per questa onda di muta ma ciò è temporaneo e dopo qualche settimana i capelli tornano meglio di prima !
In generale, quindi, se dopo circa 1-4 settimane dallinizio del trattamento si assiste ad una massiccia caduta di capelli, ciò deve essere visto come un segno positivo, si sta "rispondendo" alla terapia.
Ricorda è comune ma non necessario assistere ad un peggioramento prima di ottenere un miglioramento, ovvero ad una fase di caduta, seguita da una fase di ricrescita.
Un altro segnale che dovrebbe far continuare nel trattamento è un progressivo, anche se a volte lento, miglioramento.
Se si nota, col tempo, che i capelli diventano più "colorati", più grossi, sta funzionando.
Se la situazione non peggiora dopo 6-12 mesi, il consiglio è di continuare la cura.
Il ciclo di vita del capello anagen (crescita), telogen (fase di progressiva morte e ricambio) e catagen (preparazione ad una nuova fase di crescita) è qualcosa di molto lento.
Inoltre dipende dallo stadio della calvizie : più è avanzato più ci si deve ragionevolmente aspettare più tempo per apprezzabili visibili miglioramenti, man mano che i cicli di caduta e ricrescita avanzano.
Solitamente dapprima i capelli che si erano miniaturizzati, ad ogni ciclo di capello, diventano più grossi e la fase di crescita si allunga. I follicoli che sono ancora "vivi" e che producono capelli, anche se piccolissimi (i vellus), richiedono un tempo maggiore per ritornare terminali (se lo fanno).
Comunque se si notano dove prima non si notavano, è un buon segno ! Può darsi che dopo qualche mese scompaiano ma ciò è temporaneo !
Alla nuova fase, se tutto funziona, diventeranno sempre più grossi e pigmentati.
E' da ricordare comunque che ci sono molti studi in atto e che con il passare del tempo, si avranno a disposizione altri farmaci e altre scoperte sul problema.
Quindi perché preoccuparsi del futuro ? Trattare il problema al presente !
La fase di crescita di un capello vellus è molto più breve di un capello terminale, benché la fase telogen sia la stessa, ma i trattamenti medici stimolatori della crescita, accelerano queste fasi.
Per quanto ne so, fin ad un massimo di 10 anni dalla calvizie, si può ancora tentare qualcosa.
Ogni tentativo è inutile dopo la scomparsa del follicolo.
Cosa fare subito ?
La prima cosa da fare è una diagnosi corretta del tipo di problema dei capelli, quindi visita dal dermatologo, meglio se specializzato nel settore, il quale darà un iniziale indirizzamento per la risoluzione del problema.
Poi si passerà alla fase terapeutica e quindi alla scelta dei medicamenti.
Il costo per un trattamento serio è sicuramente abbordabile da chiunque, a differenza di tanti altri trattamenti protesi solo a spillare denaro ed a sfruttare a proprio vantaggio il problema degli altri.
Attenzione quindi, sappiate identificare il principio/i attivi del determinato trattamento propinato, osservando se si basa su studi scientifici o se si cerca solo di imporre per buono ad ogni costo.
Attenzione, la parola tricologia non esiste in medicina, né tantomeno la figura medica di tricologo. In generale quindi bisognerebbe diffidare da chi si fregia di tale titolo.
I problemi dei capelli e del cuoio capelluto devono essere affrontati esclusivamente dal medico dermatologo, ovvero trattati da medici specializzati in questa branca della medicina.
Diffidare poi dai tanti prodotti cosmetici e naturali che acclamano favolosi risultati e si proclamano privi di controindicazioni solo perché derivano dal mondo vegetale.
Ci sono invece ottimi prodotti, i quali, supportati da precise indicazioni sul contenuto e da studi scientifici precisi e dedicati ai capelli sono da tenere in considerazione.
Spesso la persona colpita dal problema, si impone essa stessa di credere nelle promesse e finisce per arricchire, purtroppo, chi fa della pseudoscienza e non aiuterà.
Vedi anche le FAQ.